giovedì 28 luglio 2011

1940-2011: Walt Disney's Comics and Stories RIP (?)

Dopo più di mezzo secolo di onorato servizio, il principale mensile americano di fumetti Disney sospende le pubblicazioni.


Dopo aver raggiunto il numero 720 questo mese, misteriosamente la Kaboom ha deciso che non ci sarà futuro per i classici Disney, almeno non per loro.


Qualche segno di disagio era stato già annunciato nel web quando, casualmente, qualcuno si accorse che non erano previste uscite per questo luglio.

Lo sceneggiatore americano Joe Torcivia, che lavora per Boom da quest'anno, spera che questa fine sia solo temporanea, una sorta di pausa quindi.

Per il momento accontentiamoci di queste parole di conforto.


(C) Disney per Donald Duck

mercoledì 20 luglio 2011

"Ma è una coincidenza…?" (da Premio Papersera 2011: Don Rosa)

Quella che stiamo per prendere in considerazione è una storia commemorativa realizzata dall'autore del Kentucky nel 1998, per festeggiare il cinquantesimo anniversario dalla creazione di Gastone Paperone (Gladstone Gander), operata dall'Uomo dei Paperi, Carl Barks (1901-2000), nella storia “Paperino lingualunga” (Wintertime Wager).


Dell'antipatico cugino fortunato esistevano già due prototipi: uno apparì nel lungometraggio “Chicken Little” (1943), col nome Lucky Ducky; l'altro invece apparve nel cortometraggio “The Spirit of '43” (1943), per quale fra l'altro, lavorò anche il grande Barks.

Gastone Paperone, qui alla sua quattordicesima apparizione nell'opera donrosiana, è il vero protagonista di quest'insolita commedia, ambientata in Calisota, paese di barksiana memoria, citato per la prima volta in “Paperino contro l'Uomo d'Oro” (The Gilded Man; 1952), situata, secondo Don Rosa, nel terzo superiore della California.

A dispetto dell'equazione “Gastone = Fortuna”, in questa storia, veniamo a conoscenza della sfortuna del papero, che sarà tema ricorrente per altri autori (soprattutto italiani) negli anni duemila.

Quasi per paradosso, il borioso ed impomatato ocone è sfortunato solo durante il giorno del suo compleanno, nel quale è appunto letteralmente abbandonato dalla sua proverbiale buona sorte.

Nel corso della storia, come già detto ambientata in Calisota, Gastone si trova alla prese con la sua (s)fortuna, mentre cerca di scappare alla festa di compleanno organizzatagli da Paperina, la Daisy Duck introdotta nelle strisce giornaliere da Al Taliaferro nel 1940 e per la quale Paperino e Gastone hanno spesso lottato, a partire dalla seconda apparizione di quest'ultimo, in “Paperino milionario al verde” (Gladstone returns; 1948), nella quale i due cugini, vantando le loro immense ricchezze ed i loro doviziosi possedimenti, non hanno i 5 dollari necessitati da Paperina per il suo club, soldi che, come ricordiamo, le verranno donati da Qui, Quo e Qua, travestiti da anziano signore.

Tutto iniziò un giorno di luglio1 di tanti anni fa... Un giovane Nonno Papero (Dabney Duck) assume un giovane che assomiglia a Paperone2 per imbiancare il granaio della fattoria ed egli dipinge, per augurare fortuna ai nascituri, all'entrata ed all'uscita del granaio, uno “Scalognofugo Triplo”3 .

Mentre egli lo sta dipingendo, nasce Daphne Duck, madre di Gastone e zia di Paperino, nasce ed acquista dunque, grazie all'influsso benevolo dello scalognofugo, un'incredibile buona sorte, la quale verrà tramandata ai suoi figli ed ai figli d'essi, ai futuri Paperone.

Anni dopo, quello stesso giorno di luglio, nasce, da Daphne e Gustavo Paperone (Goosetail Gander), il fortunato Gastone, predestinato e perennemente baciato dalla buona sorte.

Lo stesso giorno ancora, questa volta del 19324 , i nonni organizzano una festa di compleanno doppia, per Gastone e madre e Paperino, invidioso della fortuna del cugino, decide di fargli uno “scherzetto”; lo porta sul retro del granaio e lo appende con una fune per cospargerlo di uova marce, ma Gastone viene colpito da un fulmine: è l'inizio della fine!

Da quell'anno, ogni anno, il giorno del suo compleanno, a Gastone ne capiteranno di cotte e di crude; per questo motivo, infatti, nessuno riuscirà, nel corso dei decenni, ad organizzargli mai una festa di compleanno, poiché egli, pieno d'orgoglio per essere il prediletto della Dea Bendata, si nasconderà per paura che i suoi amici ed i parenti scoprano il suo terribile segreto e che Paperino lo sbeffeggi per essere, in fondo in fondo, un papero umano, come tutti gli altri.


Analizziamo ora meglio i tempi, i luoghi ed i personaggi...


TEMPI:


  • La storia si svolge principalmente nel presente, individuabile, per Don Rosa, negli anni '50 del secolo scorso. Il tutto si svolge in meno di una giornata – anzi – il tutto ha la durata di un'ora o due.

  • Gastone pensa ad un giorno, – che l'autore ci mostra – del suo passato. È il giorno del suo dodicesimo compleanno, quando Paperino lo appende al granaio.

  • Anche Nonna Papera ha un ricordo, – mostratoci anch'esso dall'autore del Kentucky – si tratta del giorno in cui Daphne, la madre di Gastone nasce ed in cui il giovane papero dipinge lo Scalognofugo.


LUOGHI (scene):

  • La storia si apre con Paperino e nipoti che si trovano a casa loro e Paperina va lì a prelevare Paperino per andare a prendere Gastone ed accompagnarlo alla festa.


  • Dopo aver “arruolato” Paperino, i due si dirigono a casa di Gastone, il quale sta pensando a quali terribili sventure gli potrebbero accadere se mettesse i piedi fuori di casa ed ha un ricordo.

  • Durante il ricordo, ci troviamo nella fattoria dei nonni, nelle campagne di Paperopoli.

  • Finito il ricordo, Gastone si mette in viaggio per sfuggire alla sfortuna, prende un taxi per scappare da Paperopoli, ma poco dopo si ritrova in un ristoro per camionisti, per colpa di un vecchio carro attrezzi.


  • Gastone decide di farsi dare un passaggio da un camionista, ma quello deve passare dalle parti della fattoria di Nonna Papera (il luogo della festa) e quindi Gastone cambia idea.


  • Gastone prende il treno, ma, rimasto da solo nella carrozza-salone, essa si stacca dal resto del treno ed egli precipita a bordo di una chiatta in mezzo al fiume.


  • A pochi passi dal fiume, si trova l'aeroporto di Paperopoli e Gastone prende un volo per Nome, Alaska.


  • Durante il volo, un meteorite colpisce l'aereo proprio dove sta Gastone ed egli finisce sopra ad un pallone meteorologico.

  • Il pallone si sgonfia e Gastone precipita proprio alla fattoria di Nonna Papera.

FINALE:


Gastone viene colpito da un altro fulmine, all'ingresso del granaio e torna fortunato anche il giorno del suo compleanno.


PERSONAGGI:


  • Paperino. Visto fin dalla prima vignetta; Paperino mostra, in questa storia, un atteggiamento incline all'autodistruzione, l'autore lo muove con molto sadismo


  • Qui Quo e Qua disprezzano il comportamento “vendicativo” di Paperino, ma, alla fine, lo aiutano quando viene colpito da un fulmine.


  • Paperina è abbastanza marginale ed è in sintonia con il lettore (si pone le stesse domande).

  • Gastone è l'eroe in movimento, egli non sopporta il pensiero che qualcuno sappia della sua personale maledizione e ne fa di ogni per scappare dalla festa a lui organizzata.

  • Quackmore Duck, Ortensia De' Paperoni, Daphne Duck e Lulubelle Loon sono solo delle comparse che possiamo ammirare alla fattoria di Nonna Papera durante la festa di compleanno doppia. Tutti loro, ad eccezione di Daphne, non parlano nella storia.

  • Il tassista è un uomo simpatico che accompagna Gastone fuori città, ma dovrà fermare le sue intenzioni, quando verrà agganciato da un carro attrezzi.

  • Il carro attrezzi è il contrario di ogni stereotipo immaginabile. Egli infatti, uomo rozzo ed ignorante, trasporta il suo vecchio e sgangherato veicolo ascoltando Wagner a tutto volume.

  • Il camionista a cui Gastone chiede passaggio è disponibile, ma deve prima consegnare una certa torta di compleanno (quella di Gastone) ad una certa fattoria (quella di Nonna Papera).

  • Il controllore ed i passeggeri del treno rappresentano il destino: il primo fa accomodare Gastone nella carrozza-salone; i secondi, invece, l'abbandonano per un pranzo gratuito, lasciando Gastone alle prese con la sua sfortuna.

  • I comandanti dell'aereo, quando scoprono che Gastone è caduto, pensano subito al denaro (ipocrisia del potere).

  • Nonna Papera fa da tessitrice e spiega come è nata la fortuna di Gastone.

  • Zio Paperone vive con un certo disinteresse la vicenda, pensando più che altro ad i propri utili.

  • Nonno Papero è mostrato sia nel ricordo di Gastone sia in quello di Nonna Papera; un onesto contadino che, come recentemente affermato scherzosamente da Don Rosa sul nostro forum: “probabilmente è stato investito da Ciccio con un trattore!”.

  • Il pittore assunto da Nonno Papero è un must una conditio sine qua non, una spiegazione “plausibile” alla fortuna di Gastone.

  • Nella storia appare anche Ciccio, ma si trova appisolato a tavola.

CITAZIONI (e omaggi):

  • La torta che deve essere consegnata dal camionista, si trova in una scatola della “PASTICCERIA BYRON”. “Byron” altri non è che Byron Erickson, il “creative leader” della casa editrice Egmont (già Gutenberghus), nonché editor di Don Rosa.

  • Nella storia è presente un'autocitazione dell'autore; infatti, alla fine, Paperone recupera i vuoti delle bottiglie di gassosa, come in “Paperino e il genio del compleanno”.


La storia è ricca di battute riuscite e comprende il tormentone “Ma è una coincidenza...?” (riferito alle azioni sfortunate di Gastone); nello schema sottostante vediamo la data della prima pubblicazione in Italia ed in America.




Titolo

Data di prima pubblicazione


Italia

Paperino e lo scalognofugo triplo

Settembre 1998

America

The Sign Of The Triple Distelfink

Aprile - Giugno 1998


Note:

1 In realtà, nella storia, non è specificata la data, ma, tanto per avere un punto di riferimento, ci riferiamo a “Gastone e l'eclissi di sfortuna” (1962), di Barosso/Scarpa, nella quale è detto che Gastone compie gli anni in luglio.


2 Ovviamente, essendo la scena ambientata intorno al 1870, quel giovane non può essere Paperone, che giungerà a Duckburg solo nel 1902.


3 Il famoso “Scalognofugo Triplo”, altro non è che un semplice cardellino (dipinto tre volte), simbolo, per alcuni popoli europei, di felicità e fortuna.


⁴ Come il mese, l'anno non è specificato nella storia di Don Rosa, esso ci viene fornito dal collezionista e studioso di fumetti Disney Andrea Salimbeti, che, fra l'altro, partecipa anche alla realizzazione di questo libro