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venerdì 17 giugno 2022

L'evoluzione di Rockerduck

Questo è un post che avrei voluto scrivere da un po' di tempo ma che, per un motivo o per l'altro, è stato rimandato fino a oggi. Come già riferivo qui, Rockerduck appare negli States soltanto in tre storie pubblicate tra gli anni Settanta e gli anni Duemila (oltre, chiaramente, all'esordio sancito da Carl Barks), mentre diventa presto un personaggio molto popolare in Europa grazie soprattutto alla produzione italiana e a quella del Disney Studio Program, che sviluppa storie complete e soggetti per i mercati non-statunitensi. Ciò che andrò a fare oggi è delineare l'evoluzione caratteriale e grafica di questo rivale attraverso le quattro storie pubblicate in America, senza infine tralasciare qualche riferimento alla produzione nostrana.

In Zio Paperone e la superbenzina (Barks, 1961), John D. Rockerduck (questo il nome con cui viene presentato fin dalla seconda vignetta della prima tavola) è solamente un "concorrente" di Zio Paperone ("one of his business rivals" nella versione originale) e sfoggia una insolita (almeno per come è stato caratterizzato in seguito) folta chioma castana (sbiancata nelle successive ristampe). In questa storia, i due miliardari competono per dimostrare quale delle rispettive benzine sia la più efficiente e, strano ma vero, Rockerduck primeggia e l'avventura si conclude con un adirato Paperone che insegue il nipote (fautore della sua sconfitta).

La prima apparizione di John D. Rockerduck (Barks, 1961)

La seconda apparizione americana del personaggio risale a esattamente dieci anni dopo questo primo racconto e si tratta di Paperon de' Paperoni e l'inghippo elettorale (?/Wright, 1971). In questa storia, Rockerduck (che compare solamente in cinque vignette più una in cui se ne vede la silhouette) presenta un look differente (si vedano occhiali, abbigliamento, capelli e sopracciglia) e non è un rivale di Scrooge, ma solamente un candidato alla presidenza del Club dei Miliardari che ha un fare bonario e amichevole. Il nuovo aspetto grafico sembrerebbe essere ispirato a Wormsley Bookdust, travestimento di Paperino in Paperino e le lettere galanti (Barks, 1949), e a Scuylor Vanderbandit, criminale apparso in I Bassotti alla deriva con l'idraulica (Lockman/Strobl, 1966). Da notare che Wright aveva già disegnato Rockerduck in due storie dello Studio Disney negli anni Sessanta utilizzando invece il look internazionale più convenzionale.

Rockerduck alla sua seconda apparizione americana (?/Wright, 1971)


Wormsley Bookdust (Barks, 1949)

Scuylor Vanderbandit (Lockman/Strobl, 1966)

La terza apparizione tutta americana di Rockerduck avviene in I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974). Nella versione originale della storia, a differenza delle due precedenti, Rockerduck non è un semplice miliardario, bensì il secondo papero più ricco del mondo (viene infatti presentato come il "second richest duck in the world", titolo assente nella traduzione italiana). Wright cambia ancora una volta l'aspetto del personaggio, rendendolo più somigliante alla matrice barksiana (ristampata in America giusto sei mesi prima) e restituendogli perciò la folta chioma bianca. Curiosamente, la redazione di Topolino fa ridisegnare da qualche artista interno i capelli di Rockerduck per far sì che sia riconoscibile agli occhi dei lettori italiani, nel frattempo abituatisi alla versione ancora oggi presente nei fumetti.

Rockerduck è il secondo papero più ricco del mondo (Evanier/Wright, 1974)

... ma non in Italia

Confronto tra il Rockerduck di Wright pubblicato in America (stile barksiano) e in Italia (adattamento allo stile internazionale prevalente)

La quarta e ultima storia con Rockerduck pubblicata negli Stati Uniti prima degli anni Duemila è Il re di Copper Hill (Rosa, 1993), quarto capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni, in cui Scrooge incontra brevemente un piccolo "Johnny" ancora bambino.

Un piccolo "Johnny" Rockerduck (Rosa, 1993)

Queste quattro pubblicazioni (tre delle quali prodotte in America tra gli anni Sessanta e Settanta e una realizzata per il mercato danese negli anni Novanta) rappresentano un personaggio mutevole: miliardario rivale di Paperone, bonario aspirante presidente del Club dei Miliardari, secondo papero più ricco del mondo e, infine, bambino viziato. Come già accennato, fuori dagli States, Rockerduck è un personaggio ricorrente ben definito che possiede un po' di tutte queste caratteristiche e che riassumerei con una bella descrizione fornitami l'anno scorso dall'autore Carlo Chendi: "Rockerduck è solo un miliardario con pochi scrupoli, come lo sono i miliardari 'reali'". Questo suo essere "con pochi scrupoli", al contrario di Paperone, che invece conosce il valore del lavoro e della fatica e ha degli ideali da difendere, ha fatto sì che fosse possibile in passato rappresentarlo in combutta con veri e propri gangster, come nelle storie scritte da Guido Martina.

Per quanto riguarda l'evoluzione del suo aspetto grafico, è interessante notare come, nella sua seconda apparizione assoluta, Zio Paperone e il kiwi volante (Barosso, Barosso/Bordini, 1963), l'artista segua pedissequamente il look proposto da Barks, ricopiandone pure alcune pose. Sarà, poco più tardi, il duo veneto Scarpa-Cavazzano a sfoltirne gradualmente (e nemmeno continuativamente) la pettinatura nelle storie appena successive, Il giro del mondo in 80 stati d'animo (Kinney/Scarpa, 1964) e Zio Paperone e il coniglio ranista (Barosso, Barosso/Scarpa, 1964). Negli anni seguenti, i vari artisti (italiani e internazionali) proseguono quindi a rappresentarlo in questa versione aggiornata, spostando leggermente i capelli di storia in storia (dalle tempie alle guance), a seconda del modello di riferimento del personaggio, fino ad arrivare al look definitivo che oggi tutti conosciamo. Non deve perciò sorprendere più di tanto il cambiamento operato durante l'importazione de La carica degli 800 e rotti, siccome, solo tra la pubblicazione de Il kiwi volante e quella storia, in Italia era già apparso in ben più di cento storie portando la nuova acconciatura!

Paragone tra due vignette di Barks (1961) e Bordini (1963), evidentemente ricopiate

Una via di mezzo tra la versione barksiana e quella attuale (Kinney/Scarpa, 1964)

La trasformazione è quasi completata (Barosso, Barosso/Scarpa, 1964) 

Di seguito, vorrei riportare una breve carrellata di aspetti curiosi che il miliardario ha sfoggiato nel corso dei decenni.

Zio Paperone e la caccia alle bottiglie (Kinney/Bradbury, 1965)

Zio Paperone e la giostra delle battaglie (?/Wright, 1966)

Hannibals Elefant (Gulbransson, 2013) e In den wilden Bergen (Gulbransson/Gulbransson, Rodriguez, 2013)

De tre milliardærer (Korhonen, 2015)

© Disney per le immagini pubblicate.

martedì 2 novembre 2021

L'albero genealogico (aggiornato) della famiglia ROCKERDUCK

Il bello dell'universo dei fumetti Disney, al netto delle sue innumerevoli e inevitabili contraddizioni, è che si trova continuamente in uno stato di espansione. Dalle strisce di Taliaferro ai fumetti di Barks, ai suoi diretti successori (Fallberg, Lockman, Gregory...), le storie scritte per lo Studio Disney, l'infinita produzione italiana, quella brasiliana, quella danese e quella olandese, solo per citare le più vaste. In ogni decennio si è aggiunto, partendo da ambientazioni e personaggi introdotte da autori precedenti, andando a costituire un ecosistema sempre più articolato e appunto difficile da conciliare.

Il post di oggi si è fatto necessario in seguito alla recentissima pubblicazione sul settimanale Topolino della storia in due puntate La ballata di John D. Rockerduck (Nucci/Cavazzano, 2021), ideata dal direttore della testata Alex Bertani. Senza fare spoiler riguardanti l'intreccio e i suoi sviluppi, questo racconto ha attirato la mia attenzione per una serie di motivi:

  • per la prima volta, apprendiamo che proprio Davison era il cognome della madre del miliardario;
  • dal punto di vista genealogico, ci vengono rivelate le identità del nonno, del bisnonno e del trisnonno paterno: Harold, Seamus e Jedediah Rockerduck.

A causa di queste informazioni, ho ritenuto doveroso aggiornare il mio personale albero genealogico della famiglia Rockerduck, già pubblicato su questo blog giusto qualche mese fa. Ho quindi corretto il cognome della famiglia materna in "Davison" e aggiunto gli antenati paterni fino ad arrivare al Jonas von Rockerduck di Korhonen e Cavazzano, che si incastra qui perfettamente, essendo vissuto come Jedediah nel 1700; la mia idea è che Jedediah, visibilmente più giovane, sia emigrato dall'Europa all'America, inglesizzando il proprio cognome, per rinnegare le attività criminali del padre. Infine, per completezza, ho aggiunto sul ramo materno una zia che viene menzionata in Zio Paperone e la sfida da 50$ (Salati/Urbano, 2015) e della quale purtroppo non si hanno al momento ulteriori informazioni, nonché lo zio Ebenezer J. Rockerduck dalla storia Il re dei taccagni (Stabile/Rota, Rota, 2023).

L'albero genealogico della famiglia Rockerduck (aggiornato a luglio 2023)

© Disney per le immagini pubblicate.

mercoledì 30 giugno 2021

L'albero genealogico della famiglia ROCKERDUCK

ATTENZIONE: Alcune delle soluzioni adottate nel presente albero sono state ripensate, aggiustate ed estese. Per una versione più recente, si rimanda qui.

Come già anticipato in questo post, sul finire del 2020 ho ripreso in mano bozze di alberi genealogici che avevo compilato nel periodo 2010-2013 e, in particolare, mi sono dedicato a completare quello della famiglia Rockerduck.

Una versione parziale è stata pubblicata sul numero 6 della fanzine francese Picsou-Soir ed è riportata qui sotto:

L'albero genealogico della famiglia Rockerduck come pubblicato su Picsou-Soir

Oggi invece vorrei proporvi una versione arricchita, con l'aggiunta ad esempio dei parenti in comune con Paperone menzionati qui, e offrirvi anche una sorta di tabella riassuntiva che elenchi le apparizioni di ogni personaggio. Per lo scopo di questa ricerca, ho deciso di utilizzare i nomi originali anglofoni dei vari parenti (dove disponibili) o, se possibile, delle probabili anglicizzazioni.

L'albero genealogico della famiglia Rockerduck in versione estesa



TABELLA DEI PERSONAGGI:

GENERAZIONE 0 (i pronipoti di ROCKERDUCK):


Ilary Duck: introdotta in Un gol a passo di danza (Pesce/Tosolini, 2009), ha la stessa età delle nipotine di Paperina e compare soltanto in un paio di storie scritte dallo stesso autore. 

Pepito Rockerduck: appare solamente in Paperino e l'isola col singhiozzo (Kinney?, Chendi/Gatti, 1972), ha la stessa età di Qui Quo e Qua e il suo nome italiano sembrerebbe essere un omaggio al personaggio Pepito di Bottaro.

Tre nipotini di Rockerduck: appaiono anch'essi solamente in una storia, Castles in the Sand (Sonnergaard, Dahlgård, Michelsen/Diaz Studio, 1984), hanno la stessa età di Qui Quo e Qua e (in base a quanto scritto sulla loro pagina INDUCKS) i nomi originali sarebbero Franklin Weems Youry, Patrick Carrol e Samuel Schwartz.

 

GENERAZIONE 1 (i nipoti di ROCKERDUCK):

 

Madre di Ilary Duck: non viene menzionata in alcuna storia, ma logicamente si tratta di una nipote di Rockerduck, dal momento che Ilary porta un cognome differente.

Padre di Pepito e dei tre nipoti: dal momento che i quattro (pro)nipoti di Rockerduck mostrano un'incredibile somiglianza, sono probabilmente figli dello stesso papero, di cui però non si ha alcuna informazione.

Ricky Rockerduck: compare in Rockerduck e il nipote migliore (Russo/Gatto, 1994) ed è un vecchio compagno di asilo di Paperino.

Nipote senza nome: appare in Paperino e la disfida dei discendenti (Figus/Abella Bresco, 1991).

 

GENERAZIONE 2:

 

John Davison Rockerduck: il motivo per cui questa ricerca è iniziata, non credo abbia bisogno di presentazioni; il nome Davison viene menzionato in storie recenti, come Nonna Papera in Operazione Bluguette (Sio/Tosolini, 2017) e Rockerduck e la filantropia contagiosa (Mastantuono, 2020).

Fratello di Rockerduck: nonostante non sia mai nemmeno menzionato, è logico supporre che si tratti del padre dei quattro personaggi elencati nella GENERAZIONE 1.

Ocagliostro XI: quarto cugino sia di Rockerduck che di Paperone, appare in Zio Paperone e il segreto di Ocagliostro (Dalmasso?/Tonna, 1978); il nome è un gioco di parole tra quello del Conte Cagliostro (alchimista realmente esistito) e la parola "oca". 

 

GENERAZIONE 3:

 

Howard Rockerduck: padre di Rockerduck e di suo fratello, il nome ci viene fornito in Il re di Copper Hill (Rosa, 1993); l'immagine utilizzata qui è invece tratta da An Interview with Rockerduck (Åstrup/Andersen, 2016).

Madre di Rockerduck: un'infermiera, soprannominata "Ciccia" in Zio Paperone e l'oro del Klondike (Martina/Scarpa, 1970). 

Nathaniel Rockerduck: defunto zio di Rockerduck che appare in flashback in Zio Paperone e l'arte della difesa (Dalmasso/Gatti, 1972) come "Nataniele Rockerduck".

Edgar J. Rockerduck: zio di Rockerduck nel ramo dell'edilizia, appare in flashback in Zio Paperone e la sfida del mattone (Macchetto/Camboni, 2000).

Soames Rockerduck: ricco zio di Rockerduck, introdotto in Duckburg, Year One (Korhonen, 2020) e apparso negli episodi successivi della stessa saga.

Eider Mallard: da un altro ramo dell'albero, zia sia di Rockerduck che di Paperone, viene introdotta in Qui, Quo, Qua e la provvidenziale zia Genoveffa (Kinney/Hubbard, 1974).

Morag McDuck: zia defunta, in comune tra Paperone e Rockerduck, in Zio Paperone e l'eredità indivisibile (Martina/Esposito, 1974); Rockerduck afferma che Morag fosse la nipote di suo nonno.

 

GENERAZIONE 4:

 

Nonno paterno di Rockerduck: padre di Howard, Nathaniel, Edgar e Soames, viene chiamato "Pokerdyck" in Zio Paperone e i cannoni del Mississippi (Martina/Scarpa, 1970). 

Prozio di Rockerduck: senza nome, appare in flashback in Zio Paperone e la beffa a sorpresa (Sarda/Ronchi, 1994).

Pat Von Concius: nonno di Rockerduck in Paperi & Papere - Dal diario di Paperina "Segreti di famiglia" (Rios/de Carvalho, 1992); il nome è chiaramente un gioco di parole sul nome brasiliano di Rockerduck, "Pataconcio", ma funziona anche come diminutivo di Patrick (nome di uno dei tre pronipoti). 

Zia di Rockerduck: probabilmente la madre di Eider Mallard, come descritto qui.

Molly Mallard: nonna di Paperone nel famoso albero genealogico di Don Rosa.

Marmaduke Mallard: lontano zio di Paperino menzionato in L'eredità di Paperino (Barks, 1949); l'immagine è opera del disegnatore Mathias Wennberg.


Ho deciso di terminare l'albero a questa generazione (nel grafico ve ne sono un paio ulteriori vuote giusto per completare la parentela con la famiglia Ocagliostro) per non dover andare troppo a ritroso nei secoli e inevitabilmente lasciare tantissimi spazi vuoti tra una generazione e l'altra per dover inserire soltanto quegli antenati citati sporadicamente. Senza comunque considerare gli avi presenti in Storia e gloria della dinastia dei Paperi, e dandomi come limite temporale il 1700 (escludendo quindi alcuni antenati che so esistere prima di tale data, ad esempio: Sir Sterlinduck, Sir Archibald McRocker, Long Rocker e Rojo el Duque), per completezza elenco una serie di altri parenti esclusi dalla grafica per i motivi di cui sopra:


Gamba di Ferro: pirata, appare in flashback in Zio Paperone e l'eredità controversa (Chendi/Bottaro, 1971).

      Greybeard Rockerduck: un altro pirata, viene ricordato in The Silver Doe (Halas, Kenner/Gil-Bao, 1986); il nome qui usato è un'anglicizzazione di quello presente nella traduzione olandese della storia, Grijsbaard Rockerduck.

Rocky Duck: inglese, vissuto a metà '800, compare in due immagini in Zio Paperone e la preziosa palla di caucciù (Sarda, Figus/Ferraris, 2005). 

      Jonas von Rockerduck: appare in flashback in Zio Paperone e il tesoro del Baltico (Korhonen/Cavazzano, 2012), ambientata nel 1792; il nome originale, fornitomi da Korhonen in persona, presenta una chiara discendenza tedesca; facendo una stima sull'età del personaggio (attestata sui 70 anni) e considerando uno span di circa 30 anni tra una generazione e l'altra, Jonas potrebbe essere lo zio del trisnonno di Rockerduck (che eventualmente potrebbe aver perso il "von" spostandosi nel Regno Unito o in America) o, se vogliamo considerarlo un antenato diretto, il quadrisnonno del miliardario.

  
Gamba di Ferro (Chendi/Bottaro, 1971)

Jonas von Rockerduck (Korhonen/Cavazzano, 2012)

Rocky Duck (Sarda, Figus/Ferraris, 2005)

© Disney per le immagini pubblicate.

giovedì 29 aprile 2021

Paperone e Rockerduck: rivali e... parenti?

In un precedente articolo, pubblicato sul numero 20 della fanzine danese Rappet nell'ormai lontano 2012 (e riportato per intero qui in lingua inglese), investigavo la possibile relazione di sangue tra i due paperi più ricchi del mondo: Paperon de' Paperoni e Cuordipietra Famedoro; e, grazie all'aiuto dell'autore americano John Lustig, giungevo alla conclusione che essi sono in effetti collegati attraverso il fu prozio di Paperone, Patrizio. Oggi, dopo nove anni, proverò a definire se il ricchissimo zio di Paperino sia imparentato con un altro miliardario di Paperopoli: John D. Rockerduck, introdotto nella storia Zio Paperone e la superbenzina (Barks, 1961).

La prima apparizione di John D. Rockerduck (Barks, 1961)

Nonostante non venga più utilizzato da Barks, e negli Stati Uniti appaia soltanto in altre tre storie tra gli anni Settanta e gli anni Duemila, Rockerduck diventa presto un personaggio molto popolare in Europa, grazie soprattutto alla produzione italiana e a quella del Disney Studio Program, che sviluppa storie complete e script per i mercati non-statunitensi. Proprio in questo contesto, nasce la figura di zia Genoveffa, creata nel 1973 da Dick Kinney e Al Hubbard (già "padri" di personaggi come Paperoga, Dinamite Bla, 01 Paperbond e Bella Quack). Il nome originale della zia (che adotterò da qui in seguito) è Eider, da non confondere però né con lo zio Eider di Paperino menzionato in Paperino e il falco (Barks, 1944) né con lo zio Eider di Nonna Papera menzionato in Qui, Quo e Qua e l'oro del 1850 (Barks/Wright, 1972). 

 

Zia Eider alla sua prima apparizione (Kinney/Hubbard, 1974)

Durante la sua prima apparizione, nella storia Qui, Quo, Qua e la provvidenziale zia Genoveffa (Kinney/Hubbard, 1974), viene introdotta come una signora anziana piena di buone intenzioni, ma piuttosto distratta e pasticciona. Da notare come qui interagisca solamente con i nipotini, che la chiamano appunto "zia". Kinney userà nuovamente il personaggio in altre due occasioni: Zio Paperone e la scarpinata ecologica (Kinney/Rota, 1975) e Zio Paperone e i capricci della Numero 1 (Kinney, Pezzin?/Cavazzano, 1975); in entrambi i casi, zia Eider è presentata come zia sia di Paperone che di Rockerduck, suggerendo che i due siano in qualche modo imparentati. Ad ogni modo, questa relazione non viene approfondita e la papera apparirà soltanto un'altra volta nei fumetti, facendo un breve cameo (senza battute) in una vignetta di Fight of the Bumblebees (Jensen/Andersen, 2013). 

La zia Eider di Cavazzano (Kinney, Pezzin?/Cavazzano, 1975)

Il cameo di Eider, ultima sua apparizione al momento (Jensen/Andersen, 2013)

Qui, però, succede qualcosa di interessante. Nella storia Zio Paperone e la stella di Burbank (?/Rebuffi, 1974), sempre proveniente dallo Studio Disney e pubblicata solo un paio di mesi dopo il debutto di Eider, ci viene presentata un'altra anziana papera chiamata Genoveffa. Mentre non è chiaro se l'intenzione fosse quella di utilizzare lo stesso personaggio (il design generale è piuttosto differente), le due parenti condividono effettivamente qualche caratteristica (ad esempio, sono entrambe miopi). L'unica apparente incongruenza è che viene chiamata "zia" solamente dai nipotini (come di fatto Eider ne la provvidenziale zia Genoveffa), mentre Paperone si riferisce a lei come "cugina" e Rockerduck, che comunque interagisce con la signora durante la storia, non sembra affatto esserne collegato.
 

Zia Genoveffa, un altro personaggio? (?/Rebuffi, 1974)

La mia idea personale è che Eider non possa letteralmente essere la zia di entrambi poiché questo li renderebbe cugini di primo grado e, nonostante potrebbe essere un bel colpo di scena, sarebbe in netto contrasto con decadi di produzione fumettistica e, inoltre, ad essere onesti, temo che avrebbe ben poco senso. Da qui, suggerirei che Eider sia più lontana; ad esempio, potrebbe essere la figlia di una non-meglio-specificata prozia di Rockerduck e di un prozio di Paperone. Per quest'ultimo, inoltre, prenderei in prestito l'identità da L'eredità di Paperino (Barks, 1949). Nella storia, infatti, Paperone spedisce mille dollari a Paperino fingendosi un vecchio zio chiamato Marmaduke Mallard; nonostante questo nome sembri essere inventato, nulla ci vieta di pensare che il magnate possa averlo comunque preso da un suo parente deceduto. 

Marmaduke Mallard (Barks, 1949)

In questo modo, essendo Eider la figlia del prozio e della prozia dei due miliardari, la parentela tra questi ultimi risulterebbe solamente acquisita, rendendo di fatto lei l'unico collegamento reale tra loro. Inoltre, questo grado la renderebbe tecnicamente una loro cugina (sebbene di una generazione precedente), in modo che essi possano chiamarla indistintamente "zia" o "cugina" (come appunto fa Paperone ne la stella di Burbank).

Ma Eider Mallard sarebbe davvero l'unico collegamento tra i due? Non secondo Guido Martina (1906-1991), uno dei più prolifici sceneggiatori di fumetti Disney di tutti i tempi. Infatti, più di una volta all'interno della sua vasta produzione, Martina ha rivelato una parentela tra loro. In ordine:

  • In Zio Paperone e l'eredità indivisibile (Martina/Esposito, 1974), i due sono entrambi eredi di tale zia Guendalina McDuck (Morag McDuck nella ristampa inglese). Paperone sostiene che lei fosse la figlia di un cugino di Roger McDuck, un suo antenato; più avanti nella storia, Rockerduck afferma che lei fosse la nipote di suo nonno, mentre Paperone la asserisce zia di suo bisnonno. Considerare vere entrambe le relazioni è impossibile perché creerebbe una decisa incoerenza riguardo alle età dei due rivali e sarebbe impossibile per Guendalina/Morag essere collegata a loro in entrambi i modi: potrebbe infatti benissimo essere la cugina di uno dei genitori di Rockerduck (come infatti sostiene il miliardario in bombetta), ma questo la renderebbe ovviamente troppo giovane per essere contemporaneamente la pro-pro-prozia di Paperone.

Guendalina McDuck (Martina/Esposito, 1974)

La parentela impossibile


Zia Pulcheria (Martina/Del Conte, 1978)

  • Ancora una volta, in Zio Paperone e il ritorno alle origini (Martina/De Vita, 1980), i due magnati sono imparentati con un certo Duckpaper McPaperduck. L'esatto grado di parentela tra i tre è difficile da stabilire, dal momento che Paperone letteralmente mangia i documenti genealogici forniti dal notaio, ma, alla fine della storia, il vecchio Duckpaper (che in realtà si scopre essere ancora in vita) chiama Rockerduck "nipote", autoproclamandosi quindi una qualche sorta di zio. 


Duckpaper McPaperduck (Martina/De Vita, 1980)

Al di fuori della produzione martiniana, la parentela tra i due ricconi è suggerita anche in Zio Paperone e il segreto di Ocagliostro (Dalmasso?/Tonna, 1978). Qui, sono entrambi quarti cugini di Ocagliostro XI, ultimo discendente dell'alchimista Ocagliostro (chiaramente ispirato alla figura di Cagliostro, con l'aggiunta della parola "oca" nel nome); questo significherebbe che i bisnonni dei due facoltosi paperi dovevano essere primi cugini di un possibile Ocagliostro VIII, anche in modo indipendente l'uno dall'altro.

Ocagliostro XI (Dalmasso?/Tonna, 1978)

Quindi, per rispondere alla mia domanda iniziale: Paperone e Rockerduck sono imparentati? La risposta è sì. Nonostante tutte le storie a cui ho fatto riferimento in questo saggio risalgano agli anni '70, un tempo in cui la vera essenza di questo rivale si stava ancora sviluppando, trovo la connessione attraverso zia Eider molto accettabile e sicuramente la più probabile tra quelle elencate, e ritengo che non alteri la competizione tra i due né la renda meno credibile. Anche la parentela con la famiglia Ocagliostro mi sembra accettabile, dal momento che risalirebbe a cinque generazioni precedenti e quindi non inciderebbe in modo particolare sui loro contrasti (anche perché la vedo appunto come una parentela comune, ma indipendente l'una dall'altra). Faccio invece molta più fatica a trovare un senso ai parenti proposti da Martina, specialmente Duckpaper McPaperduck e zia Pulcheria/Gawdensia, poiché le relazioni presentate sono molto vaghe e contraddittorie e quindi sarebbe più facile accettarli come parenti lontani, senza preoccuparsi troppo della loro disposizione all'interno dell'albero genealogico (anche se qualcuno sta provando a farlo). 

Le cose sono differenti, e un pochino più semplici, quando si tratta della parentela che i miliardari hanno con la zia Morag McDuck. Lasciando perdere la strana dichiarazione di Paperone che la vuole sua pro-pro-prozia (potrebbe esserselo inventato per fare innervosire Rockerduck, anche perché in realtà non sembra conoscerla precedentemente alla sua dipartita), abbiamo in realtà due indizi importanti all'interno della storia che ci permettono di darle una collocazione più precisa nell'albero genealogico:

    - era la figlia di un cugino di Roger McDuck;
    - era la nipote del nonno di Rockerduck.

Innanzitutto: chi sarebbe Roger McDuck? Nella versione italiana della storia, la domanda rimane senza risposta e viene nominato come un generico "antenato"; ma, nella versione inglese (pubblicata nel sesto volume della Donald Duck Fun Library, nel 1978), uno dei nipotini specifica che Roger era nientemeno che il bisnonno di Paperone.

Roger McDuck era il bisnonno di Paperone

Dall'altra parte: essendo la nipote del nonno di Rockerduck, Morag sarebbe prima cugina di uno dei suoi genitori.

Morag era la nipote del nonno di Rockerduck


Ma questo genererebbe un problema, dal momento che tale collegamento la porrebbe una generazione sotto rispetto a quella in cui si troverebbe se fosse la figlia del primo cugino del bisnonno di Paperone; per risolvere la questione, suggerirei che lei sia la figlia di un procugino primo di Roger McDuck. In questo modo, sarebbe figlia di una prozia di Rockerduck e bisnipote di uno zio di Roger McDuck (vale a dire un pro-pro-prozio di Paperone).

Uno schema genealogico semplificato che racchiude le parentele trattate in questo post

© Disney per le immagini pubblicate.

Ringrazio l'utente farmspirit del forum The Feathery Society per la digitalizzazione dello schema genealogico (aggiornato secondo questo post)

lunedì 19 aprile 2021

Altri rimaneggiamenti brasiliani

Qualche mese fa, mentre mi trovavo a fare ricerche per un prossimo saggio riguardante i parenti in comune tra Paperon de' Paperoni e il suo acerrimo rivale John D. Rockerduck, sono venuto a conoscenza di una curiosità -ancora una volta- tutta sudamericana. Vi ho infatti già parlato dei rimaneggiamenti e delle censure di vario tipo attuate nei confronti delle prime avventure di Paperinik alla loro pubblicazione in Brasile in questo articolo; oggi invece vorrei prendere in esame una storia sempre italiana, sempre martiniana, ma che non vede come protagonista il diabolico vendicatore. 

Il racconto a cui sto facendo riferimento è Zio Paperone e un tesoro chiamato Penny (Martina/Del Conte, 1978), pubblicato in Italia sul numero 259 dell'Almanacco Topolino e ristampato due anni dopo sul numero 184 della testata Tio Patinhas, edita da Abril. L'intreccio è molto semplice: Paperone e Rockerduck si contendono l'eredità di una vecchia zia scozzese. La particolarità di questa storia è che la defunta zia, Pulcheria McPaper-McDuck (questo il suo nome), e sua sorella gemella, Gawdensia, non sono delle papere. 

Pulcheria McPaper-McDuck

Gawdensia McPaper-McDuck

Nonostante questa apparente incongruenza non sia spiegata, la mia ipotesi (per quanto forse azzardata) è che il disegnatore volesse omaggiare anche graficamente Gaudenzio Capelli (da cui una delle zie prende il nome), che da lì a poco sarebbe diventato direttore di Topolino. E in effetti riesco a vederci una somiglianza!

Gaudenzio Capelli

Ma cosa c'entra il Brasile con questa storia italiana di eredità, così ricca di omaggi alla redazione milanese (il notaio O'Hara abita in "via Elizapenn 1313", riferimento all'allora vicedirettrice del Topo, Elisa Penna)? Beh, come il titolo e la mia introduzione possono fare presagire, nella versione pubblicata in Sudamerica i toni sono stati ridimensionati, con censure riguardanti gli atti violenti: ad esempio, il vignettone finale in cui i nipoti inseguono Paperone armati fino ai denti viene rivisto, spogliando i paperi di tutti gli oggetti contundenti; sempre con riferimento alle linee guida di cui vi parlavo nello scorso articolo.

Ma c'è di più, e da qui nasce il mio interesse e l'idea di scriverci un post a proposito (seppur più breve del solito): le vecchie zie, tradotte coi nomi di Pulquéria e Gaudéncia MacMuquirana, abbandonano l'originale aspetto canino per essere ridisegnate come papere. Probabilmente una decisione più logica e comprensibile sul piano della continuity, ma anche una scelta curiosa e in qualche modo autorevolmente forte.

Pulquéria MacMuquirana

Gaudéncia MacMuquirana

© Disney per le immagini pubblicate.