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venerdì 27 ottobre 2023

Il nome del Gran Mogol

Ah, le Giovani Marmotte... l'organizzazione scoutistica per eccellenza dei fumetti Disney. In questo articolo, andavo a elencare i vari fondatori delle GM presentati nella testata statunitense Huey, Dewey and Louie Junior Woodchucks (pubblicata tra il 1966 e il 1984), a cui — allargando il perimetro di ricerca — potremmo aggiungere il trisnonno del Gran Mogol, mostrato in Paperino e il tesoro delle GM (Pesce/Panaro, 2018). Sospetto, inoltre, che Alessandro Sisti ci svelerà altri retroscena nei prossimi episodi del suo Cornelius, ma rimaniamo focalizzati sul tema del giorno.

Il Gran Mogol è una figura fondamentale: organizza e coordina le attività dei gruppi, li accompagna nelle trasferte e segue i ragazzi durante le loro varie prove, occupandosi nel contempo di salvaguardare la flora e la fauna. Negli anni, ha cambiato diversi design (essendo raffigurato anche come un canide o, talvolta, un porcello), ma oggi mi occuperei solamente della sua versione anatrina, che — stando a INDUCKS — dovrebbe essere stata introdotta in Let Sleeping Bones Lie (Barks, 1970). Ordunque, quale è il nome di questo personaggio?

Nell'itinerario 2.7 della TopoGuida 2.0 pubblicato sul numero di Topolino attualmente in edicola, Blasco Pisapia (il curatore del progetto) riporta il nome Lucius Anserinus "Cuordipennuto" McGoose, ricordando il suo ruolo di Senatore e il titolo di Sommo S.C.O.C.C.I.A.T.O.R.E., ma da dove provengono queste informazioni?

Ebbene, S.C.O.C.C.I.A.T.O.R.E. (T.A.I.L.C.R.A.N.K.E.R. nell'originale) è solamente uno dei tantissimi e fantasiosissimi acronimi proposti da Barks nelle sue storie con le GM e, così come il nome Senatore Cuordipennuto (Senator Birdfriend), proviene da Eagle Savers (Barks, 1970), più precisamente dalla traduzione italiana della versione disegnata dall'artista olandese Daan Jippes, ovvero Le Giovani Marmotte e il salvataggio delle aquile (Barks/Jippes, 2001). Nella traduzione di Le Giovani Marmotte e il rifugio delle aquile calve (Barks/Carey, 1971), invece, non viene riportato alcun nome e il "Senatore" diventa "Presidente".


Va, comunque, tenuto in considerazione che lo stesso Uomo dei Paperi aveva assegnato un nome differente al Gran Mogol proprio alla sua prima apparizione: Philodemus Gentlefogg, reso come Filodemo Paperacqua nella traduzione di Le Giovani Marmotte e il Colossosaurus Paperopolensis (Barks/Carey, 1971) e Filodemo Fendinebbia in Le Giovani Marmotte e il Colossosaurus Paperopolensis (Barks/Jippes, 2005). Ci si potrebbe chiedere come mai Pisapia abbia deciso di non riportare questo nome, ma la risposta ha radici nella produzione italiana di storie con i giovani esploratori.


Nel febbraio 1995, arriva nelle edicole del belpaese il mensile GM - Giovani Marmotte, destinato a rimanere attivo per ben 5 anni e 62 numeri. Si tratta di una pubblicazione contenente storie inedite che hanno come protagonisti un gruppetto di scout paperopolesi e il loro Gran Mogol, che, già dal primo numero della serie, ha un nome e un cognome. Infatti, a partire da 2 Mogol... 1 cuore (Russo/Forcelloni, 1995), l'alto papero-guida è chiamato Bertie McGoose. INDUCKS lo separa dal Gran Mogol classico, ma temo sia un approccio rischioso perché ci sono diversi casi limite in cui sono chiaramente intesi come lo stesso personaggio e, quindi, risulta difficile scegliere se indicizzare l'uno o l'altro (un esempio sono le ultime storie di produzione italiana, in cui il personaggio è sempre graficamente lo stesso, ma è identificato ora come "Gran Mogol" ora come "Bertie", a seconda dei casi). Inoltre, va notato che è totalmente assente ogni riferimento a qualsiasi Gran Mogol dagli indici delle produzioni dello Studio Disney, nonostante il personaggio vi appaia eccome.


A ogni modo, il testimone di questo mensile è stato raccolto dalla pubblicazione Panini Il Manuale delle Giovani Marmotte (26 numeri tra il maggio 2020 e l'ottobre 2022), nonché da nuove avventure e nuovi personaggi delle Giovani Marmotte sbarcati direttamente su Topolino. Non deve, perciò, sorprendere che il Gran Mogol visto tra le pagine del settimanale porti il nome proposto da questa fortunata serie piuttosto che da una singola storia "minore" di Barks. Ecco che, in Il Gran Mogol e l'inno delle Giovani Marmotte (Aicardi/La Torre, 2022), si può leggere il nome "McGoose" sulla sua cassetta delle lettere e, addirittura, Bertie McGoose e il torneo del Gran Mogol (Aicardi/Fecchi, 2023) vede per la prima volta il suo nome intero come titolare della storia.


In conclusione, il nome del Gran Mogol, almeno per quanto riguarda la produzione italiana, è indubbiamente Bertie McGoose. Philodemus Gentlefogg e Senator Birdfriend sono alternative interessanti, ma hanno una eco nulla nei racconti successivi a quelli in cui vengono citate. Resta da chiarire da dove provenga il nome Lucius Anserinus, di cui, purtroppo, non ho trovato alcun riscontro.

Curiosità: The Tommy Moccasin Trail (Lockman, 1996), tuttora inedita all'infuori degli States, presenta un personaggio graficamente simile al Gran Mogol, chiamato prima Dufus e poi Doofus.


© Disney per le immagini pubblicate.

giovedì 30 giugno 2022

Curiosità varie

Nel corso delle ricerche svolte negli ultimi due anni, mi sono spesso imbattuto in curiosità che avrei desiderato condividere, ne ho preso nota e le ho tenute da parte per il momento giusto. Alcune di queste hanno trovato spazio nei diversi articoli a sfondo genealogico, in quelli sui rimaneggiamenti brasiliani, o nel più recente a proposito dell'evoluzione di Rockerduck, ma per altre non ho mai individuato una collocazione adatta; per tale motivo, ho deciso di redigere oggi un post contenitore per raccogliere (a mo' di elenco) informazioni sparse, recuperate consultando centinaia di albi statunitensi del passato. Purtroppo, pur trattandosi di storie con vari decenni di età, la maggior parte di esse è stata ristampata solamente una o due volte nel nostro paese (e nemmeno di recente).

  • In Paperino e i ladri di bestiame (?/Murry, 1951), il palazzo di Paperon de' Paperoni risulta essere situato nella cittadina di Sanifornia, in Califrisco;
  • Anche in Paperino fotografo (Gregory/Strobl, 1960), la città natale di Paperone è chiamata Cheapside e si trova in Scozia;
  • In Paperino dà lustro al clan (Lockman/Strobl, 1967), Paperone compare al fianco di due paperi misteriosi chiamati "gli anziani del clan dei Paperi" ("the elders of the Duck Clan" nella versione originale);
  • In Burle tra i ranghi (Lockman/Strobl, 1968), i nomi dei Bassottini sono Snitty, Bitty e Fitty;
  • In Qui, Quo, Qua a caccia di buone azioni (Gregory, 1974), la città natale di Paperone (che si trova sempre in Scozia) è chiamata invece Pinchpenny, e Paperone afferma di avere trascorso la sua gioventù in una sorta di collegio chiamato "Pinchpenny Boys Home";
  • In Zio Paperone e la sindrome da sabbia (Lockman/Alvarado, 1979), Paperone ricorda uno zio Sourdough (il cognome non è rivelato), che diventò ricco facendo il minatore d'oro nel 1849;
  • In Zio Paperone e le grandi scuse (Gregory, 1980), Paperone apprende che metà del terreno su cui sorge il suo deposito apparteneva a un certo Jason Duck, nonno di Paperina;

© Disney per le immagini pubblicate. 

lunedì 5 aprile 2021

Chi ha fondato le Giovani Marmotte?

Introdotte in Paperino e l'E.S.S.B. (Barks, 1951), le Giovani Marmotte (Junior Woodchucks in lingua originale) sono un'organizzazione di esploratori scout con una gerarchia ben delineata da gradi e titoli stravaganti; i suoi membri sono caratterizzati da forti valori civici ed etici come la disciplina e il rispetto della natura. Sebbene l'Uomo dei Paperi in persona ne abbia scritte le gesta in decine di avventure, nelle sue storie non viene mai affrontato il tema delle loro origini. Da qui, la domanda che dà il titolo a questo post: chi ha fondato le Giovani Marmotte?

Aprendo la pagina di Wikipedia (o di qualsiasi wikia sui paperi) a loro dedicata, troviamo scritto che le Giovani Marmotte sono state fondate da Clinton Coot, figlio di Cornelius (fondatore di Paperopoli, del quale si è già parlato qui). Questa informazione proviene infatti da Le Giovani Marmotte Q.U.E.S.T.I.O.N.E.D.I.G.E.R.G.O. (Rosa, 1997).

Clinton Coot fonda le Giovani Marmotte (Rosa, 1997)

Si tratta di un dato interessante che riempie quella che apparentemente era una lacuna. Perché scrivo "apparentemente"? Il motivo è che, consultando gli ottantuno numeri della testata statunitense Huey, Dewey and Louie Junior Woodchucks (pubblicata tra il 1966 e il 1984), mi sono reso conto che le Giovani Marmotte avevano già un fondatore, anzi forse più di uno.

  • Nel primo numero troviamo una storia intitolata Newton contagia le Giovani Marmotte (Lockman/Strobl, 1966), in cui il fondatore del movimento ci viene presentato come un papero chiamato Pioneer O'Duck.

Piooner O'Duck (Lockman/Strobl, 1966)



Woodrew Woodchuck (?/Wright, 1974)


Cyrus P. Woodchuck scrive il manuale (Gregory, 1976)

  • È la volta poi di Woodrow C. Woodchuck in Le GM e la candela naturale (?/Carey, 1977). In questa storia i paperini raccontano alle reclute che Woodrow, perdendosi nel bel mezzo di una tempesta nella valle che avrebbe poi preso il suo nome, trovò una specie di candela naturale perpetua in seguito all'abbattersi di un fulmine sul Monte Fumio, il tutto più di ottant'anni prima rispetto agli avvenimenti attuali. Il medesimo racconto viene mostrato in Le GM e la notte senza luce (?/Wright, 1978), anche se in questo caso il fondatore rimane innominato e appare più anziano.

Woodrow C. Woodchuck scopre la candela naturale (?/Carey, 1977)

Lo stesso racconto ma con un fondatore visibilmente più anziano (?/Wright, 1978)

  • In Le GM e l'attacco delle sassotermiti (?/Wright, 1977), il fondatore viene invece presentato come Silas P. Woodchuck ed il suo look è molto simile a quello di Woodrow ne La candela naturale.

Silas P. Woodchuck (?/Wright, 1977)

  • Per la prima volta, in Le GM e lo Yodel Mogol (?/Wright, 1979), veniamo a conoscenza del fatto che le Giovani Marmotte hanno in realtà più di un fondatore (chiamati qui "padri fondatori"). Infatti vediamo in questo caso sia lo Yodel Mogul del titolo sia Rip van Woodchuck, con un evidente richiamo al popolare Rip van Winkle.

Yodel Mogul (?/Wright, 1979)

Rip van Woodchuck (?/Wright, 1979)

  • A distanza di un numero, in Le GM e il furto del purè (Gregory, 1978), ci viene raccontata la storia di come Cyrus P. Woodchuck decise di fondare la gloriosa organizzazione. Il nome e l'aspetto del personaggio sono gli stessi de Il manoscritto originale, probabilmente perché i disegni sono a cura del medesimo artista.

Cyrus P. Woodchuck decide di fondare le GM (Gregory, 1978)



Wadly Owlhoot (Lockman/Wright, 1980)

  • Cyrus P. Woodchuck torna per la terza e quarta volta in Le GM e l'erba trombina (?/Gregory, 1980) e Le GM e il mistero dei mufloni sbam (Gregory, 1980). Nonostante i disegni di Gregory (che ha già ritratto Cyrus ne Il manoscritto originale e Il furto del purè), il fondatore è in queste storie stranamente raffigurato come un papero.

Cyrus P. Woodchuck per la prima volta con sembianze papere (?/Gregory, 1980)

Ancora una volta Cyrus P. Woodchuck appare come un papero (Gregory, 1980)

  • L'ultima volta che un fondatore delle Giovani Marmotte viene menzionato all'interno della collana Huey, Dewey and Louie Junior Woodchucks accade nella storia (mai ristampata in Italia) intitolata Learning The Ropes (?/Gregory, 1981). Qui, non solo Cyrus P. Woodchuck torna al suo aspetto canino (sebbene differente dalla versione bionda e baffuta), ma ci viene anche presentato il suo bisnipote, Timothy Woodchuck.

Cyrus P. Woodchuck (qui di nuovo canide) e il suo bisnipote Timothy (?/Gregory, 1980)

  • Sebbene non appartenente alla testata e facente invece parte della produzione dello Studio Disney per il mercato non statunitense, in Zio Paperone e la giovenbacca tibetana (Fallberg/Strobl, 1974), viene menzionato un tale Marmut Marmot (nella versione italiana) come uno dei fondatori delle GM; in seguito, in Le GM e il pianto caprino (Lockman?/?, 1987), il fondatore è chiamato Jack Astor (nella versione colombiana); e ancora, in L'avventura ambientale (Lockman/?, 1989), il fondatore assume l'identità di Baden Castor (nella versione colombiana).  Non essendo queste storie mai state pubblicate negli Stati Uniti, è praticamente impossibile risalire ai nomi originali che gli autori avevano in mente per questi personaggi, ma — date le traduzioni — possiamo supporre che il cognome fosse comunque Woodchuck. Va inoltre notato che la statua di un fondatore chiamato Cyrus, sebbene con fattezze stranamente umane, ci viene mostrata in Le G.M. e l'aereo alle veneziane (?/Jaime Diaz Studio, 1989).

Marmut Marmot (Fallberg/Strobl, 1974)

Assimilati questi dati e tornando alla domanda iniziale, come è dunque possibile risolvere la questione? Basandoci solo su un fattore numerico dettato dalla maggior frequenza di apparizioni, Cyrus P. Woodchuck sembrerebbe essere il più adatto al titolo (comparendo in ben cinque — sei se si considera anche il Cyrus da L'aereo alle veneziane — storie, contro le singole apparizioni di tutti gli altri). Un'altra spiegazione, proposta da tre delle storie menzionate, sarebbe che le Giovani Marmotte hanno più di un padre fondatore.

Quello che io ritengo più probabile è che Cyrus P. sia veramente il fondatore delle GM, o almeno colui che ne abbia effettivamente avuta l'idea (come si vede in il furto del purè), affiancato in seguito da un gruppo di altri pionieri ed esploratori riportati nell'elenco sopra: Piooner O'Duck, Woodrew, Woodrow C. e Silas Woodchuck (forse imparentati tra loro e con lui), Yodel Mogul, Rip van Woodchuck e Wadly Owlhoot. In tutto ciò dove collocare il Clinton Coot creato da Rosa e ricordato ovunque come l'unico fondatore? La risposta sta in una storia antecedente di qualche anno a quella menzionata in apertura, vale a dire Zio Paperone e i guardiani della biblioteca perduta (Rosa, 1993). Qui, i nipotini ricordano infatti Clinton non come il fondatore delle GM, bensì come colui che donò ai fondatori gli appunti per poter scrivere il famigerato manuale.

Clinton Coot dona ai fondatori delle GM gli appunti per scrivere il manuale (Rosa, 1992)

Questo ultimo tassello ci permette di dare un senso al tutto trovando un punto di incontro nuovo ed interessante che mi auguro posso essere preso in considerazione da chi si occuperà in futuro di trattare l'argomento.

© Disney per le immagini pubblicate.