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mercoledì 19 giugno 2024

Si parla di Zio Paperone e la giocodenarite contesa (Stabile/Guerrini, 2024) assieme ai suoi autori

Sulle pagine di Topolino 3578, in edicola da oggi fino a mercoledì prossimo, si può leggere Zio Paperone e la giocodenarite contesa, una storia che tratta di una competizione alquanto peculiare e inedita. Curiosamente, si tratta della prima sfida tra i due paperi più ricchi del mondo tanto per Vito Stabile (ai testi) quanto per Francesco Guerrini (ai disegni) e, senza indulgere in anticipazioni, ho deciso di raccogliere testimonianze e impressioni dalla viva voce dei due autori (che ringrazio), per confezionare la prima doppia chiacchierata che questo blog abbia mai ospitato. Buona lettura!

SC: Simone Cavazzuti
VS: Vito Stabile
FG: Francesco Guerrini

SCCiao, Vito! In Zio Paperone e la giocodenarite contesa, metti in scena una sfida atipica tra Paperone e Cuordipietra. Se, infatti, siamo stati abituati a vederli competere in gare per misurare le proprie ricchezze o a caccia di tesori, la tua trama verte su temi ludici. Come ti è venuta questa idea?

VS: Avevo il desiderio di mettere in scena un confronto tra i due rivali che richiamasse un po' quelli originali di Barks. In quelle storie, si trattava appunto di competizioni a tema ricchezze, mentre in questo caso per non ripetermi ho voluto giocare sull'aspetto di Cuordipietra che più mi sta a cuore, quello del “gemello cattivo” che tenta di surclassare Paperone prendendo il suo posto in tutto e per tutto: e allora perché non andare a colpire la “vecchia tuba” su un aspetto unico della sua personalità? Mi sembrava una mossa abbastanza subdola per un personaggio come Cuordipietra e così la storia si è scritta da sola.

SC: Solitamente, nelle storie di produzione italiana, a rivaleggiare con Paperone è il paperopolese Rockerduck. Come mai hai deciso di “scomodare” il secondo papero più ricco del mondo? Quali sono, per te, le differenze principali tra i due personaggi?

VS: Come dicevo sopra, quello che mi colpisce di Famedoro è il suo essere un Paperone più spietato, disonesto e senza scrupoli. Non avrei potuto raccontare questa vicenda con Rockerduck: se quest'ultimo ha comunque interesse nel superare Paperone (anche con mezzi non proprio leciti), rimane un papero con una personalità quasi opposta, uno spendaccione che vive nel lusso e che non ha alcuna intenzione di somigliare al rivale, che lui considera miserabile e sorpassato. I giochi con il denaro, per Rockerduck, verrebbero visti come una stupidaggine da vecchi spilorci.


SCSe è vero che hai scritto diverse storie dove, appunto, compare Rockerduck, finora avevi rappresentato il miliardario sudafricano solamente in una storia del ciclo Pianeta Paperone. Hai altri progetti in serbo per lui? 

VS: Certo! C'è sicuramente qualcosa di interessante che bolle in pentola, anche se non posso spoilerare niente. Posso solo dire che Cuordipietra è il mio antagonista preferito e uno dei paperi che mi piacciono di più (anche per via del mio imprinting con DuckTales), per cui sono molto contento di poterlo utilizzare, spero in modo degno.

SCDopo Zio Paperone, Amelia e il patto della luna (ristampata più volte in ben quattordici paesi) e Zio Paperone e le ronfate consigliere (pubblicata addirittura negli States), torni a collaborare con Francesco Guerrini, un artista dallo stile molto riconoscibile. Come trovi la sua interpretazione delle tue sceneggiature?

VS: Francesco Guerrini è da sempre uno dei disegnatori che preferisco e non ne ho mai fatto mistero. Il suo stile apparentemente nervoso e caotico nasconde una grande capacità recitativa; i suoi paperi sono vivi, si muovono in maniera sempre originale e le sue tavole sono piene di soluzioni interessanti. È un artista che tende a voler mettere sempre del suo e, quando mi chiede qualche modifica per arricchire o rendere più dinamica una scena, io lo lascio fare volentieri, perché un disegnatore sa sicuramente come visualizzare al meglio la tavola rispetto allo sceneggiatore.


SCVerso la fine della storia, inserisci celatamente riferimenti a storie di Barks come Paperino e il torneo monetario (“una sterlina sudafricana del 1956”) e Paperino e il ventino fatale (“uno storico ventino del 1952”). Quale è la lezione più importante che hai assimilato leggendo le avventure realizzate dall'Uomo dei Paperi?

VS: Quelli che menzioni non sono gli unici riferimenti! L'intera storia è un omaggio spassionato all'aspetto di Paperone che più amo in assoluto: la sua passione giocosa per il denaro, che è proprio l'elemento cardine del Paperone di Carl Barks, presente in tutta la sua opera, a partire dalle bellissime copertine della testata Uncle $crooge. In tutta la storia, le attività “giocodenarifere” sono riscontrabili in quelle storiche cover, da Paperone che suona il registratore di cassa ai biscotti a forma di dollaro fino alle immagini presenti sulla rivista che Paperone legge al parco. Oggi, questo è forse un aspetto che tendiamo a dare per scontato, ma dove è riscontrabile altrove un personaggio a cui piace il denaro fino a questo punto, da ricavarne puro piacere ludico? Di personaggi avidi e spilorci ne siamo pieni dall'alba dei tempi, ma ne esiste uno solo che imbarattola le monetine come fossero conserve ed è Paperon de' Paperoni. Direi che la più grande lezione barksiana è proprio aver creato qualcosa che dopo quasi ottant'anni è ancora lì, irraggiungibile e irripetibile. 


SCCiao, Francesco! Questa storia è la prima in cui disegni il personaggio di Cuordipietra Famedoro. Quali sono stati i tuoi modelli di riferimento per rappresentarlo?

FG: Ciao, Simone! Il modello che ho cercato è l'originale di “the Maestro” Carl Barks, anche se ho controllato le ultime versioni italiane. Questo “Pietrino” (ho chiesto all'autore Vito Stabile di poterlo chiamare almeno una volta così, come nelle prime traduzioni) non è cattivo come l'originale, che non esitava a sparare e bombardare... cerchiamo però di non confonderlo con John D. Rockerduck!


SCOltre al deposito di Paperone e al parco di Paperopoli (Cornelius Park), ti sei trovato a raffigurare (egregiamente) la residenza paperopolese di Cuordipietra e la Banca del Calisota. Come ti sei documentato in questo caso?

FG: In sceneggiatura, erano già allegate dall'autore le bellissime illustrazioni dei palazzi importanti di Paperopoli, realizzate da Blasco Pisapia. Erano molto particolareggiate e mi sono attenuto per quanto ho potuto.

SCSi parlava, nella nostra ultima chiacchierata, della libertà del disegnatore di apportare modifiche a quanto scritto in sceneggiatura. In questo caso, c'è qualcosa di tuo?

FG: Nella sceneggiatura originale, l'autore aveva descritto un elemento che io non riuscivo a disegnare e a manipolare, così gli ho fatto presente la mia difficoltà e, dato che era un particolare che non influisce sullo svolgimento della storia, Vito Stabile gentilmente mi ha permesso di sostituirlo con una cosa che ho saputo disegnare. Per il resto, mi sono sforzato di seguire e rendere la storia come meglio potevo.


SCZio Paperone e la giocodenarite contesa rappresenta la terza collaborazione tra te e Vito Stabile. Come ti sei trovato a trasformare in disegni le sue storie?

FG: Mi sono trovato benissimo. Avevamo anche avuto modo di confrontarci di persona durante Lucca Comics e ho trovato una persona disponibilissima e paziente. Come autore mi piace, scrive cose divertenti e serrate; Il patto della luna è una delle storie più varie e divertenti che mi siano capitate ed è piena di spunti narrativi, come l'infanzia di Amelia, le tre Streghe Supreme e le vicende dei due nemici sull'isola (e ne sono ancora assai soddisfatto), ma anche Le ronfate consigliere è stata molto stimolante, per le prove inusuali che affronta Paperone

SCAbbiamo già discusso del tuo stile riconoscibile e della tua aderenza a modelli classici. Tuttavia, ritieni utile trovare soluzioni differenti e innovative nell'ambito del fumetto disneyano? Noti un'evoluzione nel tuo modo di approcciarti al tuo lavoro?

FG: Cerco sempre di guardare il lavoro degli altri disegnatori disneyani, come rileggo anche i maestri del fumetto realistico e comico, per la costruzione della tavola e il modo di raccontare con le immagini. Per qualcuno passo per “barksiano”, ma per quanto riguarda il tratto e il disegno vorrei essere anche “carpiano” e “hubbardiano”. Se c'è evoluzione, spero proprio che i lettori possano ravvisarla nell'insieme delle mie tavole. Io mi sto impegnando per imparare a usare bene il pennello, dato che continuo a pasticciare con carta e china.

SCA cosa stai lavorando al momento?

FG: In questi giorni, sto disegnando una storia piena di corse ciclistiche. Cercare di mettere un papero su una bicicletta da corsa in modo verosimile non è cosa da poco! Per il resto, è una storia con varie situazioni disneyanamente buffe (nessuna rissa, né burroni o torte in faccia), che spero di raccontare il meglio possibile.

© Disney per le immagini pubblicate.

domenica 28 maggio 2023

I collaboratori di Cuordipietra Famedoro

Dopo avere tracciato la caratterizzazione di Cuordipietra Famedoro nel corso dei decenni e delle differenti produzioni, mi è parso sensato intraprendere una ricerca sui suoi collaboratori poiché, se è vero che tutti noi conosciamo Battista o Lusky, non si può certamente dire lo stesso delle loro controparti sudafricane. Come dicevo, infatti, la scorsa volta, "Famedoro è prevalentemente solo", ma non sempre è così.

Il primissimo collaboratore del miliardario africano viene introdotto dallo stesso Barks e appare in due vignette di Zio Paperone... tutto per la concessione (Barks, 1966). Si tratta di un personaggio senza nome che interviene solamente per aggiornare il suo principale e la loro precisa relazione rimane quindi non chiara.


Ho individuato, poi, due personaggi nella olandese Boksen (Vis/Colomer Fonts, 1984), che ritengo le copie speculari dei barksiani Clerkly e Miss Paperett (Miss Quackfaster). Di questi dipendenti, che compaiono rispettivamente in due e una vignetta, solo della segretaria ci viene fornito il nome: juffrouw Dora (Miss Dora).


Si può, quindi, rintracciare un aiutante di Famedoro in No Thanks for the Memories (Korhonen/Massaroli, 1999). Questo personaggio, ancora una volta senza nome, compare in ben nove vignette (di cui una solo come silhouette), in cui segue fedelmente il miliardario e lo consiglia. Potrebbe ricordare vagamente l'aiutante barksiano nel design, ma, interrogato a proposito, il disegnatore della storia ha negato una eventuale ispirazione.


Discorso diverso è invece quello che riguarda Zio Paperone e il tesoro di Cornelius Coot (Branca, Gattino/Branca, 2002). Qui, infatti, il personaggio che accompagna Famedoro per tutta la durata della storia non è altri che lo stesso presentato in Tutto per la concessione (design e abiti identici) e gli autori gli forniscono pure un nome: Seymour. Finora, si tratta del personaggio più definito e interessante: partecipa alla storia, si sporca le mani e, diversamente dai suoi predecessori, ha un ruolo rilevante.


Il successivo collaboratore che ho trovato proviene da un'altra storia olandese di qualche anno più tardi: TNT-verhaal (Geradts/Tortajada Aguilar, 2010). Il nome è Schaapstra e il becco sembra essere lo stesso di Seymour, ma non ci è dato conoscere molto altro su di lui.


Si passa, dunque, a Guus als adviseur (Heymans, 2012), in cui veniamo a conoscenza di Ferdi Fiskus, consulente finanziario di Famedoro.


Si arriva, perciò, al primo collaboratore introdotto nella produzione italiana. Nella lunga Zio Paperone e il segreto di Cuordipietra (Artibani/Perina, 2017), gioca un ruolo importante il "maggiordomo per necessità" Desmond, una specie di Battista/Archie (il Duckworth di DuckTales) al servizio del miliardario criminale.


In De rijkste ter wereld (Heymans/Heymans, 2018), vediamo un altro contabile senza nome.


È, quindi, il turno di altri due collaboratori considerabili dei corrispettivi di Battista/Lusky: uno senza nome, dalla francese L'idole sacrée de l'île aux cent volcans (Chamblain/Pérez, Fernández, 2018), e Alfons, dall'olandese Een harteloze oude vrek (Roozen/Alfonso, Fernández, 2021).



Proseguiamo con il contabile Ko Sinus, da Zio Paperone e la sfida matematica (du Mosch/Pérez, Fernández, 2022). Anche il nome di questo personaggio, così come quello proposto da Heymans, è basato su un gioco di parole.


Infine, l'ultimo esempio che ho individuato e presente nella lunga saga Minaccia dallo spazio (Vacca/Casty, 2022) e si tratta del fedele maggiordomo Fiorenzo.


Se tentare di recuperare tutti questi personaggi mi sembra poco sensato e dispersivo, sarebbe, comunque, auspicabile vedere una certa continuità per quanto riguarda i collaboratori del miliardario sudafricano nelle storie di futura produzione.

© Disney per le immagini pubblicate.

mercoledì 12 aprile 2023

A proposito di Cuordipietra Famedoro

Vorrei spendere un po' di tempo per scrivere un post sul secondo papero più ricco del mondo (qui, il suo albero genealogico), per descrivere come è stato utilizzato da Barks e dai suoi successori.

Cuordipietra Famedoro (Flintheart Glomgold) esordisce in Paperino e il torneo monetario (Barks, 1956), in cui si incontra/scontra con Zio Paperone per la prima volta. Dopo avere letto, su un giornale raccattato al parco, di essere stato superato in ricchezza, Paperone decide di andare in Sud Africa assieme ai nipoti per conoscere il suo nuovo rivale e sfidarlo.


Come fa notare Lieju, diversamente da come spesso si afferma, Cuordipietra non è ancora il "gemello cattivo" di Paperone e neppure "la prima versione di Paperone" (come il collage sopra potrebbe suggerire), ma esattamente la sua copia fatta e finita. Entrambi sono vecchi paperi ricchissimi che odiano spendere soldi (ad esempio: leggono i giornali che trovano al parco), hanno due depositi quasi identici e conservano addirittura lo spago (che, non a caso, gioca un ruolo fondamentale in questa prima sfida). Inoltre, per tutta la durata della storia, Paperone stesso si comporta scorrettamente per cercare di battere il rivale e, ipocritamente, si lamenta quando viene a sua volta ingannato. Paperino e nipoti commentano spesso questa somiglianza.


Si tratta, dunque, di una competizione "amichevole" tra vecchi brontoloni uguali in tutto e per tutto. Cuordipietra non è cattivo e i due potrebbero anche quasi essere amici (se non fosse per il loro orgoglio), ma le cose cambiano in Zio Paperone e il campionato di quattrini (Barks, 1959). Ora, infatti, Cuordipietra è vendicativo, vuole umiliare Paperone di fronte a tutta Paperopoli e lo danneggia economicamente da settimane inventandosi tre alias differenti, solamente per essere riconosciuto come il papero più ricco del mondo. Da notare che, a differenza del miliardario sudafricano, Paperone non sembra neppure ricordarsi di lui, dimenticando spesso il suo nome. Il finale della storia mostra un'altra importante differenza tra i due: Cuordipietra è disposto a tutto per raggiungere il risultato, mentre Paperone decide di rispettare le regole e comportarsi lealmente. Va, comunque, notato che Cuordipietra sembra mostrare pentimento appena prima di spingersi oltre.


Si tratta, quindi, di un vecchio papero che, accorgendosi di avere perso la propria innocenza, decide di continuare a comportarsi slealmente per non essersi sporcato invano. Fondamentalmente, Cuordipietra non è cattivo, ma il suo risentimento e il desiderio di vendetta lo accecano al punto da far sfumare la sua moralità. Tutto ciò, purtroppo, viene meno nell'ultima apparizione del personaggio nelle storie di Barks, Zio Paperone... tutto per la concessione (Barks, 1966). Qui, Cuordipietra è soltanto la macchietta piatta di un personaggio cattivo e cerca continuamente di uccidere Paperone e nipoti per non farli arrivare in tempo a una prestigiosa asta.


Dopo questa storia, il miliardario sudafricano scompare dalla produzione americana e viene sostituito da altri rivali casuali, come Gotrocks, reso in Italia come "Goldrock" in Zio Paperone e l'idolo retroattivo (Gregory/Strobl, 1966) o "Fame d'Oro" in Paperino e la difesa del casato (Gregory/Strobl, 1967), oppure McFee, in Zio Paperone e la lotta titanesca (Nofziger/Diaz Studio, 1986), chiamato "Famedoro" nella versione italiana.

Il "vero" Famedoro ritorna, invece, in scena in tre storie di produzione italiana: Zio Paperone e il bisbilione (Pavese/Perego, 1967), in cui compare pure Rockerduck, Paperino e i candidati al CIAO (Martina/Carpi, 1967) e Zio Paperone e la pepita astrale (Pavese/Perego, 1971). Diversamente dalle storie barksiane, in queste tre avventure, così come nella brasiliana Estrada de Ferro Patopolense (Saidenberg/Lima?, 1974), Cuordipietra pare risiedere a Paperopoli. Addirittura, ne I candidati al CIAO, afferma di abitare a tre miglia dall'ufficio del segretario del CIAO, mentre Paperone ne è distante due miglia.


Dopo queste fugaci apparizioni internazionali, sarà l'editrice danese Gutenberghus a reinserire stabilmente il personaggio all'interno della propria produzione di fumetti Disney. Nella già citata guida ai personaggi Disney distribuita dalla redazione ai propri autori nel 1978, si legge: "Cuordipietra Famedoro ha la stessa età di Zio Paperone. Anch'egli è incredibilmente ricco e, naturalmente, sono nemici giurati. Sono rivali che cercano di superarsi a vicenda e litigano molto" (trad. mia). Le prime storie realizzate di questo nuovo ciclo nascono da soggetti degli editor Stefan Printz-Påhlson e 
Lars Bergström e sono Zio Paperone e la fasulla generosità (Anderson/Vicar, 1979) e Paperino e la coppa di Paperopoli (Kenner/Vicar, 1980), contemporaneamente alle quali vengono prodotte, su soggetti di Werner Wejp-Olsen, Zio Paperone e gli smeraldi sferici (Anderson/Vicar, 1980) e Zio Paperone e la bacca rara (Anderson/Vicar, 1979). Nelle storie di produzione danese, Cuordipietra è l'equivalente del Rockerduck italiano: vive a Paperopoli, frequenta gli stessi circoli che frequenta Paperone (Club dei Miliardari, Club degli Esploratori...) e cerca di competere con il suo rivale in avventure prettamente affaristiche o ricerche di tesori. Addirittura, in alcune storie, come Zio Paperone e il debito con Famedoro (Bartholomew/Vicar, 1988), Reunion (Sutter/Santanach, 1991), A Glass of Water (Anderson/Cardona Blasi, 1991) e Zio Paperone e l'emporio ambito (Sutter/Vicar, 1992), vengono mostrati flashback di Cuordipietra e Paperone da giovani, già all'epoca rivali, che vanno a contraddire il primo incontro descritto da Barks ne Il torneo monetario.


Mentre Paperone può contare sulla sua famiglia, Famedoro è prevalentemente solo e questo lato della sua personalità viene portato all'apice in La gara tra nipoti (Bartholomew/Millet, 1985), in cui arriva a pagare un attore per interpretare il ruolo di suo nipote, presunto genio della finanza, che dovrà sfidare Paperino.


Sarà poi Don Rosa a riportare Cuordipietra in Sud Africa e a trattarlo come una vera e propria minaccia per la famiglia dei Paperi, a partire dal suo esordio nei fumetti Disney. In Zio Paperone e il figlio del sole (Rosa, 1987), Famedoro è un villain spietato, reminiscente del personaggio presentato da Barks in Tutto per la concessione. Non è più, quindi, la copia di Paperone, ma la sua versione cattiva, pronto a mettere in pericolo la vita dei suoi rivali, che ha ormai perduto la sua bussola morale (che ancora conservava ne Il campionato di quattrini). A questo proposito, vale la pena ricordare la vignetta di Down, but Not Out, in Duckburg (Wolfman/Quartieri, Uzal, 1990), in cui, messo a conoscenza del fatto che la madre ha telefonato, Cuordipietra risponde: "Sono impegnato! Affittatele un nuovo figlio!"


Nonostante siano state le prime a riprendere il personaggio dopo Barks, la produzione italiana e quella brasiliana non hanno fatto largo utilizzo di Cuordipietra (al quale è stato, invece, preferito Rockerduck), mentre la maggior parte delle sue apparizioni proviene dalla produzione danese e da quella olandese, dove tuttora Famedoro è considerato il rivale numero uno di Paperone, ne frequenta gli stessi circoli paperopolesi e compete con lui nella ricerca di tesori.

© Disney per le immagini pubblicate.

mercoledì 5 ottobre 2022

Strijd om een erfenis (du Mosch/Alfonso, Fernández, 2022)

Torno a parlare di Ralph du Mosch (qui la nostra chiacchierata risalente a qualche mese fa) per commentare la sua Strijd om een erfenis (du Mosch/Alfonso, Fernández, 2022), pubblicata nei Paesi Bassi lo scorso agosto, in cui Paperone viaggia indietro nel tempo per ottenere un'eredità. Questa avventura, definita dallo stesso autore "una delle [sue] preferite da scrivere", si apre con la ricezione di una lettera dei notai McGaai, McGraai e McSnaai in cui viene comunicato al papero più ricco del mondo di essere erede della fortuna del duca di Zwaenenzang-Zilverpoets. Per sua sfortuna, non si tratta dell'unico erede e deve condividere l'eredità con Cuordipietra Famedoro (come Paperone, biscugino di ottantaquattresimo grado del defunto duca), a meno che non si riesca a stabilire che uno dei due avesse un grado di parentela più prossimo con il duca rispetto all'altro. Per assicurarsi la vittoria, Paperone decide di viaggiare indietro nel tempo grazie all'ausilio di un'invenzione di Archimede e fare in modo che una sua prozia (Agaath McDuck) sposi il duca, peccato che la stessa idea sia venuta anche a Famedoro...

Vignetta iniziale dallo storyboard di Strijd om een erfenis

Senza procedere con il disvelamento dell'intreccio (auspicando che un giorno questa storia diventi fruibile anche in Italia), vorrei concentrarmi su alcuni punti di contatto con produzioni passate che ritengo degni di nota.

Innanzitutto, il tema della parentela di Paperone con un suo rivale non è nuovo: qui analizzavo infatti le varie parentele che il nostro protagonista ha condiviso con Rockerduck nel corso dei decenni e qui riportavo invece l'altro parente in comune tra il miliardario scozzese e quello sudafricano, Bogey McDivot (parentela che ho avuto modo di ripensare qui, grazie anche alla conferma dell'autore della storia in questione, John Lustig). Viene ripresa appunto da questa storia la reazione dei due all'apprendere di una qualche sorta di reciproca relazione, nonché la reazione dei due nel finale (nonostante i due racconti viaggino su binari completamente differenti).

Paperone apprende dell'esistenza di un altro erede in Zio Paperone e l'eredità indivisibile (Martina/Esposito, 1974)

... e in Strijd

Cuordipietra e Paperone non accettano di essere imparentati in Family of Fore (Lustig/Vicar, 2001) 

... e in Strijd

(Lustig/Vicar, 2001) 

(du Mosch/Alfonso, Fernández, 2022)

(Lustig/Vicar, 2001) 

(du Mosch/Alfonso, Fernández, 2022)

Inoltre, è piacevole notare che l'autore, piuttosto che creare un qualche marchingegno temporale su misura per questa avventura, recupera la Time-Tub introdotta da Vic Lockman negli anni Settanta (e già ripresa da DuckTales), inserendosi idealmente all'interno di una continuità internazionale e ultradecennale.

La Time-Tub di Archimede in I Bassotti e la cella senza Tv (Lockman/Alvarado, 1970)

... in Old Time Crime (?/Manning, 1978)

... e in Strijd

Infine, sono di interesse genealogico le apparizioni della prozia di Paperone, Agaath McDuck, e della prozia di Cuordipietra, Grizelda Goudglans (corrispettivo olandese di "Glomgold", ovvero Famedoro).

Agaath (a sinistra) e Grizelda (a destra)

© Disney per le immagini pubblicate.

venerdì 1 aprile 2022

L'albero genealogico della famiglia FAMEDORO

Come già fatto in questo post (e in questo) con la famiglia Rockerduck, riporto qui l'albero genealogico della famiglia Famedoro (Glomgold), corredato da una tabella riassuntiva che elenchi le apparizioni di ogni personaggio. Per lo scopo di questa ricerca, ho deciso di utilizzare i nomi originali anglofoni dei vari parenti (dove disponibili) o, se possibile, delle probabili anglicizzazioni.

L'albero genealogico della famiglia Famedoro


TABELLA DEI PERSONAGGI:


GENERAZIONE 0 (i nipoti di CUORDIPIETRA):
 
Junior Snorehead: nipote di Cuordipietra che compete con Paperino nella storia Zio Paperone e il miglior nipote (Gregory/Quartieri, Sanchez, 1989).

Slackjaw Snorehead: nipote pigro di Cuordipietra a cui interessa solo uscire con gli amici e rilassarsi, esordisce in Happy Birthday, Flintheart Glomgold (Jensen/Vicar, 2006).
 

GENERAZIONE 1:
 
Padre di Junior e Slackjaw: non viene menzionato in alcuna storia.

Madre di Junior e Slackjaw: dal momento che Slackjaw (e quindi anche Junior) porta un cognome differente da quello dello zio, possiamo suppore che Cuordipietra abbia una sorella.  
 
Flintheart Glomgold: il secondo papero più ricco del mondo, esordisce in Paperino e il torneo monetario (Barks, 1956).
              
Everett Glomgold: cugino texano di Cuordipietra, compare in The Okra Season (Halas/Mota, 2009); Everett è una anglicizzazione del nome "Evertti", presente nella traduzione finlandese. Per amore della completezza, l'autore di questa storia è stato contattato a proposito, ma, avendo sceneggiato centinaia di storie in un arco di oltre trent'anni, non ha memoria del nome originale proposto in sceneggiatura.

Bogford McDivot: lontano parente di Cuordipietra e Paperone, che se ne contendono l'eredità in Zio Paperone e lo sport di famiglia (Lustig/Vicar, 2001); nella storia viene ricordato come "Bogey", ma il nome completo viene fornito dallo stesso Lustig in questo articolo.

              
GENERAZIONE 2:
 
Madre di Cuordipietra: menzionata per la prima volta in Zio Paperone e il campionato di quattrini (Barks, 1959) e rappresentata graficamente in The Glomgold Heritage (Jensen/Rota, 2015) e Zio Paperone e l'aquila di Zeus (McGreal, McGreal/Cavazzano, 2020), era una donna onesta a cui Cuordipietra è molto legato.

Brickheart Glomgold: mostrato in The Glomgold Heritage (Jensen/Rota, 2015), arriva in Sudafrica assieme al padre e lì gestisce inizialmente una locanda.

Elizabeth McDuck: figlia di Quagmire McDuck e madre di Bogey McDivot, viene proposta da Lustig in questo articolo, assieme alla sorella Margaret.
 
Margaret McDuckfiglia di Quagmire McDuck e madre di Bogey McDivot, viene proposta da Lustig in questo articolo; l'immagine utilizzata è quella della zia scozzese (defunta) di Paperone, Maggie McPaperosch, vista in flashback in Zio Paperone e l'infernale codicillo (Pavese/Chierchini, 1963).
 
 
GENERAZIONE 3:
 
Griselda Glomgold: prozia di Cuordipietra presentata in Strijd om een erfenis (du Mosch/Alfonso, Fernández, 2022) come "Grizelda Goudglans"; il più internazionale "Griselda" mi è stato comunicato direttamente dall'autore.

Stoneheart Glomgold: nonno di Cuordipietra, era cocchiere a Londra in Zio Paperone e il preziosissimo prezioso (Anderson/Branca, 1981); dopo avere appreso che il mondo è ingiusto e crudele, si trasferisce in Sudafrica assieme al figlio in The Glomgold Heritage (Jensen/Rota, 2015).

Quagmire McDuck: prozio di Paperon de' Paperoni menzionato in Zio Paperone e l'orologio dell'eclisse (Barks, 1955); la sua parentela con Cuordipietra e Bogford McDivot è stata proposta dall'autore americano John Lustig in questo articolo.
    
 
GENERAZIONE 4:
 
Ironheart Glomgold: antenato di Cuordipietra, menzionato come "Cuordiferro Famedoro" in Paperbridge (Gervasio, 2021).


Una nota finale:

nell'articolo, citato più volte, in cui Lustig fornisce la parentela tra Bogey, Cuordipietra e Paperone, l'autore propone che Elizabeth sia la madre di Bogey, mentre Margaret sposi un Famedoro che sia un lontano cugino del padre di Cuordipietra. Nello stilare questo mio albero genealogico, ho dovuto correggere e semplificare questa parentela per due ragioni:

- nella versione di Lustig, Cuordipietra non sarebbe in realtà imparentato con Bogey (ma con la famiglia di Paperone) e quindi non avrebbe alcun diritto alla sua eredità; nell'albero sopra proposto, invece, i due miliardari hanno una parentela più equa rispetto al defunto;
 
- allo stesso modo, Paperone dovrebbe sapere che nella sua famiglia è presente un Famedoro e che quindi è imparentato in qualche modo con il suo acerrimo rivale; semplificando la relazione come sopra proposto (rendendo Margaret nubile e cambiando il cognome del cugino di Brickheart da Famedoro a McDivot), questo problema non sussiste perché la parentela non sarebbe immediatamente identificabile.
 
L'albero genealogico della famiglia Famedoro considerando le parentele suggerite da Lustig nel 2012

Contattato per essere messo al corrente delle modifiche e per esprimere un parere a proposito, Lustig ha così commentato:

Penso che il secondo albero genealogico [quello presentato a inizio post] abbia più senso considerando la storia che ho scritto. Come dici, dà a Cuordipietra e a Paperone un diritto eguale alla fortuna di Bogey e rende la loro parentela talmente distante da far risultare plausibile il fatto che essi non siano a conoscenza di trovarsi nei reciproci alberi genealogici.

© Disney per le immagini pubblicate.