sabato 27 agosto 2022

L'esilio dei Van Coot (Sisti/Bigarella, 2022)

Solitamente, non scrivo di storie così nuove, ma  complice anche la recente pubblicazione della mia ricerca su Cornelius Coot sulla fanzine Rappet  non potevo non essere quantomeno incuriosito dall'annuncio di Cornelius – l'esilio dei Van Coot (Sisti/Bigarella, 2022), in edicola dal 24 agosto. Perciò, la mattina stessa di mercoledì, mi sono recato ad acquistare una copia del settimanale Topolino per potere arricchire il mio bagaglio personale su questo personaggio e per vedere se ci fosse qualcosa di interessante da riportare qui.

Il giovane Cornelius interpretato da Ivan Bigarella

Nata da un'idea di Alex Bertani, questa atipica avventura divisa in due episodi (presenti entrambi sullo stesso numero) è interamente ambientata nella New York del 1804 e vede come protagonisti un giovanissimo Cornelius Coot, alcuni suoi amici e la sua famiglia. Il primo dettaglio che salta all'occhio, presente anche nel titolo, è che il cognome del futuro fondatore di Paperopoli sarebbe Van Coot. La famiglia, composta dal padre Jeroen, la madre Els e lo zio Marteen, proverrebbe infatti dall'Olanda, mentre Cornelius stesso sarebbe invece nato nel nuovo continente.

Jeroen Van Coot

Els

Marteen Van Coot

Tra gli amici del pioniere, spicca un tale Perceval de Roquerduc, figlio di Honoré de Roquerduc, "uno dei paperi più facoltosi della città". Nonostante la somiglianza nel nome, non è al momento dato sapere se (e in quale eventuale modo) questi personaggi siano imparentati con il miliardario John D. Rockerduck o se si tratti invece di una coincidenza.

Perceval de Roquerduc

Honoré de Roquerduc

Un altro particolare notevole riguarda il nome completo del protagonista della storia: Cornelius Ermogene Van Coot. Si tratti infatti di un omaggio alla prima traduzione italiana del nome del personaggio, peraltro già reso dallo stesso Sisti in Paperino e la iella in passerella (Sisti/Barbucci, 1996).

"Cornelio Ermogene" nella prima versione italiana di Paperino e il maragià del Verdestan (Barks, 1952)

"Cornelius Ermogene Coot" in Paperino e la iella in passerella (Sisti/Barbucci, 1996)

Cornelius Ermogene Van Coot

Senza perdermi in anticipazioni (motivo per cui ho rimosso i dialoghi dalle vignette qui riportate), mi limito a evidenziare come questa nuova produzione si ponga in contrasto con storie come The Incredible Quest for Cooties (Kruse/de Jonge, 1991), in cui Cornelius lascia il vecchio continente assieme al fratello Johannes alla volta del nuovo mondo, o anche Paperino e il certame del nipotame (Pesce/Gula, 2008), nella quale un Cornelius bambino è in compagnia di un non meglio identificato zio (personaggio che non sembrerebbe esistere nel racconto di Sisti).

Cornelius e il fratello Johannes in The Incredible Quest for Cooties (Kruse/de Jonge, 1991)

Lo zio di Cornelius in Paperino e il certame del nipotame (Pesce/Gula, 2008)

Nel chiudere questo post, vi consiglio (se non l'avete fatto) di recuperare la storia perché è meritevole a livello di scrittura e disegni (e anche colorazione) e perché offre una prospettiva nuova e intrigante, ponendo luce su eventi e circostanze in precedenza taciuti. Sarei curioso di conoscere ulteriori sviluppi e maggiori dettagli sulla vita del pioniere, forse troppo spesso mostrato come un essere leggendario.

© Disney per le immagini pubblicate.

3 commenti:

  1. Premettendo che ho amato la storia sul Topolino, continuo ancora a chiedermi perché gli autori, prima di inventarsi cose sulla vita di un personaggio, non facciano un attimo di ricerca in modo tale da scrivere storie non discordanti con il resto della produzione mondiale. Forse servirebbe una figura in redazione addetta a questo tipo di lavoro, anche se ciò magari comporterebbe un ulteriore innalzamento di paletti (oltre a quelli della censura) che andrebbero a intaccare la "libertà di espressione" di ogni singolo autore.
    Però boh, meglio minare la suddetta libertà di espressione piuttosto che ritrovarsi storie con Paperone e Nonna Papera fratelli (esempio off topic fatto esclusivamente per far capire il concetto AHAHAH)

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    1. Bisogna considerare che, prima dell'avvento di INDUCKS (e, prima ancora, di internet), risultava parecchio difficile recuperare ogni singola storia prodotta in ogni parte del globo.

      Ora, è ovviamente più semplice fare ricerche e accorgersi di certe "ingenuità" del passato, ma, proprio perché esistono fin troppe incongruenze e versioni discordanti, è forse più ragionevole per un editore "ripartire da capo", attenendosi a pochi fatti coerenti, e mi pare che sia la direzione intrapresa in Italia, seguendo le nozioni fornite da Don Rosa.

      Riguardo all'epoca in cui ha vissuto Coot, sono state indicate diverse date nei decenni passati: in Archimede vigile atmosferico (Fallberg/Strobl, 1971), Paperopoli festeggia il suo primo centenario; in Paperino e il tricentenario di Paperopoli (Fallberg/Strobl, 1977) e Paperino e la coppa di Paperopoli (Mezzavilla/Panarese, 2000), la città festeggia il suo tricentenario; nella più recente Prul (Roozen/Pérez, 2019), si festeggiano invece i 250 anni della città, che all'interno della storia risulta però essere fondata nel 1779.

      Cornelius Coot risulta poi essere un papero già anziano nel 1789 in La storia di Paperopoli – L'invasione dei pirati (Saidenberg/Miyaura?, Fukue?, 1982) e, in Paperino e la commemorazione memorabile (Michelini/Ongaro, 1989), abbiamo le sue date di nascita e di morte: 1673-1784.

      Come si può notare già dagli esempi riportati, credo sarebbe difficile riuscire a conciliare le molteplici versioni.

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  2. L'ho letta proprio qualche settimana fa e mi è piaciuta davvero tantissimo quindi sono stracontenta di trovare un tuo post sull'argomento! Personalmente non sapevo quasi nulla delle storie precedenti di Cornelius Coot (a parte il fatto che ah fondato Paperopoli) quindi in un certo senso dó per buono questo riavvio della storia. Anche io ho trovato la grafica e i colori molto belli, sono anche molto azzeccati per il genere di storia. In più ammetto di aver apprezzato molto la vicenda famigliare, non mi è capitato spesso di vederne di così belle su Topolino forse anche un po' per il timore di spingersi troppo oltre su alcune cose. Ho apprezzato anche che non sia stato presentato come l'eroe perfetto ma come un ragazzo che fa una scelta. Roquerduc non so perché ma l'ho visto subito come antenato di Rockerduck, sia per la somiglianza del cognome (e nel corso degli anni ho capito che quando ci sono somiglianze su Topolino è raro che si tratti di coincidenze) che potrebbe essersi modificato nel tempo come quello dei Van Coot e anche per l'atteggiamento e il modo di fare più raffinato rispetto a quello dei suoi compagni. Anche in questo caso sarebbe divertente una situazione del genere (non penso che Paperone sarebbe contento di sapere che un avo del pivello ha avuto un parte nella formazione di Paperopoli o comunque nella storia del fondatore). Resta però da vedere se è effettivamente un suo parente e se le vicende del giovane Cornelius saranno riprese in futuro.

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