giovedì 1 giugno 2023

Un nuovo membro nella famiglia Bassotti

In data 29 maggio, l'artista spagnolo Francisco "Paco" Rodriguez Peinado ha pubblicato un post sul suo profilo Facebook contenente tre vignette di una storia a cui sta lavorando e la seguente descrizione: "Ho avuto l'opportunità di creare graficamente la mascotte della Banda Bassotti (123-132)".

Due delle tre vignette pubblicate da Rodriguez

Nei disegni, è raffigurato un piccolo cane non antropomorfo che indossa una mascherina nera, proprio come i suoi padroni. La sceneggiatura/storyboard della storia, che sarà di prossima pubblicazione sul settimanale olandese Donald Duck, è a cura del norvegese Gaute Moe, con il quale, pochi mesi fa, ho avuto modo di fare una simpatica chiacchierata.

Due vignette dallo storyboard di Moe

La creazione di questo nuovo personaggio non deve però sorprendere. I Bassotti, infatti, hanno da sempre un legame stretto con il mondo animale. In Zio Paperone e il denaro colloso (Barks, 1963), possiamo infatti vedere che hanno coyote, falchi e ratti; in Zio Paperone e la lattuga mimetica (Barks, 1964), così come già in una sezione di Paperino e le avventure in cinemascope (?/Strobl, 1958), addestrano delle talpe (in realtà, gopher nel fumetto originale); e, in Zio Paperone e la gemma-anatema (Barks, 1967), addestrano anche ghiandaie e (di nuovo) falchi.

Alcune vignette dalle storie di Barks citate

Ad ogni modo, in tutti questi casi, gli animali vengono addestrati dalla Banda a fini criminali, ma non diventano personaggi ricorrenti ed esauriscono anzi la propria vita nel corso della singola storia di riferimento. Diverso, invece, è il caso (tutto italiano!) di Ottoperotto, un vero cane bassotto non antropomorfo, introdotto dall'autore Pier Carpi e dal disegnatore Giovan Battista Carpi nella storia Zio Paperone e le bande rivali (Carpi/Carpi, 1964). Questo fedele compagno compare in sei storie (cinque scritte dallo stesso Carpi e una da Giulio Chierchini) fino al 1966 e in una storia di produzione internazionale (ma sceneggiata e disegnata, rispettivamente, da Elisa Penna e Luciano Gatto) nel 1974, per poi essere recuperato solamente alla fine degli anni Novanta, in Ottoperotto (Michelini/Held, 1999), dove viene ricordato proprio come "la mascotte dei Bassotti". Il rilancio del personaggio è, poi, dovuto prevalentemente allo sceneggiatore Francesco Artibani, che lo ripropone in diverse storie fino ai primi anni Duemila, a partire da Bentornato, Ottoperotto (Artibani/Barbucci, 1999).

Ottoperotto alla sua prima apparizione

Un altro animale domestico della Banda, dal sapore tutto americano, è stato il gatto Mitraglia (Ratty), introdotto in I Bassotti e il crollo del record (Lockman/Strobl, 1966). Se, qui, è ancora un gattino nero e bianco anonimo, senza peculiari caratterizzazioni, il design cambia già nella seconda apparizione, Ratty's Trophy (Lockman/Manning, 1977), in cui diventa un gatto arancione a strisce con tanto di occhi marcati a suggerire una mascherina, fino a stabilizzarsi su un colore grigio e bianco (sempre con tanto di finta mascherina). Mitraglia è comparso in un totale di venti storie, di cui una realizzata in Brasile, facendo capolino per l'ultima volta in La Banda Bassotti e il materasso del riccastro (Lockman/Wright, 1983). 

Mitraglia alla sua prima, seconda e ultima apparizione

© Disney per le immagini pubblicate.
Si ringrazia Gaute Moe per avere messo a disposizione, in esclusiva, le vignette dal suo storyboard originale.

1 commento:

  1. Racconti sempre cose di cui non so nulla, non avevo idea che la banda bassotti avesse avuto addirittura due mascotte semi costanti. Tra l'altro quella nuova è davvero carina, chissà che non arrivi anche qui.

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