sabato 22 maggio 2021

Quanti genitori per Nonna Papera?

In seguito al precedente post riguardante la famiglia di Nonna Papera, l'utente FrancOtta (che approfitto per ringraziare) mi segnala una storia di cui non ero a conoscenza, in cui la nostra Elvira ricorda i tempi della sua infanzia a casa Coot.

La storia in questione è Nonna Papera e la Gran Delizia dei Coot (Grandi/Del Conte, 2014) e non solo ci viene quindi confermata la discendenza di Nonna Papera da Cornelius Coot (qui riconosciuto come suo nonno), ma in un flashback vediamo pure i genitori di lei.

La piccola Elvira assieme ai suoi genitori (Grandi/Del Conte, 2014)

Questa segnalazione mi dà perciò la possibilità di aggiungere a mia volta un'ulteriore fonte, trascurata nella precedente occasione per motivi di sinteticità; sto parlando di Nonna Papera e il tesoro del pioniere (Panaro/Rigano, 2006). Pure in questo caso infatti l'anziana papera ricorda la sua infanzia a casa e le visite del prozio Cirillo, e in un paio di vignette riusciamo perfino a scorgere i genitori della piccola Elvira.

Una piccola Elvira e genitori ascoltano i racconti del prozio Cirillo (Panaro/Rigano, 2006)

A questo punto, dando un occhio alle immagini riportate sopra, verrebbe logico chiedersi come comportarsi con questi genitori, così diversi graficamente gli uni dagli altri. In quale delle quattro soluzioni riportate nell'articolo precedente potremmo collocarli? Dovremmo forse considerarli come nuovi personaggi e trattarli quindi in modo differente?

La mia risposta a queste domande è in realtà molto semplice, e ci viene fornita direttamente dalle storie in questione (o, nel secondo caso, dalla produzione di Panaro in generale). Mi pare infatti logico che in entrambi i casi abbiamo a che fare con Clinton Coot e Gertrude Gadwall, i genitori di Nonna Papera mostrati da Don Rosa nel famoso albero genealogico della famiglia dei Paperi.

Gertrude Gadwall e Clinton Coot (Don Rosa, 1993)

Ragionando infatti delle fonti come opere autoriali, e quindi rintracciando un'intenzionalità da parte degli sceneggiatori in questione: nella storia di Grandi è reso esplicito il riferimento al canone donrosiano (Cornelius come nonno); mentre, sebbene nella storia di Panaro non ci venga fornito il cognome del prozio Cirillo, sappiamo (come riportato nei post precedenti) che la produzione dell'autore più volte ci fornisce conferma dell'appartenenza di Elvira alla famiglia Coot (v. Cornelius come nonno e Casey come fratello).

I motivi per cui essi appaiono in maniera differente possono essere molteplici, probabilmente i disegnatori non erano familiari con i ritratti proposti dal cartoonist del Kentucky o semplicemente non avevano idea del fatto che qualcuno già avesse mostrato i loro volti. D'altronde, questa non è la prima volta che qualcosa del genere accade; possiamo infatti ricordare a titolo esemplificativo il singolare caso del personaggio Si Bumpkin (vicino di casa, manco a farlo apposta, di Nonna Papera). 

Il Bumpkin canide di Strobl (Lockman/Strobl, 1958)

Introdotto nella storia Nonna Papera e le avventure in fattoria (Lockman/Strobl, 1958), Bumpkin presenta infatti nelle prime apparizioni un aspetto canino, ma, una volta preso in mano da Carl Barks (che non conosceva il rendering grafico conferitogli da Strobl e molto probabilmente credeva si trattasse di un personaggio nuovo, mai utilizzato in precedenza), diventa a tutti gli effetti una sorta di gallinaceo.

Il Bumpkin gallinaceo di Barks (Lockman/Barks, 1959)

Ma, ancora, se vi ricordate il post sui fondatori delle Giovani Marmotte: quanti diversi look sono stati assegnati a Cyrus P. Woodchuck nel corso degli anni, sia canini che paperini? Senza considerare che, in quello specifico caso, il disegnatore era sempre lo stesso: Bob Gregory.

Quindi, per concludere: trascurando le motivazioni dietro alle diverse rappresentazioni grafiche, i genitori di Nonna Papera proposti nelle due storie menzionate in questo articolo sono senza ombra di dubbio Gertrude e Clinton e, quindi, possiamo tranquillamente inserire le fonti all'interno di quella tendenza degli ultimi decenni che vede gli autori italiani rispettare il più possibile il lavoro di Don Rosa.

© Disney per le immagini pubblicate.