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mercoledì 14 febbraio 2024

Amelia made in USA (parte prima)

Quest'oggi, sulla scia di quanto scritto qualche mese fa da Giuseppe Benincasa sulla caratterizzazione di Amelia nelle sue prime apparizioni italiane, mi andrò a occupare delle storie realizzate negli Stati Uniti per la Western, la licenziataria dei fumetti Disney negli States fino al 1984. Future analisi saranno dedicate all'Amelia presente negli albi degli editori americani successivi (Gladstone e Disney) e nelle storie prodotte dallo Studio Disney di George Sherman e Tom Goldberg. 

Pur essendo più che sicuro che tutti qui conosciamo le origini editoriali della fattucchiera che ammalia, trovo impensabile scrivere a proposito delle sue avventure americane senza fare qualche riferimento all'opera del suo ideatore, Carl Barks. Innanzitutto, va detto che Magica De Spell (questo il suo nome originale) è l'ultima grande creazione dell'Uomo dei Paperi, nonché "una delle più significative" (Marovelli et al., 1974): una papera affascinante e misteriosa che si diletta in pozioni e incantesimi in una bottega situata nel villaggio di Sulfuria (Sulphuria), alle pendici del Vesuvio. Nonostante, nella versione originale, la sua casetta venga chiamata "sorcery shop" ("negozio di stregoneria"), Amelia non è mai mostrata alle prese con clienti di alcuna sorta.

Barks impiega il suo nuovo personaggio in dieci storie, sette delle quali pubblicate sulle pagine della testata Uncle Scrooge tra il 1961 e il 1964, due su Walt Disney's Comics and Stories nel 1962 e, infine, una (di cui cura solamente i testi) su Huey, Dewey and Louie Junior Woodchucks nel 1971. Come si può immaginare, nel corso degli anni, alcune caratteristiche subiscono cambiamenti ed evoluzioni, ma procediamo con ordine. Amelia esordisce in Zio Paperone e la fattucchiera (Barks, 1961), in cui la vediamo collezionare monete toccate dagli uomini più ricchi del mondo, con lo scopo di fonderle tra le fiamme del Vesuvio e ottenere un amuleto in grado di renderla ricchissima. È in questa storia che viene a conoscenza della Numero Uno di Zio Paperone e ne diviene ossessionata.


Da questo punto, non si torna più indietro: il primo decino di Scrooge diventa il chiodo fisso della fattucchiera, che proverà a impossessarsene in quasi ogni storia successiva. La sua seconda apparizione, in Zio Paperone e il giorno di San Valentino (Barks, 1962), complice anche il cambio di testata (e, quindi, il rischio che i lettori di Walt Disney's Comics and Stories potessero non avere letto la storia pubblicata sull'Uncle Scrooge di sei mesi prima), è in diretta continuità con la precedente. I nipotini, infatti, ricordano esplicitamente quanto accaduto: "She's the sorceress who almost melted Unca Scrooge's Old Number One in Mount Vesuvius!"


Rimandi di questo tipo non sono rari in relazione ad Amelia e diventano ancora più frequenti dopo Zio Paperone novello Ulisse (Barks, 1962). Finora, infatti, la fattucchiera si limitava a lanciare bombe al fosforo (foof bombs) o a ipnotizzare i malcapitati attraverso un dispositivo elettronico nascosto sotto alla manica del vestito, ma è qui che scopre casualmente il laboratorio della maga Circe all'interno di una caverna e recupera una bacchetta magica con la quale riesce a trasformare i Paperi in animali. Il rinvenimento della caverna di Circe viene, quindi, citato in Zio Paperone e l'inespugnabile deposito (Barks, 1963) e in Amelia maga del cangiante (Barks, 1964) ed è evidente attraverso i nuovi poteri acquisiti dalla papera partenopea: ne L'inespugnabile deposito, può controllare fulmini, uragani, comete, meteore e riesce senza problemi ad assumere le sembianze di altre persone, animali o oggetti ("I can turn myself into a deer, a tiger, or a battleship"); in Zio Paperone e l'Arcipelago dei Piumati (Barks, 1963), può controllare le creature degli abissi e dell'aria grazie alle sue pozioni numero sei e sette; e, in Zio Paperone e il tappeto volante (Barks, 1964), si trasforma in diverse specie di uccelli (anche mitologici). Inoltre, ne L'inespugnabile deposito, veniamo a conoscenza di un suo rifugio paperopolese, che potrebbe essere lo stesso utilizzato poi ne L'Arcipelago dei Piumati.

Una rinnovata e ancor più temibile rivale

Va, comunque, notato che Amelia è completamente disinteressata alla monetina portafortuna in ben due delle dieci storie scritte da Barks: L'arcipelago dei Piumati, in cui si allea con i Bassotti per andare a recuperare le oche d'oro sull'Isola Starnazzo (Featherbrain Island), e Il tappeto volante, in cui le interessa solamente mettere le mani su un antico tesoro. Risulta, invece, difficile determinare il suo obiettivo in I tre nipotini e la battaglia in bottiglia (Barks/Strobl, 1971), siccome la vediamo intenta a dirigersi verso il deposito di Paperone (a bordo di una scopa volante!), ma non vi è alcuna menzione del decino. Prima di chiudere con l'Amelia di Barks e passare oltre, penso sia utile citare Paperino e il corvo parlante (Barks, 1962), in cui la fattucchiera sostiene di aver trovato una nuova formula per ottenere un'enorme ricchezza dalla Numero Uno: scioglierla nel sole e attendere che i raggi solari le restituiscano buona sorte.


Dopo essere stata introdotta e raccontata dal cartoonist dell'Oregon come ho descritto fino a qui, la fattucchiera che ammalia è apparsa in altre tredici storie realizzate negli Stati Uniti tra il 1964 e il 1984 e pubblicate su cinque diverse testate: Walt Disney's Comics and Stories, Donald Duck, Moby Duck, Huey, Dewey and Louie Junior Woodchucks e Uncle Scrooge. Si parte da Paperina fattucchiera per un giorno (Gregory?/Strobl, 1964), della serie Daisy Duck's Diary, in cui, scontrandosi al supermercato, Amelia e Paperina (estranee una all'altra) si scambiano involontariamente i diari. Qui, ci troviamo chiaramente di fronte all'Amelia potenziata dalle conoscenze di Circe: può infatti volare a bordo di una scopa e potrebbe trasformare Paperina in uno scorpione. Sembrerebbe che la fattucchiera viva a Paperopoli, ma ciò è facilmente giustificabile, come abbiamo visto, da L'inespugnabile deposito. Qui, come nella successiva Magò, Amelia e il filtro della generosità (Fallberg/Strobl, 1966), non vi è alcun riferimento alla Numero Uno. Il filtro della generosità mette in scena l'unica collaborazione sulle pagine delle riviste statunitensi tra Amelia e Magò, già complici nelle storie realizzate dallo Studio Disney, a partire da Zio Paperone sgomina la stregoneria (?/Fletcher, 1965).


Le storie realizzate per Donald Duck sono, in qualche misura, più convenzionali, pur non avendo Paperone come protagonista. In Amelia e l'iceberg-pepita (?/Strobl, 1965), per esempio, la fattucchiera è in grado di lanciare fulmini e piccole comete, come ne L'inespugnabile deposito, nonché di trasformarsi in un orso polare; in The Raven Raiders (?/Carey, 1973), invece, ha l'abilità di farsi obbedire dai corvi. Da notare, inoltre, che, in Paperino e la corsa all'arcobaleno (Lockman?/Strobl, 1966), non vi è alcun riferimento alla Numero Uno e Amelia segue i Paperi per cercare la pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno (!). Qui, è in grado di far piovere e di volare senza scopa.


Non ho molto da dire sulle due storie di Moby Duck in cui appare. Nella seconda, Moby Duck e lo specchio magico (Evanier/Wright, 1975), non vi è alcun riferimento a Paperone o al suo decino e Amelia segue Moby Duck e il suo mozzo, Paperotto (Dimwitty Duck), per sottrarre loro lo specchio magico di Biancaneve, che i due marinai sono incaricati di trasportare da Disneyland a Disney World (!). Curiosamente, l'affascinante papera è in possesso di un simile oggetto nelle storie per il mercato estero, a partire da Amelia e l'incantesimo di Cleopatra (?/Fletcher, 1965).


Star Wreck (?/Wright, 1975), pubblicata sulla testata dedicata alle Giovani Marmotte, presenta probabilmente uno dei soggetti più riusciti tra quelli presi in considerazione. La storia è, tutto sommato, semplice e breve ed è ambientata a Paperopoli. Amelia non sembra una grande minaccia perché la Numero Uno è protetta da un elemento all'apparenza indistruttibile, sulla falsariga di Zio Paperone e la cassaforte di cristallo (Barks, 1962). Paperone la prende in giro, invitandola a sottrargli il decino, e sbruffoneggia, chiamandola "Maggie" (soprannome che Amelia non sopporta). Ma è quando l'anziano papero scopre di essere vulnerabile che il suo fare da bulletto scompare e il tono cambia immediatamente: la paura è avvertibile nel suo sguardo e dallo scherzoso "Maggie" passa a un ben più serio "Magica". Tra i tentativi della fattucchiera per rubare la Numero Uno, troviamo le classiche bombe al fosforo, ma pure una palla di cannone fatta di impervium, il metallo speciale di cui Paperone si era servito in Zio Paperone e il ratto del ratto (Barks, 1955).


Non credo di dire falsità se sostengo che le ultime cinque storie, pubblicate su Uncle Scrooge, sono quanto di meno interessante e di più out-of-character. Basti pensare che in nessuna di esse è presente il minimo riferimento al decino di Paperone. In Zio Paperone e la vacanza fortunata (Lockman/Alvarado, 1981), Amelia è in grado di assumere le sembianze del miliardario scozzese e di entrare indisturbata nel suo deposito (e persino di fare il bagno nelle sue monete!), ma ciò non le dà alcuna soddisfazione. Per essere una fattucchiera felice, ha bisogno di recuperare un tesoro esotico e si mette sulle tracce di Paperone e Gastone. Se non altro, mantiene l'abilità di trasformarsi in diversi animali: un corvo, un'iguana, un pesce e un polipo. Le storie successive, comunque, sono anche peggio, veramente poco ispirate e lontane anni luce da quelle di Barks: in Zio Paperone e la fattucchiera antifattucchiera (Lockman/Alvarado, 1982), Amelia non ha nessun problema a entrare nell'ufficio di Paperone e si fa assumere come sua segretaria, ma si limita a concludere affari stralunati di nascosto per fargli un dispetto; in Playing It Safe (Lockman/Manning, 1982), le sue vittime sono i Bassotti, terrorizzati da alcuni esseri mostruosi che la fattucchiera fa apparire per ripicca; in Zio Paperone e il diamante gemello (Lockman/Manning, 1983), possiamo ammirare (per l'unica volta in questa serie) Amelia alle prese con altre streghe e con uno specchio magico molto somigliante a quello delle storie dello Studio Disney; infine, in A Touch of Magic (Lockman/Manning, 1984), presa dalla noia, lancia un incantesimo a distanza a Paperone (ogni cosa che Scrooge tocca si trasforma in una rapa), ma fa tornare presto le cose alla normalità quando vede che il papero più ricco del mondo riesce a trarre vantaggio anche da una simile situazione. 


Quest'ultima storia vede la luce sul numero 206 di Uncle Scrooge, nel 1984, e il numero finale della serie sarà il 209. Ci troviamo, evidentemente, di fronte al punto più basso di un declino qualitativo cominciato tempo prima. Una "storia" che si fa fatica anche a definire tale, essendo poco più di una gag. Termina, così, la prima parte della mia analisi sulla caratterizzazione USA della fattucchiera che ammalia, un personaggio potenzialmente impareggiabile. Abbiamo osservato come Barks ci abbia costruito attorno una sorta di continuity sempre in evoluzione e come alcuni autori successivi abbiano saputo bene collegarsi alla lore, presentando una Magica con i giusti attributi. Prossimamente, assisteremo, invece, alle differenze con la fattucchiera presente nelle storie per il mercato internazionale, per arrivare alle produzioni Gladstone e Disney negli anni Ottanta e Novanta.

© Disney per le immagini pubblicate.

mercoledì 20 settembre 2023

Tutti i Bassotti (o quasi...)

Vi siete mai chiesti quanti siano i Bassotti? Quanti zii, cugini, fratelli abbiano? Ebbene, trattandosi di una numerosissima organizzazione internazionale, la risposta a questa domanda non è semplice e immediata. E, a dire il vero, non è neppure il nucleo del post odierno. In questo articolo, infatti, andrò a elencare tutti i Bassotti apparsi o menzionati tra le pagine dei 59 numeri delle testate americane The Beagle Boys (1964-1979) e The Beagle Boys vs. Uncle Scrooge (1979-1980).

Prima di procedere, vi lascio alcune note per comprendere meglio la catalogazione: 

  • per semplicità, ho dato per scontato che i tre Bassotti principali, nonostante abbiano numeri diversi a seconda delle storie, siano sempre gli stessi;
  • i parenti elencati, anche se appaiono in più di una storia, vengono indicati solamente con riferimento alla prima apparizione e attraverso il loro nome in lingua originale;
  • il cognome “Beagle” è riportato unicamente quando esplicitato nella storia, con la sola eccezione dello zio Elmo, a cui è stato aggiunto in quanto padre di Buzz Beagle;
  • può essere che alcuni parenti siano indicati più di una volta, questo succede solo se cambia il loro numerino o il grado di parentela con i Bassotti principali;
  • i numerini identificativi (ove disponibili) sono indicati tra parentesi tonde;
  • se il nome del Bassotto equivale al numerino sul proprio maglione, questi non sarà indicato tra parentesi;
  • il grado di parentela tra i Bassotti elencati e i tre Bassotti principali (ove disponibile) è indicato tra parentesi quadre;
  • oltre al grado di parentela, alcune informazioni aggiuntive e degne di nota potrebbero essere indicate tra parentesi quadre.

THE BEAGLE BOYS

W BB    1-01: I Bassotti e il dono mancato (Lockman/Strobl, 1964) → Auntie [zia]
W BB    2-03: I Bassotti e il problema del campeggio (Lockman/Strobl, 1965) → Beagle Brats (1, 2, 3) [nipoti]
W BB    3-03: I Bassotti e il crollo del record (Lockman/Strobl, 1966) → Grandpa Beagle [nonno; vive a Doomtown]
W BB    3-04: Zio Paperone e il supersensibile 666 (Lockman/Strobl, 1966) → Supersensitive 666 (176-666) [fratello]
W BB    4-03: I Bassotti e la via traversa (Lockman/Strobl, 1966) → Uncle 001 (001) [zio dei Bassottini]
W BB    5-05: Zio Zero: Lezione di strategia (Lockman/Strobl, 1966) → Zero (0) [fratello]
W BB    5-06: Le avventure dei Bassotti (Lockman/Strobl, 1966) → Granny [nonna]
W BB    6-04: Capitan Uncino e... l'odiato progresso (Lockman/Alvarado, 1967) → Grandpa (102-201) [nonno]
W BB    7-02: Ah, questi intellettuali! (Lockman/Alvarado, 1967) → Intellectual 176 (I-176) [fratello]
W BB    7-02: Ah, questi intellettuali! (Lockman/Alvarado, 1967) → Supersensitive-666 (S-666)
W BB    7-02: Ah, questi intellettuali! (Lockman/Alvarado, 1967)  → Countdown (7654321)
W BB    7-03: I Bassotti e lo spione della banda (Lockman/Alvarado, 1967) → 1234U [zio dei Bassottini]
W BB    7-03: I Bassotti e lo spione della banda (Lockman/Alvarado, 1967) → Beagle Boys of Detroit [fratelli]
W BB    7-03: I Bassotti e lo spione della banda (Lockman/Alvarado, 1967) → Beagle Boys of Chicago [fratelli]
W BB    8-03: I Bassotti e la magistrale spolverata (Lockman/Alvarado, 1969) → Grandma [nonna; senza mascherina]
S 68004: Metti un tigre nel... Bassotto (Lockman/Alvarado, 1968) → Tic-Tac-Toe [cugino]
S 68004: Metti un tigre nel... Bassotto (Lockman/Alvarado, 1968) → Countdown (654321) [cugino]
S 68006: Lupetto e il congresso dei furfanti (Lockman/Alvarado, 1968) → Grandpa Beagle (999)
S 68006: Lupetto e il congresso dei furfanti (Lockman/Alvarado, 1968) → Super-Sensitive 666 (666)
S 68005: I Bassotti e la fiducia mal ripagata (Lockman/Strobl, 1968) → Dumb-One (1) [cugino]
W BB   13-02: Boom Beagle's Big Backfire (Lockman/Alvarado, 1972) → Boom Beagle [fratello]
W BB   13-04: I Bassotti e lo sceriffo disarmato (Lockman/Alvarado, 1972) → “Whole Truth” Beagle 
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Supersensitive-666 (SS-666)
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Dippy-103 (D-103)
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Strike-3 (STRIKE 3)
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Billy-The-Actor-Beagle (B.A.B.)
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Sentimental-333 (S-333) 
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Skinny 00½ (00½)
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Sophie the Shoplifter [mamma di S-333]
W BB   15-01: Zio Paperone e il dente ipnotico (Lockman/Wright, 1972) → Arson Annie [mamma di I-176]
W BB   16-01: La Banda Bassotti e la deduzione scientifica (Lockman/Alvarado, 1973) → Bumrap Beagle → Sherlock Beagle (SB-176) [fratello]
W BB   16-01: La Banda Bassotti e la deduzione scientifica (Lockman/Alvarado, 1973) → Doc Beagle (MD-176) [fratello]
W BB   18-02: I Bassotti e il gas ipno ah, ah! (Lockman/Alvarado, 1973) → Gizmo-020 (GIZMO) [fratello]
W BB   21-02: I Bassotti e il fratello musicista (Lockman/Wright, 1974) → 38-38-38 (38 38 38) [sorella]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 47-521 (45-521) [cugino]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 77-334 [cugino]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 228-910 [zio]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 6-18 [cugino]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 9-02 [cugino]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 11-45½ [cugino]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 54-671
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 473-08 [bisnonna]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → dal 378-420 al 378-571 [nipoti di 473-08]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 556-98 [ottava cugina, rimossa due volte]
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → 24-628
W BB   23-01: I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974) → Grandpappy Beagle Number One (1)
W BB   23-03: I Bassotti e la caccia alla perlona (Lockman/Alvarado, 1974) → Stoolie-123 Beagle (123)
W BB   24-02: I Bassotti e la riscossione sofferta (Lockman/Alvarado, 1975) → Straight Aunt Annie [zia; senza mascherina]
W BB   25-01: I Bassotti e il sogno avverato (Lockman/Alvarado, 1975) → Nitwitz [zio]
W BB   28-01: I Bassotti e l'evasione agli spaghetti (Lockman/Alvarado, 1976) → Dum-Dum-321
W BB   28-01: I Bassotti e l'evasione agli spaghetti (Lockman/Alvarado, 1976) → Beagie the Dip
W BB   28-01: I Bassotti e l'evasione agli spaghetti (Lockman/Alvarado, 1976) → Banker Beagle
W BB   28-01: I Bassotti e l'evasione agli spaghetti (Lockman/Alvarado, 1976) → International-176
W BB   28-01: I Bassotti e l'evasione agli spaghetti (Lockman/Alvarado, 1976) → Second Story-123
W BB   28-01: I Bassotti e l'evasione agli spaghetti (Lockman/Alvarado, 1976) → Sea-Beagle
W BB   28-01: I Bassotti e l'evasione agli spaghetti (Lockman/Alvarado, 1976) → Double Agent-ZZZ [senza mascherina]
W BB   28-02: I Bassotti e il cugino tascabile (Evanier/Alvarado, 1976) → Half-Pint (½) [cugino]
W BB   29-01: I Bassotti e la beffa insulare (Lockman/Wright, 1976) → Beagle Con-Evil [cugino]
W BB   29-03: I Bassotti e il cugino leguleio (Lockman/Wright, 1976) → Stoolie (123) [cugino]
W BB   30-02: La Banda Bassotti e i tempi nuovi (Lockman/Wright, 1976) → Gran'pa (G) [nonno; diverso da quello in W BB    3-03]
W BB   31-01: I Bassotti e i colpi allo sciroppo (Lockman/Wright, 1976) → Sweet Tooth (ST-1) [cugino]
W BB   31-02: I Bassotti e la pecora nera (Lockman/Alvarado, 1976) → Royal Beagle [senza mascherina; vive a Bonville]
W BB   31-03: I Bassotti eroi dell'arena (Lockman/Alvarado, 1976)  → Downdraft [cugino]
W BB   32-01: I Bassotti e il piccolo favore (?/Wright, 1976) → Generous [zio]
W BB   32-01: I Bassotti e il piccolo favore (?/Wright, 1976) → Granpa Beagle (G-176) [nonno; lo stesso di W BB   30-02]
W BB   32-01: I Bassotti e il piccolo favore (?/Wright, 1976) → *senza nome* [figlio?/nipote? di I-176]
W BB   32-01: I Bassotti e il piccolo favore (Lockman/Wright, 1976) → Boomer-Beagle (B-176)
W BB   32-03: I Bassotti e il furto... d'occasione (?/Gregory, 1976) → Lucky 7-11
W BB   32-04: I Bassotti e il pezzo mancante (Lockman/Wright, 1976) → Grabbucks Beagle (zio) [deceduto]
W BB   32-04: I Bassotti e il pezzo mancante (Lockman/Wright, 1976) → Shyster Beagle
W BB   32-04: I Bassotti e il pezzo mancante (Lockman/Wright, 1976) → 342-10
W BB   33-03: I Bassotti e la cura di disinnesco (Lockman/Wright, 1976) → Shortfuse (S-F) [cugino]
W BB   34-01: I Bassotti e la rapina motorganizzata (Lockman/Armstrong, 1977) → Beagle Con Beagle (BCB) [cugino]
W BB   34-02: I Bassotti e l'armadio del tempo (Lockman/Wright, 1977) → Nanny [nonna]
W BB   34-04: I Bassotti e l'ospite invisibile (?/Armstrong, 1977) → Bashful Beagle
W BB   35-01: I Bassotti e il terremoto di famiglia (Lockman/Manning, 1977) → Tremor 404 (T-404) [fratello]
W BB   36-04: Mago Bassotto e la bacchetta dell'invisibilità (Lockman/Wright, 1977) → Humbug Beagle (0001)
W BB   37-01: I Bassotti e l'aspirapolvere scassaforti (Lockman/Manning, 1977) → Tumblers Beagle (78) [fratello]
W BB   37-02: I Bassotti e la cura lacrimosa (Lockman/Armstrong, 1977) → Bawl Baby Beagle (BBB 123)
W BB   37-02: I Bassotti e la cura lacrimosa (Lockman/Armstrong, 1977) → Shrink Beagle (SB-1)
W BB   37-03: The Perfect Partner (?/Manning, 1977) → B.V.D. Beagle [Big Victorious Daddy Beagle]
W BB   37-03: The Perfect Partner (?/Manning, 1977) → B-000
W BB   37-03: The Perfect Partner (?/Manning, 1977) → Perfect Beagle (P-B-123) [robot]
W BB   37-05: A Visit From Hoopla (Lockman/Manning, 1977) → Hoopla Beagle (H-321) [fratello]
W BB   38-03: I Bassotti e l'eccesso di prudenza (Lockman/Manning, 1977) → Watch-Beagle (W-121) 
W BB   38-04: Gramp's Great Gift (?/Gregory, 1977) → Artie Beagle
W BB   39-03: I Bassotti e la deformazione professionale (Lockman/Alvarado) → Buzz Beagle (B.B.B.) [cugino]
W BB   39-03: I Bassotti e la deformazione professionale (Lockman/Alvarado) → Elmo Beagle [padre di Buzz Beagle; senza mascherina]
W BB   40-02: The Dry Run (Lockman/Wright, 1977) → Edison Beagle [cugino]
W BB   40-03: I Bassotti e l'umiliazione pubblica (Lockman/Alvarado, 1977) → Royal Beagle [cugino; senza mascherina; vive a Lawville]
W BB   40-04: La Banda Bassotti e il cugino 7-11 (?/Gregory, 1977) → 7-11 [cugino]
W BB   41-02: The Rip Van Beagle Plot (?/Manning, 1978) → Rip Van Beagle [cugino]
W BB   41-03: Bassotto Talpone re dei tunnel (?/Manning, 1978) → Benny [zio]
W BB   41-03: Bassotto Talpone re dei tunnel (?/Manning, 1978) → Mole Beagle
W BB   41-04: I Bassotti e lo scambio dello scambio (?/Manning, 1978) → Choo-Choo Beagle (CHOO-CHOO) [cugino]
W BB   43-01: La Banda Bassotti e... i capricci del nonno (?/Wright, 1978) → Gran'pa (G-1) [nonno, diverso da quello in W BB   30-02]
W BB   43-02: I Bassotti e l'arte del buonanulla (?/Manning, 1978) → Buttinski Beagle [cugino]
W BB   44-04: I Bassotti figli della natura (?/Manning, 1978) → Herbal Herb [cugino; senza mascherina]
W BB   45-01: I Bassotti e l'operazione Cervello (?/Wright, 1978) → Telepathic Beagle (TELE B.) [cugino]
W BB   45-02: I Bassotti e la macchina super (Lockman/Voorhees, 1978) → Grease Monkey Beagle [cugino]
W BB   45-04: I Bassotti e lo scherzo postumo (?/Wright, 1978) → Joker Beagle (J.B.) [cugino]
W BB   46-03: The Hocus-Pocus Plot (?/Voorhees, 1978) → Hocus-Pocus Beagle [cugino]
W BB   46-04: I Bassotti e il cugino Vibrisse (?/Manning, 1978) → Catnip Beagle (KAT) [cugino]
W BB   47-01: I Bassotti borsaioli... vegetali (?/Manning, 1978) → Bio Beagle [cugino]
W BB   47-02: Beach Party (?/Gregory, 1978) → Shyster Beagle [cugino; diverso da quello in W BB   32-04]
W BB   47-02: Beach Party (?/Gregory, 1978) → Oscar [zio]
W BB   47-02: Beach Party (?/Gregory, 1978) → “Mimic” Beagle (721) [cugino]
W BB   47-03: Honest Abe's Charade (?/Manning, 1978) → Honest Abe Beagle [cugino]
W BB   47-04: Mitraglia demolitore di sofà (?/McKimson, 1978) → Stuffy [cugino]

THE BEAGLE BOYS VS. UNCLE SCROOGE

W BBVS  1-01: Zio Paperone e la sindrome da sabbia (Lockman/Alvarado, 1979) → The Jesse Beagle Gang [3 bassotti; antenati]
W BBVS  3-02: I Bassotti e la spada magica (Lockman/Alvarado, 1979) → Lippy the Ventriloquist (B-LIP) [cugino]
W BBVS  5-01: Zio Paperone e la mappa del filibustiere (?/Manning, 1979) → Buccaneer Beagle [antenato]
W BBVS  5-02: I Bassotti e il gas atmosferico (?/Manning, 1979) → Beaker Beagle
W BBVS  7-04: Zio Paperone e la combinazione vincente (Lockman/Manning, 1979) → Psychic-176 (PSY-176) [cugino]
W BBVS  8-02: Zio Paperone e il pozzo dei raddoppi (?/Gregory,1979) → Gypsy Beagle
W BBVS 11-01: I Bassotti spendaccioni della costa (Lockman/Manning, 1980) → Bumpkin [zio]
W BBVS 12-01: Zio Paperone e il dollaro “number one” (Lockman/Manning, 1980) → Misty [cugino]

giovedì 30 giugno 2022

Curiosità varie

Nel corso delle ricerche svolte negli ultimi due anni, mi sono spesso imbattuto in curiosità che avrei desiderato condividere, ne ho preso nota e le ho tenute da parte per il momento giusto. Alcune di queste hanno trovato spazio nei diversi articoli a sfondo genealogico, in quelli sui rimaneggiamenti brasiliani, o nel più recente a proposito dell'evoluzione di Rockerduck, ma per altre non ho mai individuato una collocazione adatta; per tale motivo, ho deciso di redigere oggi un post contenitore per raccogliere (a mo' di elenco) informazioni sparse, recuperate consultando centinaia di albi statunitensi del passato. Purtroppo, pur trattandosi di storie con vari decenni di età, la maggior parte di esse è stata ristampata solamente una o due volte nel nostro paese (e nemmeno di recente).

  • In Paperino e i ladri di bestiame (?/Murry, 1951), il palazzo di Paperon de' Paperoni risulta essere situato nella cittadina di Sanifornia, in Califrisco;
  • Anche in Paperino fotografo (Gregory/Strobl, 1960), la città natale di Paperone è chiamata Cheapside e si trova in Scozia;
  • In Paperino dà lustro al clan (Lockman/Strobl, 1967), Paperone compare al fianco di due paperi misteriosi chiamati "gli anziani del clan dei Paperi" ("the elders of the Duck Clan" nella versione originale);
  • In Burle tra i ranghi (Lockman/Strobl, 1968), i nomi dei Bassottini sono Snitty, Bitty e Fitty;
  • In Qui, Quo, Qua a caccia di buone azioni (Gregory, 1974), la città natale di Paperone (che si trova sempre in Scozia) è chiamata invece Pinchpenny, e Paperone afferma di avere trascorso la sua gioventù in una sorta di collegio chiamato "Pinchpenny Boys Home";
  • In Zio Paperone e la sindrome da sabbia (Lockman/Alvarado, 1979), Paperone ricorda uno zio Sourdough (il cognome non è rivelato), che diventò ricco facendo il minatore d'oro nel 1849;
  • In Zio Paperone e le grandi scuse (Gregory, 1980), Paperone apprende che metà del terreno su cui sorge il suo deposito apparteneva a un certo Jason Duck, nonno di Paperina;

© Disney per le immagini pubblicate. 

venerdì 17 giugno 2022

L'evoluzione di Rockerduck

Questo è un post che avrei voluto scrivere da un po' di tempo ma che, per un motivo o per l'altro, è stato rimandato fino a oggi. Come già riferivo qui, Rockerduck appare negli States soltanto in tre storie pubblicate tra gli anni Settanta e gli anni Duemila (oltre, chiaramente, all'esordio sancito da Carl Barks), mentre diventa presto un personaggio molto popolare in Europa grazie soprattutto alla produzione italiana e a quella del Disney Studio Program, che sviluppa storie complete e soggetti per i mercati non-statunitensi. Ciò che andrò a fare oggi è delineare l'evoluzione caratteriale e grafica di questo rivale attraverso le quattro storie pubblicate in America, senza infine tralasciare qualche riferimento alla produzione nostrana.

In Zio Paperone e la superbenzina (Barks, 1961), John D. Rockerduck (questo il nome con cui viene presentato fin dalla seconda vignetta della prima tavola) è solamente un "concorrente" di Zio Paperone ("one of his business rivals" nella versione originale) e sfoggia una insolita (almeno per come è stato caratterizzato in seguito) folta chioma castana (sbiancata nelle successive ristampe). In questa storia, i due miliardari competono per dimostrare quale delle rispettive benzine sia la più efficiente e, strano ma vero, Rockerduck primeggia e l'avventura si conclude con un adirato Paperone che insegue il nipote (fautore della sua sconfitta).

La prima apparizione di John D. Rockerduck (Barks, 1961)

La seconda apparizione americana del personaggio risale a esattamente dieci anni dopo questo primo racconto e si tratta di Paperon de' Paperoni e l'inghippo elettorale (?/Wright, 1971). In questa storia, Rockerduck (che compare solamente in cinque vignette più una in cui se ne vede la silhouette) presenta un look differente (si vedano occhiali, abbigliamento, capelli e sopracciglia) e non è un rivale di Scrooge, ma solamente un candidato alla presidenza del Club dei Miliardari che ha un fare bonario e amichevole. Il nuovo aspetto grafico sembrerebbe essere ispirato a Wormsley Bookdust, travestimento di Paperino in Paperino e le lettere galanti (Barks, 1949), e a Scuylor Vanderbandit, criminale apparso in I Bassotti alla deriva con l'idraulica (Lockman/Strobl, 1966). Da notare che Wright aveva già disegnato Rockerduck in due storie dello Studio Disney negli anni Sessanta utilizzando invece il look internazionale più convenzionale.

Rockerduck alla sua seconda apparizione americana (?/Wright, 1971)


Wormsley Bookdust (Barks, 1949)

Scuylor Vanderbandit (Lockman/Strobl, 1966)

La terza apparizione tutta americana di Rockerduck avviene in I Bassotti e la carica degli 800 e rotti (Evanier/Wright, 1974). Nella versione originale della storia, a differenza delle due precedenti, Rockerduck non è un semplice miliardario, bensì il secondo papero più ricco del mondo (viene infatti presentato come il "second richest duck in the world", titolo assente nella traduzione italiana). Wright cambia ancora una volta l'aspetto del personaggio, rendendolo più somigliante alla matrice barksiana (ristampata in America giusto sei mesi prima) e restituendogli perciò la folta chioma bianca. Curiosamente, la redazione di Topolino fa ridisegnare da qualche artista interno i capelli di Rockerduck per far sì che sia riconoscibile agli occhi dei lettori italiani, nel frattempo abituatisi alla versione ancora oggi presente nei fumetti.

Rockerduck è il secondo papero più ricco del mondo (Evanier/Wright, 1974)

... ma non in Italia

Confronto tra il Rockerduck di Wright pubblicato in America (stile barksiano) e in Italia (adattamento allo stile internazionale prevalente)

La quarta e ultima storia con Rockerduck pubblicata negli Stati Uniti prima degli anni Duemila è Il re di Copper Hill (Rosa, 1993), quarto capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni, in cui Scrooge incontra brevemente un piccolo "Johnny" ancora bambino.

Un piccolo "Johnny" Rockerduck (Rosa, 1993)

Queste quattro pubblicazioni (tre delle quali prodotte in America tra gli anni Sessanta e Settanta e una realizzata per il mercato danese negli anni Novanta) rappresentano un personaggio mutevole: miliardario rivale di Paperone, bonario aspirante presidente del Club dei Miliardari, secondo papero più ricco del mondo e, infine, bambino viziato. Come già accennato, fuori dagli States, Rockerduck è un personaggio ricorrente ben definito che possiede un po' di tutte queste caratteristiche e che riassumerei con una bella descrizione fornitami l'anno scorso dall'autore Carlo Chendi: "Rockerduck è solo un miliardario con pochi scrupoli, come lo sono i miliardari 'reali'". Questo suo essere "con pochi scrupoli", al contrario di Paperone, che invece conosce il valore del lavoro e della fatica e ha degli ideali da difendere, ha fatto sì che fosse possibile in passato rappresentarlo in combutta con veri e propri gangster, come nelle storie scritte da Guido Martina.

Per quanto riguarda l'evoluzione del suo aspetto grafico, è interessante notare come, nella sua seconda apparizione assoluta, Zio Paperone e il kiwi volante (Barosso, Barosso/Bordini, 1963), l'artista segua pedissequamente il look proposto da Barks, ricopiandone pure alcune pose. Sarà, poco più tardi, il duo veneto Scarpa-Cavazzano a sfoltirne gradualmente (e nemmeno continuativamente) la pettinatura nelle storie appena successive, Il giro del mondo in 80 stati d'animo (Kinney/Scarpa, 1964) e Zio Paperone e il coniglio ranista (Barosso, Barosso/Scarpa, 1964). Negli anni seguenti, i vari artisti (italiani e internazionali) proseguono quindi a rappresentarlo in questa versione aggiornata, spostando leggermente i capelli di storia in storia (dalle tempie alle guance), a seconda del modello di riferimento del personaggio, fino ad arrivare al look definitivo che oggi tutti conosciamo. Non deve perciò sorprendere più di tanto il cambiamento operato durante l'importazione de La carica degli 800 e rotti, siccome, solo tra la pubblicazione de Il kiwi volante e quella storia, in Italia era già apparso in ben più di cento storie portando la nuova acconciatura!

Paragone tra due vignette di Barks (1961) e Bordini (1963), evidentemente ricopiate

Una via di mezzo tra la versione barksiana e quella attuale (Kinney/Scarpa, 1964)

La trasformazione è quasi completata (Barosso, Barosso/Scarpa, 1964) 

Di seguito, vorrei riportare una breve carrellata di aspetti curiosi che il miliardario ha sfoggiato nel corso dei decenni.

Zio Paperone e la caccia alle bottiglie (Kinney/Bradbury, 1965)

Zio Paperone e la giostra delle battaglie (?/Wright, 1966)

Hannibals Elefant (Gulbransson, 2013) e In den wilden Bergen (Gulbransson/Gulbransson, Rodriguez, 2013)

De tre milliardærer (Korhonen, 2015)

© Disney per le immagini pubblicate.