domenica 28 maggio 2023

I collaboratori di Cuordipietra Famedoro

Dopo avere tracciato la caratterizzazione di Cuordipietra Famedoro nel corso dei decenni e delle differenti produzioni, mi è parso sensato intraprendere una ricerca sui suoi collaboratori poiché, se è vero che tutti noi conosciamo Battista o Lusky, non si può certamente dire lo stesso delle loro controparti sudafricane. Come dicevo, infatti, la scorsa volta, "Famedoro è prevalentemente solo", ma non sempre è così.

Il primissimo collaboratore del miliardario africano viene introdotto dallo stesso Barks e appare in due vignette di Zio Paperone... tutto per la concessione (Barks, 1966). Si tratta di un personaggio senza nome che interviene solamente per aggiornare il suo principale e la loro precisa relazione rimane quindi non chiara.


Ho individuato, poi, due personaggi nella olandese Boksen (Vis/Colomer Fonts, 1984), che ritengo le copie speculari dei barksiani Clerkly e Miss Paperett (Miss Quackfaster). Di questi dipendenti, che compaiono rispettivamente in due e una vignetta, solo della segretaria ci viene fornito il nome: juffrouw Dora (Miss Dora).


Si può, quindi, rintracciare un aiutante di Famedoro in No Thanks for the Memories (Korhonen/Massaroli, 1999). Questo personaggio, ancora una volta senza nome, compare in ben nove vignette (di cui una solo come silhouette), in cui segue fedelmente il miliardario e lo consiglia. Potrebbe ricordare vagamente l'aiutante barksiano nel design, ma, interrogato a proposito, il disegnatore della storia ha negato una eventuale ispirazione.


Discorso diverso è invece quello che riguarda Zio Paperone e il tesoro di Cornelius Coot (Branca, Gattino/Branca, 2002). Qui, infatti, il personaggio che accompagna Famedoro per tutta la durata della storia non è altri che lo stesso presentato in Tutto per la concessione (design e abiti identici) e gli autori gli forniscono pure un nome: Seymour. Finora, si tratta del personaggio più definito e interessante: partecipa alla storia, si sporca le mani e, diversamente dai suoi predecessori, ha un ruolo rilevante.


Il successivo collaboratore che ho trovato proviene da un'altra storia olandese di qualche anno più tardi: TNT-verhaal (Geradts/Tortajada Aguilar, 2010). Il nome è Schaapstra e il becco sembra essere lo stesso di Seymour, ma non ci è dato conoscere molto altro su di lui.


Si passa, dunque, a Guus als adviseur (Heymans, 2012), in cui veniamo a conoscenza di Ferdi Fiskus, consulente finanziario di Famedoro.


Si arriva, perciò, al primo collaboratore introdotto nella produzione italiana. Nella lunga Zio Paperone e il segreto di Cuordipietra (Artibani/Perina, 2017), gioca un ruolo importante il "maggiordomo per necessità" Desmond, una specie di Battista/Archie (il Duckworth di DuckTales) al servizio del miliardario criminale.


In De rijkste ter wereld (Heymans/Heymans, 2018), vediamo un altro contabile senza nome.


È, quindi, il turno di altri due collaboratori considerabili dei corrispettivi di Battista/Lusky: uno senza nome, dalla francese L'idole sacrée de l'île aux cent volcans (Chamblain/Pérez, Fernández, 2018), e Alfons, dall'olandese Een harteloze oude vrek (Roozen/Alfonso, Fernández, 2021).



Proseguiamo con il contabile Ko Sinus, da Zio Paperone e la sfida matematica (du Mosch/Pérez, Fernández, 2022). Anche il nome di questo personaggio, così come quello proposto da Heymans, è basato su un gioco di parole.


Infine, l'ultimo esempio che ho individuato e presente nella lunga saga Minaccia dallo spazio (Vacca/Casty, 2022) e si tratta del fedele maggiordomo Fiorenzo.


Se tentare di recuperare tutti questi personaggi mi sembra poco sensato e dispersivo, sarebbe, comunque, auspicabile vedere una certa continuità per quanto riguarda i collaboratori del miliardario sudafricano nelle storie di futura produzione.

© Disney per le immagini pubblicate.

giovedì 18 maggio 2023

Alla ricerca di Della Duck

Il mistero attorno ai genitori di Qui, Quo e Qua affascina i donaldisti di tutto il mondo da sempre. Si possono trovare commenti sull'argomento tra le pagine di libri, come Para leer al Pato Donald (Dorfman, Mattelart, 1971) o Donaldismen (Gisle, 1973) — che affrontano la questione dell'assenza di paternità nei fumetti Disney —, di fanzine, come la tedesca Der Hamburger Donaldist (1976-1985) o la danese Rappet (2002-), e, più recentemente, sui siti internet e nelle discussioni sui forum. Al giorno d'oggi, fortunatamente, possediamo qualche strumento in più rispetto che in passato per poter tracciare che ne è stato di certi personaggi, perciò ho deciso di dedicare questa mia ricerca a definire più precisamente Della Duck.

Innanzitutto, Della viene citata nella tavola domenicale del 17 ottobre 1937 (Osborne/Taliaferro, 1937), in cui manda i suoi figli a stare da Paperino dopo che questi hanno fatto scoppiare un petardo sotto la sedia del padre, facendolo finire in ospedale (dove sarebbe poi deceduto secondo Marovelli et al., 1974). Da notare che, nella lettera che annuncia l'arrivo dei nipoti, Della si firma come “cugina”. Il trio di bambini dispettosi rimane da zio Paperino fino alla tavola domenicale del 21 novembre dello stesso anno (Osborne/Taliaferro, 1937), quando la madre li richiama a casa attraverso un telegramma. Dopo il rientro a casa, i nipotini ricompaiono al fianco dello zio in un totale di sei strisce giornaliere tra il 23 febbraio 1938 e il 29 aprile dello stesso anno (Brightman, Karp/Taliaferro, 1938), per poi ritornare in pianta stabile nella striscia del 23 maggio (Karp/Taliaferro, 1938), in cui Della chiede a Paperino per telefono di tenere i suoi figli per un po', dovendosi recare fuori città. Da questo momento in poi, i nipotini non faranno più ritorno a casa propria e l'ultima menzione dei loro genitori nelle strisce giornaliere si avrà il 10 settembre 1938 (Karp/Taliaferro, 1938), quando i paperini vengono mostrati pregare per loro e per lo zio Paperino.

La prima apparizione dei nipotini

Il rientro a casa

Il ritorno dei nipotini

L'ultimo riferimento ai genitori nelle strisce

Successivamente, in Buon Compleanno Paperino (Rota, 1984), storia celebrativa realizzata per celebrare i cinquant'anni di Paperino e raccontare la sua vita, viene riproposto (seppure leggermente alterato) l'arrivo dei nipoti presentato nella tavola domenicale sui quotidiani e Della viene fedelmente chiamata “cugina”.

Rota riprende la sequenza introduttiva dalla tavola domenicale del 17 ottobre

Ma, se sui quotidiani (e per Rota) Della è la cugina di Paperino, nei cartoon è invece la sorella. In Donald's Nephews (dir. Jack King, 1938), la cartolina che annuncia l'arrivo dei nipoti è, infatti, firmata “Sister Dumbella” (dumbbell significa “stupido”). Alcune teorie hanno cercato di far coincidere i due nomi, proponendo che uno fosse soprannome dell'altro e viceversa, ma ci torneremo più tardi. Nel libro The Life of Donald Duck (1941), viene riportata la stessa cartolina, con la dicitura “Sister”, ma senza il nome della parente.

“Sister Dumbella”

Fino agli anni Novanta, si hanno dunque due diverse parentele per lo stesso personaggio, ma, dopo la pubblicazione dell'albero genealogico dei Paperi realizzato da Don Rosa (1993), Della viene universalmente riconosciuta come sorella di Paperino. Inoltre, in Il cuore dell'Impero (Rosa, 1994), l'autore stabilisce che i due sono gemelli. Tra le versioni internazionali dell'albero genealogico di Rosa pubblicate negli anni, ritengo interessante citare (per quanto riguarda l'oggetto della nostra ricerca) quella realizzata dall'artista olandese Michel Nadorp (1995), in cui Della è chiamata “Dumbella Duck”, e quella pubblicata sul primo numero della collana Mickey Donald & Cie — La Grande Galerie des Personnages (2019), realizzata da Fernando Güell.

Il ritratto di Della proposto da Rosa (a sinistra), da Nadorp (al centro) e da Güell (a destra)

Prima di proseguire in ordino cronologico, vorrei però tornare un attimo agli anni Cinquanta. È in questo periodo che Carl Barks abbozza un albero genealogico dei Paperi per proprio uso personale. Si tratta di uno schema spoglio e rudimentale, utile per delineare le parentele principali, in cui Barks annota i nipotini come figli della sorella di Paperino, qui chiamata “Thelma Duck”. Nella versione disegnata di questo albero, realizzata da Mark Worden e pubblicata nella sua Carl Barks Checklist (Worden, 1976?), Thelma prende in prestito il look di una delle due ragazze presenti sulla copertina del numero 276 di Walt Disney's Comics and Stories (1963), realizzata proprio da Barks.

Confronto tra la papera presente sulla copertina di Walt Disney's Comics and Stories (a sinistra) e la “Thelma Duck” di Worden (a destra)

Ritornando agli anni Novanta, dopo Don Rosa, Della viene citata nella storia della serie italiana PKNA intitolata Crepuscolo (Artibani/Forcelloni, 1998), in cui Paperinik risponde affermativamente quando gli viene chiesto se abbia o meno una sorella. In aggiunta, per restare nell'ambito della produzione italiana, un'ulteriore citazione si ha nel terzo episodio di 2010 Mondiali al cubo. Verso il Sudafrica (Secchi/Mangiatordi, 2010), in cui Paperone, raccontando ai nipotini la storia della famiglia dei Paperi (citando tra l'altro le sorelle Matilda e Ortensia), esclama: “... e fu per questo che vostra madre, Della Duck, vi portò a vivere da vostro zio Paolino Paperino!” Tuttavia, la spiegazione avviene off-screen e, pertanto, non ci è dato conoscere la motivazione che ha spinto Della a separarsi dai figli.

Zio Paperone menziona Della

Il punto di svolta per la ricerca di Della Duck si ha solamente nel 2014, attraverso la storia 80 is prachtig! (Geradts/Tortajada Aguilar, 2014), pubblicata su un numero speciale della testata settimanale olandese Donald Duck. Qui, infatti, attraverso alcune scene di flashback, possiamo vedere i due fratelli Duck da bambini e durante la loro crescita, fino al momento in cui Della affida a Paperino i suoi figli. Della è rappresentata come una intrepida e coraggiosa pilota e lascia al fratello i suoi piccoli appena nati prima di partire per lo spazio. Grazie al tablet di Archimede, i Paperi riescono a connettersi con lo spazio, dove Della si trova tuttora a bordo del suo razzo.

Della porta i suoi figli al fratello prima di partire per lo spazio

A questo punto, bisogna però fare una distinzione tra la versione della storia pubblicata e gli storyboard originali di Geradts, caricati dall'autore sul proprio blog. Spesso, infatti, gli editor olandesi cambiano alcune cose nei dialoghi per renderli più semplici, senza che gli sceneggiatori lo sappiano. A tale proposito, è curioso notare che negli storyboard Della afferma di essere nata nel 1936 e crede di trovarsi nel 1958, dichiarando perciò di avere 22 anni. Inoltre, mentre nella versione pubblicata Della sostiene di essere partita da un quarto d'ora e di tornare a casa tra un'ora (avendo perciò compiuto un quinto del proprio viaggio), negli storyboard si trova in viaggio da cinque minuti e prevede di ritornare in un quarto d'ora (avendo compiuto così un quarto del proprio viaggio). Per questo motivo, considerando i dati presenti nella versione originale dell'autore, è possibile prevedere il ritorno di Della sulla terra con dei semplici calcoli matematici:

2014 (anno in cui la storia è ambientata) - 1958 (anno in cui Della è partita) = 56 (numero di anni corrispondenti a un quarto del viaggio)

56 x 3 (quarti di viaggio rimanenti) = 168 (anni rimanenti di viaggio)

2014 + 168 = 2182 (anno in cui Della ritornerà sulla Terra)

Paperino ammette invece di essere nato nel 1934, pertanto i due, almeno secondo questa storia, non sarebbero gemelli. Inoltre, è utile considerare che, se negli storyboard il nome della sorella di Paperino è Della, nella versione pubblicata è invece Dumbella, come peraltro nell'albero genealogico disegnato da Nadorp.

Geradts riprende poi il personaggio di Della da bambina in un totale di 23 storie da una pagina disegnate da Carmen Pérez e pubblicate tra il 2017 e il 2019. Mentre le prime 22 fanno parte di una serie annuale di 52 gag con protagonisti i vari Paperi Disney da bambini, realizzata su richiesta della redazione e pubblicata sulla quarta di copertina del settimanale, l'ultima è stata stampata su un numero speciale dedicato alla vita di Paperino e ha come protagonista dichiarato “Donnie Duck” (vale a dire il Paperino Paperotto dell'omonima serie italiana degli anni Novanta/Duemila, in cui Della non figurava).

Della e Paperino da bambini

Per motivare l'utilizzo del nome Dumbella nelle storie olandesi, gli editor chiedono a Geradts di scrivere una tavola apposita, pubblicata sul numero 10 del 2017 della rivista, in cui una Della adolescente si lamenta del suo nome di battesimo e ringrazia Paperino per avere scritto una canzone in cui la chiama Dumbella, dichiarando: “Voglio che d'ora in poi tutti mi chiamino 'Dumbella'!” Desiderio quantomeno discutibile...

Della adolescente ringrazia il fratello per il soprannome

Nel reboot di DuckTales (Disney XD, 2017, 2020-2021; Disney Channel 2018-2019), vengono poi forniti ulteriori retroscena sulla sorella (gemella) di Paperino. Descritta come una grande avventuriera, Della lascia le uova contenenti i suoi figli al fratello prima di partire segretamente per lo spazio (con un razzo sperimentale fatto costruire da Zio Paperone), dove però viene data per dispersa a causa di una potente tempesta cosmica. L'ispirazione per questa rappresentazione del personaggio viene proprio dalla già citata storia di Geradts. Frank Angones, showrunner della serie, afferma infatti: 

C'era stata una storia europea celebrativa che spiegava che Della era partita per una esplorazione spaziale, ed ecco dove era. Ci è piaciuto perché era una delle domande nascoste in bella vista. È una delle cose che dai per scontate quando guardi il DuckTales originale. Non ti fermi a chiederti: Aspetta. Dove sono i loro genitori? (fonte: Plume, 2022; trad. mia)

Nella serie, Della viene mostrata anche nel presente, dove si ricongiunge con la famiglia, e indossa una gamba prostetica. Per trattare l'argomento con la giusta sensibilità, la produzione si è interfacciata in ogni fase con la Amputee Coalition. Suzanna Olson, producer della serie, dichiara infatti:

Stavo parlando con qualcuno che ha una figlia sulla sedia a rotelle e mi diceva che sua figlia non vede molta rappresentazione di persone con disabilità fisiche nell'intrattenimento per bambini e nell'animazione. Ho sentito che questa potesse essere un'area in cui avremmo potuto fare la nostra parte e perciò mi sono rivolta a Frank [Angones], chiedendogli se potenzialmente ci fossero opportunità per portare un personaggio con disabilità fisiche in DuckTales. Frank ha pensato che sarebbe stato molto organico, con lo schianto di Della sulla Luna, se si fosse procurata un infortunio. [...] [H]a fatto una scelta difficile per la sua salute e per la sua famiglia e deve imparare a vivere con una disabilità. Matt [Youngberg, l'altro showrunner della serie] era pienamente favorevole. Così, come facciamo sempre quando cerchiamo di essere inclusivi e rappresentativi, abbiamo lavorato con Disney e collaborato con dei consulenti, in particolare la Amputee Coalition. L'Amputee Coalition ha revisionato i character design e i cicli di animazione di Della per quando cammina e corre — sia sulla Luna e sulla Terra. Abbiamo chiesto loro di revisionare le sceneggiature e gli animatic per ricevere i loro input sul suo carattere e sul modo in cui si presentava e parlava di sé stessa e della sua differenza negli arti, e anche l'interazione con i suoi figli. Attraverso l'Amputee Coalition, abbiamo imparato che i bambini sono molto curiosi e interessati alle protesi. Vogliono sapere come funzionano e come sono fatte. Il fatto che Della chiami la sua gamba “gamba robot” è stato suggerito da quelle sessioni di consultazione con l'Amputee Coalition, poiché è qualcosa che i bambini capiscono, toglie il mistero e lo rende più immedesimabile. (fonte: ibidem; trad. mia)

Una versione adulta di Della appare anche in alcune storie a fumetti ambientate nell'universo del reboot di DuckTales (2017; 2019), ma si tratta di racconti che hanno luogo prima della sua partenza per lo spazio e la vedono intraprendere avventure in giro per il globo assieme al fratello e allo zio. Curiosamente, nel sesto episodio della seconda stagione della serie tv, intitolato “Last Christmas!” (dir. Jason Zureck, 2018), vediamo Paperino da bambino chiamare la sorella “Dumbella”, soprannome che lei non sembra affatto apprezzare.

Della in DuckTales

Alcuni autori, come Don Rosa e Francesco Artibani, hanno pensato di far comparire Della e il marito in storie ambientate nel presente, ma il primo ci ha ripensato per mancanza di idee abbastanza convincenti e il secondo è stato apparentemente bloccato dalla Disney stessa, presumibilmente a causa della lavorazione di DuckTales (fonte: un post pubblicato su Facebook da Artibani nel 2017 e successivamente rimosso dall'autore). Don Rosa, che aveva intenzione di includere un riferimento alla coppia in Zio Paperone e il ritorno a Xanadu (Rosa, 1991), spiega così il motivo che l'ha fatto desistere dal voler utilizzare questi personaggi:

Ho sempre avuto tra le mie note di realizzare una storia riguardante la ricerca dei genitori da parte dei nipotini perché è sempre stata la PRIMA richiesta dai fan. Ma non sono mai riuscito a capire come farla. Ci potrebbero essere solo 4 possibili finali:

1) Cercano i genitori senza trovarli mai -- inutile e triste.
2) Cercano e scoprono che i genitori sono morti -- triste e inutile.
3) Trovano i genitori e vanno a vivere con loro, lasciando zio Paperino -- chiaramente inaccettabile e molto molto triste.
4) Trovano i genitori e restano con zio Paperino -- illogico, probabilmente illegale (ne scaturirebbero cause legali) e triste.

Perciò, non ho mai nemmeno provato a suggerire la storia a Egmont. 
Ma ho *sempre* avuto un'idea su dove sono stati i loro genitori. Ho immaginato che li avrei resi naturalisti e intrepidi esploratori, forse il padre era un leader delle Giovani Marmotte, e che si sarebbero persi in una valle himalayana dopo avere lasciato i figli a Paperino, presumibilmente solo per poche settimane. Avevo anche incluso una sequenza che indicasse ciò in uno script che ho scritto, ma abbiamo deciso di escludere quella parte dalla storia finale quando ho portato a termine i disegni. (fonte: Rosa, 2009; trad mia)

Rosa aggiunge poi che “Egmont considera Ortensia de' Paperoni, Pico De Paperis, Della Duck e il marito sconosciuto di Della 'ufficialmente morti' e inutilizzabili” (fonte: ibidem; trad mia). Questo divieto pare comunque essere, parzialmente, decaduto, dal momento che Pico appare in ben 21 storie prodotte da Egmont e pubblicate tra il 2008 e il 2023.

Una versione di Della adulta realizzata da Rosa per il fan Michele Miglionico (2011)

Dunque, dove si trova oggi Della? Perduta in qualche valle asiatica assieme al marito? Nello spazio profondo? Si trova a Paperopoli o in qualche città limitrofa e incontra la sua famiglia tra una storia a fumetti e l'altra? Chi può dirlo... È difficile prevedere se i fumetti Disney mostreranno mai un ritorno del personaggio nell'universo dei Paperi che conosciamo e amiamo perché, ovviamente, ciò non sarebbe ininfluente nei confronti dello status quo e aprirebbe diverse questioni (morali? legali?) sulla custodia dei nipotini da parte di Paperino. Spero di essere riuscito a tracciare un profilo quanto più completo possibile su Della e rimarrò bene attento a nuovi e potenziali sviluppi sul tema.

Fonti consultate:

CAVAZZUTI Simone, “Una Chiacchierata con... Evert Geradts”, Eco del Mondo, 25 febbraio 2022, https://ecodelmondo.blogspot.com/2022/02/una-chiacchierata-con-evert-geradts.html.
DER HAMBURGER DONALDIST, fanzine, Germania 1976-1985.
DORFMAN Ariel, MATTELART Armand, Para leer al Pato Donald, Ediciones Universitarias de Valparaiso, Chile 1971 (trad. en. di David Kunzle, How to Read Donald Duck. Imperialist Ideology in the Disney Comic, International General, New York 1975).
GERADTS Evert, “Donald, Della, Dumbella”, Working For The Disney Dollar, 26 settembre 2014, http://workingforthedisneydollar.blogspot.com/2014/09/donald-della-dumbella.html.
GISLE Jon, Donaldismen. En muntert-vitenskapelig studie over Donald Duck og hans verden, Gyldendal Norsk Forlag, Oslo 1973 (trad. dk. di Freddy Milton, Andelogien, Runepress, Bagsværd 1979).
MAROVELLI Piero, PAOLINI Elvio, SACCOMANO Giulio, Introduzione a Paperino. La fenomenologia sociale nei fumetti di Carl Barks, Sansoni, Firenze 1974.
MAURICE Gilles, “Della 'Dumbella' Thelma Duck”, Calisota Onlinehttp://goofy313g.free.fr/calisota_online/Characters/della.html.
PLUME Ken, DuckTales Guidebook, Dark Horse Books, Milwaukie 2022.
RAPPET, fanzine, Danimarca 2002-.
ROSA Don, Don Rosa, Forum del Papersera, 7 agosto 2009, https://www.papersera.net/forum/index.php/topic,2673.1482.html.

© Disney per le immagini pubblicate.

domenica 14 maggio 2023

The Secrets of Duck Family Tree

Dopo il successo internazionale riscosso dalle storie de I diari di Paperone (The McDuck Journals), che raccontano la gioventù del papero più ricco del mondo andando a integrare i periodi lasciati scoperti dall'imponente Saga firmata da Don Rosa negli anni Novanta, l'autore finlandese Kari Korhonen torna alla carica con un progetto che parte dall'albero genealogico dei Paperi proposto da Rosa per andare a presentare quei personaggi più oscuri e meno conosciuti. Per usare le parole dell'autore:

Ho scritto e disegnato brevi storie comiche su personaggi dell'albero genealogico di Rosa dei quali conosciamo poco, inclusi Gertrude Gadwall [Gertude Folaga], Sir Swamphole McDuck [Duca Bambaluc de' Paperoni], Eider McDuck [Braccio di Ferro de' Paperoni] e Quagmire [Patrizio], lo zio notoriamente avaro di Paperone. (fonte: post pubblicato su Facebook in data 23 novembre 2022; trad. mia)

Al momento, quattro di queste storie hanno visto la pubblicazione in Scandinavia e Germania, riguardanti rispettivamente Eider, Gertrude, Quagmire e Swamphole, e, in questa sede, scriverò qualche commento sulle prime tre. Nel primo di questi racconti, scopriamo che Paperone, ventisette piani sotto il livello del suo deposito, possiede una importante biblioteca personale, contenente alcuni dei libri più rari al mondo, nella quale conserva vecchi scritti sulla storia della famiglia.


Veniamo, così, a conoscenza di Eider (e del nipote Duncan, che ne scriverà le memorie), un ormai anziano e discutibile commerciante scozzese che, tuttavia, riesce a salvare il regno di re Malcolm, diventandone, in seguito, tesoriere reale. Si apprende, inoltre, che Eider è stato il primo della famiglia a fare il bagno nei soldi.


La seconda storia ci svela retroscena sulla vita di Clinton Coot e Gertrude Gadwall, i genitori di Nonna Papera


Tornato a casa dopo l'ennesima (e ultima) avventura, Clinton non riesce ad abituarsi alla tranquillità domestica e decide di fondare le Giovani Marmotte per poter condividere quanto appreso durante i tanti viaggi.


Quello che impariamo è che Gertrude è, invece, la fondatrice delle Giovani Esploratrici (o Gioiette, Chickadees in lingua originale), istituite perché Clinton non voleva ammettere ragazze nella sua organizzazione. Verrebbe da chiedersi se la sorella di Nonna Papera sia stata introdotta solamente per necessità narrative o se Korhonen volesse fare un riferimento a Paperino direttore... di volo (Gregory, 1982), a cui avevo accennato in questo post dello scorso giugno.


La terza di queste storie si occupa del prozio Quagmire e del suo matrimonio con una certa Elisabeth. Quagmire è rappresentato come un uomo molto avaro: fa il bagno in cortile approfittando dell'acqua piovana, mangia frutta trovata per strada, si dà da fare per avere biglietti del treno gratis...


La sua vita prende una piega inaspettata quando conosce una persona altrettanto oculata: Elisabeth, appunto. Sono veramente anime gemelle che condividono la passione per il risparmio e tecniche per conseguirlo. Korhonen ci informa che i due si sposeranno e daranno alla luce una numerosa prole di tirchi. Tra i tanti bambini (se ne contano nove nella fotografia presente a fine storia), potrebbero essere presenti anche le Elizabeth e Margareth proposte dal sottoscritto assieme all'autore americano John Lustig.


© Disney per le immagini pubblicate.
Si ringrazia Lukas Persson (LP dal forum The Feathery Society) per le immagini a colori pubblicate in questo post, provenienti dalla pubblicazione svedese delle storie e tradotte in inglese attraverso Google Translate. L'immagine in bianco e nero proviene, invece, dal profilo Facebook personale di Kari Korhonen, così come anche il testo inglese inserito nel fumetto della vignetta raffigurante Eider e il nipote.

sabato 6 maggio 2023

Chi è Pico de Paperis?

Pico de Paperis (Ludwig Von Drake) è il tuttologo di casa Disney creato per la serie televisiva Walt Disney's Wonderful World of Color negli anni Sessanta, ma quale è il suo esatto rapporto con la famiglia dei Paperi? Nelle strisce giornaliere pubblicate sui quotidiani americani, Paperino si riferisce a Pico come "zio" e questi viene direttamente da Vienna per visitare il nipote, rimanendo poi da lui per i trent'anni successivi. Per essere lo zio di Paperino, dovrebbe, però, essere il fratello di uno dei suoi genitori e il suo cognome (Von Drake) non sembra, invece, essere lo stesso del padre (Duck) o della madre (McDuck). L'esatta parentela con Paperino ci viene fornita da Walt Disney in persona in "The Hunting Instinct" (dir. Wolfgang Reitherman, 1961), dove, infatti, afferma che "è in realtà zio di Paperino. [...] I Drake sono il lato paterno della famiglia, il ramo continentale. [...] Il professore, essendo il fratello del padre di Paperino, è un Drake, ovviamente". A tale proposito, è curioso notare che Pico, nella striscia del 24 giugno 1988 (Foster/Alvarado, 1988), ricorda di avere usato il nome d'arte "Lou Drake" in passato.


Quindi, secondo Disney, Paperino si chiamerebbe in realtà Donald (Von) Drake. Perché allora tutti lo conosciamo come "Duck"? La risposta si può trovare in almeno tre differenti fonti: 

- In "The Donald Duck Story" (dir. Robert Florey, Jack Hannah, 1954), vediamo il momento della creazione di Paperino da parte degli animatori degli studi Disney, nel 1932, che cercano di trovare l'animale giusto da associare alla sua iconica voce. Dopo aver individuato il design paperinesco, passano, quindi, alla ricerca del nome: "Jimmy Duck? Joe Duck? Roger Duck? Ma aspettate un attimo, un papero maschio è un Drake. Vediamo [...] Donald Drake!" Siccome, però, il nome sembra suonare male, dichiarano: "gli daremo il cognome di sua madre da nubile, Duck. Donald Duck!"
 
- D'altronde, il fatto di mantenere il nome della madre viene confidato dallo stesso Disney in un'intervista del 1961 riportata parzialmente dallo storico Jim Korkis: "In realtà, i Drake sono i maschi e la femmina è chiamata Duck. Paperino ha preso il cognome della madre. È una storiella che racconto e che strappa sempre una risata. La gente dice: 'Come mai si chiama Donald Duck se è un maschio?' Così, li sorprendo dicendo: 'Beh, era un piccolo bastardo, così ha preso il cognome della madre.'"

- La fonte più datata che conferma questa visione risale, addirittura, al 1935 e si tratta del secondo episodio dello spettacolo radiofonico Meet Mickey Mouse, in cui Paperino racconta la sua storia sotto forma di filastrocca: "Mio Padre ha lasciato mia Madre,// E anche tutti i suoi bambini,// L'ha lasciata per un'altra,// [...] Così ho preso il cognome da nubile di mia Madre,// Ecco perché sono Donald Duck."

Esistendo però Zio Paperone, e quindi tutto il ramo de' Paperoni/McDuck, risulta complicato conciliare questa peculiare versione con la famiglia dei Paperi così come viene abitualmente presentata nelle storie a fumetti. Per questa ragione, quando il personaggio viene menzionato per la prima volta, nella tavola domenicale del 24 settembre 1961, Paperina si limita a definirlo "una specie di zio" di Paperino. Pure nelle successive storie pubblicate nei comics americani, a partire da Paperopoli, U.S.A. (?/Strobl, 1961), Ludwig rimane genericamente un "relative" (parente) e Paperino lo definisce "zio" solo in Pico de Paperis e l'albero genealogico (?/Strobl, 1962), ma la parentela rimane vaga quando, alla fine, ricorda al genio di essergli imparentato per evitare che questi diffonda il suo/loro albero genealogico. Il fatto che in tale albero venga riportato un antenato chiamato Colombust Duck potrebbe far pensare che la relazione di Pico alla famiglia dei Paperi avvenga tramite il lato materno della famiglia di Paperino.

Nonostante Paperino lo identifichi come "zio", la parentela sembra essere abbastanza lontana da poter essere dimenticata da entrambi

Curiosamente, nella traduzione tedesca di Paperopoli, U.S.A., Nonna Papera afferma che Pico sia il figlio della sorella di sua madre, rendendolo di fatto suo cugino di primo grado. Tale relazione, per quanto assente nella versione originale, viene proposta in Barn Dance Doctor (?/Strobl, 1961), in cui Nonna Papera definisce Pico il suo "cugino urbanizzato". A valorizzare timidamente l'ipotesi della cuginanza, Luca Boschi, a pagina 7 del volume Walt Disney presenta Qui Quo Qua (1992), definisce Paperino "pronipote" del genio austriaco, ponendolo sulla stessa linea generazionale di Elvira.

Nonna Papera e Pico sono cugini

Secondo l'autore americano Don Rosa, questa parentela non sussisterebbe e "l'unico modo possibile in cui potrebbe essere uno zio di Paperino è se fosse sposato con la sorella di Paperone, Matilda" (grassetto presente nel testo originale). Questo matrimonio, apparentemente rifiutato "da chiunque, da Bob Foster a Carl Barks", contraddirebbe comunque quanto enunciato dallo stesso Pico in "Kids Is Kids" (dir. Jack Hannah, Hamilton Luske, 1961): "sono uno scapolo". Da notare, comunque, che il termine inglese "bachelor" può tradursi sia come "scapolo" che come "laureato". Facendo leva sullo stesso gioco di parole, intraducibile in italiano, Pico si dichiara scapolo anche nella striscia del 23 novembre 1970 (Karp/Grundeen, 1970), mentre ammette di essere stato in passato impegnato con una certa Hulda nella striscia del 12 settembre 1972 (Karp/Grundeen, 1972) e, addirittura, ha due appuntamenti, nel corso di quattro strisce pubblicate tra l'11 e il 16 luglio 1985 (Foster/Smith, 1985), con una tale Alice, conosciuta attraverso il club di appuntamenti per distratti (Absentminded Dating Club), che Pico menziona anche nelle strisce dall'8 al 10 luglio (Foster/Smith, 1985). In Paperino e le affinità pittoriche (Sisti/Held, 1993), invece, Paperino si riferisce al parente chiamandolo "cugino Pico" mentre ne parla con Paperone, lasciandoci intendere che si tratti di un cugino del miliardario.


Oltre a Nonna Papera (e alla famiglia dei Paperi in generale), chi sono gli altri parenti di Pico de Paperis? 

  • Innanzitutto, in "The Truth About Mother Goose" (dir. Bill Justice, Hamilton Luske, Wolfgang Reitherman, Bill Roberts, 1963), apprendiamo che sua nonna è nientemeno che Mother Goose, ovvero la Mamma Oca raccontafiabe della tradizione popolare.

Mamma Oca assieme a Pico
 
  • Pico menziona poi la sua bisnonna in Pico de Paperis e le salsicce (?/Strobl, 1961), dalla quale ha ricevuto la ricetta del suo piatto preferito, il Wiener Schnitzel à la Weltschmerz. 
  • Nella striscia giornaliera del 7 febbraio 1963 (Karp/Taliaferro, 1963), cita suo bis-bisnonno e un nipote di quest'ultimo come gli inventori della polvere da sparo.
  • In quella del 31 marzo 1970 (Karp/Grundeen, 1970), menziona suo nonno come l'inventore della vasca da bagno e del telefono.
  • In quella del 12 ottobre 1989 (Foster/Alvarado, 1989), rivela che suo padre era un pompiere. 
  • La nipote di Pico, Clementina de Paperis ("Clem" per le amiche) appare in Viaggio a Stell-Ath (Macchetto/Bizzi, 2001).
  • Un antenato austriaco di Pico, chiamato Franz Von Paperis (Von Drake?), viene poi raccontato in Pico de Paperis e il primo erudito (Panaro/Dalena, 2006). 
  • La madre di Pico appare come voce fuoricampo in "Time Reverser" (dir. Tony Craig, Bobs Gannaway, 1999) e in Il bianco Natale di Topolino (dir. Rick Calabash, Tony Craig, Roberts Gannaway, Burny Mattinson, 2001) e viene infine menzionata in Wiener Schnitzel Woes (Jensen/Tortajada Aguilar, 2008), in cui apprendiamo che invia per posta aerea al figlio il suo piatto preferito una volta a settimana, direttamente dall'Austria. 
  • Entrambi i genitori di Pico sono mostrati in flashback in Pico torna a scuola (de Mojana/Gervasio, 2010). 
  • Pico ha anche uno zio comparso in flashback in due storie brasiliane, chiamato Frederico Von Pato. Siccome "Von Pato" è l'equivalente portoghese di "Von Drake", si dovrebbe trattare di uno zio paterno; allo stesso modo, il nome "Frederico" richiama quello portoghese del nipote "Ludovico", e si potrebbe quindi trasporre in maniera più tedesca, come "Friedrich". 
  • In un'altra storia brasiliana, Il messaggio del presidente (Saidenberg/Fukue,1982), appare anche il bisnonno di Pico, il prof. Von Pattus.

Il padre di Pico era un vigile del fuoco

Nell'animazione, Pico ha un cugino malvagio, lo scienziato Victor Von Goose, presentato in "The Hapless Helpers" (dir. Broni Likomanov, 2018) e, addirittura, tre figli, Anya, Corvus e Klara, che appaiono in "Raiders of the Doomsday Vault!" (dir. Matthew Humphreys, 2019), tredicesimo episodio della seconda stagione del reboot di DuckTales.

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