martedì 3 luglio 2012

Intervista a Sergio Badino - In viaggio tra narrazione e scrittura creativa

Sergio Badino è un giovane sceneggiatore che da circa dieci anni collabora con The Walt Disney Company Italia e che da tempo, si fa per dire, immemore, tiene un corso di sceneggiatura chiamato "Professione Sceneggiatore". In occasione dell'imminente pubblicazione del suo libro mi è stato possibile avere una breve, ma intensa, chiacchierata con lui. Per novità e aggiornamenti su Sergio è possibile seguirlo sul blog supplemento del libro: http://blog.komix.it/professionesceneggiatore/.


- Quando è avvenuto il tuo primo contatto con il mondo dei fumetti (come lettore) e quando invece hai deciso di intraprendere una carriera da sceneggiatore?

Ho sempre letto fumetti, fin da piccolissimo, quindi non saprei dirti il momento esatto. Però ero davvero giovane! Da sceneggiatore direi nel 2001, quando sono uscite le prime cose su Topolino. Avevo 22 anni e da poco avevo scoperto il mondo professionale della sceneggiatura, ma ero piuttosto sicuro che mi sarebbe piaciuto frequentarlo stabilmente.

- Qual è secondo te il ruolo del fumetto nella "società"? Didattico? D'intrattenimento, etc...?

Penso che, come per ogni altro mezzo di comunicazione, il ruolo del fumetto sia prima di tutto quello di raccontare storie. È questo quel che si chiede anche alla letteratura, al cinema e a tutti gli altri media. Tutti, fin da quando siamo piccoli, amiamo leggere o ascoltare storie e il fumetto deve fare esattamente questo. Se poi una storia a fumetti ha anche un sottotesto, allora tanto meglio, ma l’intento didattico non deve essere il primo impulso di un narratore. Poi certo, se si vanno a indagare i motivi per cui un autore ha scritto la tale storia, allora affiorano le tematiche.

- Le tue prime storie Disney (stiamo parlando di una decina di anni fa) erano prevalentemente tavole autoconclusive. Scelta tua o scelta dei "piani alti"?

Le primissime, quelle di Paperoga vigile, furono una scelta mia. Le scrissi, insieme a un paio di soggetti, per propormi e poi le presero. La seconda serie, quella sui congegni di Paperinik, fu una richiesta della redazione.

- Come giudichi il tuo lavoro alla Walt Disney Company Italia? Esperienza interessante? Qualche nuova chicca in cantiere?

Sicuramente un’esperienza interessante, da cui ho appreso moltissimo. Ho dedicato e dedico ai personaggi Disney (così come a ogni altro che mi trovo ad affrontare) impegno e passione. Sono al lavoro su un soggetto, al momento, ma è un po’ presto per parlarne!

- Progetti extra-Disney imminenti? Come procedono i corsi di sceneggiatura?

Da qualche anno collaboro anche con la Bonelli, sono nello staff di autori di Martin Mystère, a cui tra l’altro faccio gli auguri perché quest’anno compie trent’anni di vita in edicola. In questi giorni sto scrivendo una sceneggiatura del Detective dell’Impossibile. A settembre esce la seconda edizione riveduta e ampliata del mio libro Professione Sceneggiatore, che avrà come sottotitolo In viaggio tra narrazione e scrittura creativa. La prefazione sarà di Maurizio Nichetti, ma in calce al libro ho voluto ripubblicare anche la prefazione alla prima edizione, scritta dal grande Sergio Bonelli. Sempre a settembre apre StudioStorie la mia scuola di storytelling, sceneggiatura e scrittura. La sede sarà a Genova, il sito ufficiale, in aggiornamento, è www.studiostorie.com. Cominciamo con un corso serale su come si costruisce una trama, ma sono in programma anche laboratori speciali per chi viene da fuori città.

- Ti andrebbe, per gioco, di scrivere un soggetto minimo (proprio due righe, il più abbozzato possibile) in esclusiva per il blog? A te la scelta dei personaggi e delle ambientazioni.

Vuoi un soggetto Disney? Che ne dici di questo? Lo scrissi qualche anno fa, ma la storia non si fece. Non è un vero soggetto, è più che altro un teaser…

Anni fa Paperone trovò Eldorado insieme a un antico rivale: promise di non sfruttare la scoperta e di preservarla dal mondo esterno, ma ora anche Rockerduck è sulle tracce della mitica città! Per evitare che la promessa diventi vana, allo zione non resta che rintracciare il papero con cui strinse il patto: Cuordipietra Famedoro! Ma siamo sicuri che il ricco boero sia sempre della stessa idea? Ammesso che lo sia mai stato!

A presto!