lunedì 26 aprile 2021

Sulla famiglia di Nonna Papera

Il lavoro compiuto da Don Rosa con i paperi Disney può piacere o meno, ma di sicuro non lascia indifferenti. Pochi altri autori con solo una quindicina di anni di lavoro sono riusciti a essere così influenti e a stabilire standard e gettare basi per ciò che viene comunemente chiamato "canone". In questo post, mi chiedevo nello specifico se la visione del cartoonist statunitense fosse l'unica possibile per quanto riguarda la famiglia di Nonna Papera e ho provato a dimostrare il contrario. Oggi, vorrei riprendere da dove ci siamo lasciati.

Dunque, Cornelius Coot è indiscutibilmente il fondatore di Paperopoli. Ce lo dice Carl Barks e praticamente ogni autore dopo lui; ciò che però Barks non dice, e che chiunque tace prima dell'arrivo di Rosa, è che Coot e la famiglia dei Paperi sono collegati. Ora, lo scopo di questo blog e dei miei post è quello di fare ricerca, vagliare dati in modo oggettivo e riportarli in maniera scrupolosa, perciò — almeno statisticamente — questa parentela non è fondata. 

Nonna Papera è figlia di Clinton Coot (Rosa, 1997)

Come già espresso nello scorso articolo, la maggior parte degli autori considera le due famiglie indipendenti, o quantomeno non fornisce indizi che facciano pensare al contrario, mostrando sempre Paperino e nipoti come estranei alla dinastia Coot. Se questo, per forza di cose, è vero in epoca pre-Rosa, rimane veritiero anche in produzioni successive, come le già citate The Red Duck (Anderson/Colomer Fonts, 1990), The New Year's Curse (McGreal, McGreal/Rota, 2015), ma anche la più recente Le Giovani Marmotte in un'indagine da manuale (Nucci/Zanchi, 2020). Tuttavia, in altre storie (prevalentemente nostrane e risalenti allo scorso decennio), la parentela viene rispettata con grande filologia; si vedano Paperino e la corsa al best-seller (Cordara/Barbucci, 1998), Ricordi ramificati (Pesce/Perissinotto, 2013),  Zio Paperone e il gigante di Paperopoli (Panaro/Migheli, 2014), o ancora Nonna Papera e il fantasma dell'opera (Pisapia/Urbano, 2014), in cui l'anziana papera cita addirittura una zio Cinabro Coot.

Lo zio Cinabro Coot (Pisapia/Urbano, 2014)

Ovviamente, i titoli sono a solo titolo esemplificativo e se ne potrebbero aggiungerne altri per entrambe le fazioni. In linea di massima, si può notare che solitamente si è cercato di ignorare la questione senza porre riferimenti espliciti, penso anche a Paperino pioniere in disgrazia (Gerstein/Vicar, 1997), ma la tendenza (almeno per quanto riguarda la produzione italiana) sembra essere quella di andare verso una "canonizzazione" generale dell'universo donrosiano (dovendo comunque giocoforza tradirlo per quanto concerne la linea temporale).

Cornelius Coot e figlio e una piccola Elvira (Cordara/Barbucci, 1998)

Una terza curiosa interpretazione, che io preferisco dal momento che permette di conciliare i due aspetti senza rinunciare ad alcuno, sarebbe quella di considerare i parenti di Coot introdotti da Rosa, ma comunque scollegarli dalla famiglia dei Paperi. Sembra questa la via suggerita da storie come Zio Paperone e il tesoro di Cornelius Coot (Branca, Gattino/Branca, 2002) o Paperinik e il segreto del giardino discreto (Enna/Usai, 2017). Nella prima viene infatti riportato quanto già raccontato in L'invasore di Forte Paperopoli (Rosa, 1994), vale a dire che la terra dove ora sorge il deposito è stata venduta a Paperone dalla famiglia Coot, ma questa famiglia viene descritta come estranea e l'unico collegamento che i paperi hanno con essa sono delle vecchie memorie dei Coot trovate in una scatola rimasta nel forte (e dunque non ereditata).

La famiglia Coot (Branca, Gattino/Branca, 2002)

Inoltre, Branca e Gattino sembrano indicare che Clinton e Casey (padre e figlio secondo l'autore del Kentucky) sono in realtà entrambi figli di Cornelius. 

Casey e Clinton Coot

"nostro padre Cornelius"

Anche nella storia di Enna viene nuovamente ricordata la vendita della Collina Ammazzamotori da parte di Casey, ma, nonostante l'introduzione di un nipote di Cornelius ancora in vita, tale Elias Coot (con cui tra l'altro Paperino interagisce nei panni del diabolico vendicatore), nessun grado di parentela viene qui accennato o quantomeno alluso.

Elias Coot (Enna/Usai, 2017)

Paperino sembra non essere familiare con Casey 

Dunque, questa sarebbe la strada che io personalmente seguirei, come a dire "salviamo il salvabile", anche perché il lavoro di Rosa funziona molto meglio a sé stante, come universo chiuso, ed è talmente ben delimitato che difficilmente è permeabile e integrabile senza essere distorto o inevitabilmente modificato. Per chiudere questo post, vorrei quindi provare a trovare un sostituto a Clinton Coot come padre di Nonna Papera:


I genitori di Nonna Papera (Fallberg/Murry, 1954)

Il papà di Nonna Papera (?, 1987)

  • In Nonna Papera e i bei tempi andati (Nofziger/Diaz Studio, 1983), è presente un flashback in cui vediamo la piccola Elvira che danza assieme a un altro bambino (stranamente somigliante a Paperone) e a due adulti. Nella storia, non è chiarito se si tratta di un fratello o semplicemente di un amico, perciò viene difficile dire se gli adulti siano entrambi genitori della paperetta o meno.

Elvira e i suoi genitori (?) (Nofziger/Diaz Studio, 1983)


Paolo Paperis (Pedrocchi, 1938)

© Disney per le immagini pubblicate.

3 commenti:

  1. Interessante articolo come sempre.
    Un'altra istanza di possibili genitori di Nonna Papera è la storia 'Nonna Papera e la Gran Delizia dei Coot' (I TL 3060-4). Appaiono due individui che non assomigliano per niente ai donrosiani genitori, ma al contempo Nonna Papera afferma che Cornelius è suo nonno.
    Quindi questa storia si allinea alla continuity italiana, che sembra aver integrato Cornelius, ma non le generazioni successive.

    Caricato qualche immagine per mostrare quanto questi genitori(?) sono diversi da Clinton e Gertude: https://imgur.com/a/Kd0LQyj

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    1. Grazie mille.

      Non conoscevo questa storia e trovo interessante come allo stesso tempo l'autore mantenga la genealogia donrosiana (d'altronde leggo 2014, quindi questo conferma la tendenza che mi è sembrata di notare), ma il disegnatore ne tradisca la realizzazione grafica (forse del Conte ignora l'aspetto di Clinton e Gertrude?)

      Curiosamente, anche in Nonna Papera e il tesoro del pioniere (Panaro/Rigano, 2006), ci vengono mostrati in flashback i genitori di Elvira (senza nome), ma i disegni sono molto diversi da quelli proposti da Rosa.

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    2. Esatto, sembra proprio che, mentre Cornelius si è insediato pienamente nelle storie italiane come nonno di Nonna Papera (parecchie le volte in cui questa viene chiamata "Coot"), il figlio Clinton e la nuora Gertude non sembrano aver attecchito, venendo senza problemi scambiati per altri generici personaggi.

      La causa di questo può essere che, a differenza di Cornelius che aveva già una certa fama in Italia prima, Clinton e Gertrude sono intrinsicamente legati al lavoro donrosiano, e quindi è impossibile menzionarli senza rifarsi a quello. Può essere anche che semplicemente, non venendo esplicitamente menzionati come genitori di Elvira, le coppie sono state trattate come i vari zii-meteora che hanno allevato il cast disney (me ne vengono in mente almeno 2 per Archimede, alcuni per Topolino, ...)

      --

      (comunque mi dispiace di aver risposto con così tanto ritardo, mi ero proprio dimenticato di aver commentato qui. Se non avessi ricontrollato il blog per vedere se c'era nuova roba, sarebbe potuto passare un mese prima che me ne sarei ricordato XD)

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