mercoledì 4 gennaio 2023

Una chiacchierata con... Gaute Moe

Per inaugurare questa nuova annata dell'Eco, oggi vi propongo una chiacchierata con Gaute Moe, autore norvegese di cui già ho avuto modo di parlare qui.

SC: Simone Cavazzuti
GM: Gaute Moe

SC: Per cominciare, vorrei chiederti qualche dettaglio sulla tua biografia.

GM: Sono uscito da un uovo nell'estate del '72. Vivo a Oslo con la mia famiglia, lavoro come autista della metropolitana e scrivo sceneggiature di Paperino nel tempo libero. Come mai realizzo queste storie di paperi? Beh, Paperino è ciò con cui sono cresciuto e che ho amato nella mia infanzia.

SC: Quando e come hai iniziato a lavorare in questo settore?

GM: Ho sempre sognato di realizzare storie di paperi e ho deciso di provarci nel 2008. Ho iniziato a bombardare Egmont e Sanoma con sceneggiature e continuo a farlo da allora.

SC: La tua esperienza e il luogo in cui vivi influenzano le tue storie?

GM: Non necessariamente, ma questa estate ho scritto una storia in cui i paperi viaggiano con la metropolitana su cui lavoro qui a Oslo. Verrà pubblicata nel 2023 da Egmont.

SC: Scrivendo sia per Egmont che per DPG, noti qualche differenza nell'uso dei personaggi e nei temi trattati?

GM: C'è una differenza nel lavorare con Egmont e DPG. Egmont si concentra sui bambini e richiede principalmente storie di paperi, mentre DPG si concentra di più sui genitori e gli adulti, che, dopotutto, pagano gli abbonamenti. Per questa ragione, DPG usa un sacco di vecchi personaggi Disney dai film classici del secolo scorso che i vecchietti come me ricordano dalla nostra infanzia. 

Due vignette dallo storyboard di Rescuing Christmas (2022), con protagonisti Penny e Bianca e Bernie dal classico Disney del 1977

SC: Quale potrebbe essere una proporzione percentuale tra idee originali che ti vengono in mente e proponi ai tuoi editor e invece storie con temi specifici che ti vengono richiesti?

GM: Suppongo sia circa un 50/50 tra idee originali e storie con temi richiesti.

SC: Hai scritto alcune storie di Detective Duck, una versione investigativa di Paperino poco conosciuta qui in Italia. Ti andrebbe di spendere due parole a proposito?

GM: Detective Duck è ispirato alle riviste della Pantera Rosa che leggevo negli anni '80, che contenevano questo personaggio ispettore del crimine. Gli editori non richiedono mai questo tipo di storie, perciò immagino non siano superfan, ma mi diverto a scriverle.

Vignetta iniziale dallo storyboard di The Great Pizza Mistery (2019)

SC: In un precedente articolo su questo blog, ho menzionato la tua storia celebrativa su Ciccio in cui vediamo i suoi primi anni di vita prima che i suoi genitori lo mandino da Paperino. Dopo gli eventi raccontati in questi flashback, credi che Ciccio abbia più rivisto la sua famiglia?

GM: Certamente si rivedono. Ogni volta che torna a casa per trovarli.

I genitori di Ciccio decidono di mandare il figlio da Paperino in Het verjaardagsfeest (deel 1) (Moe/Pérez, 2019)

SC: Quante storie riesci a scrivere in un anno?

GM: 20-25.

SC: Quali sono i personaggi che preferisci scrivere?

GM: Non è il personaggio che conta, ma la storia. Uso qualsiasi personaggio che la storia richieda.

Vignetta iniziale dallo storyboard di The Scottish Souvenir (2019)

SC: Quale è la cosa che ti piace di più di Paperopoli?

GM: Il modo in cui caricaturizza la pazzia della nostra società.

SC: A cosa stai lavorando al momento?

GM: Giusto ora, sto lavorando a due storie di Paperino vagamente connesse per un numero da capovolgere sulla notte e il giorno.

© Disney per le immagini pubblicate.

4 commenti:

  1. Fantastica intervista, non ti smentisci mai! Complimenti sia a te che a Gaute Moe per la passione che mettete in ciò che fate. Appena riesco vengo a commentare anche il video che hai messo su YouTube qualche giorno fa ❤️

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  2. Intervista davvero bellina, snella ma comunque molto interessante. È bello come tu dia spazio ad autori poco o del tutto sconosciuti qui in Italia.
    Ma gli storyboard sono disegnati dallo stesso Moe? Mi piace molto lo stile.

    Spero che la storia con i genitori di Ciccio arrivi anche qui in Italia e che diventino personaggi minimamente più ricorrenti...

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    1. Grazie, Dan.

      Gli estratti di storyboard pubblicati sono realizzati dallo stesso Moe e gentilmente concessi al blog, in Olanda, le sceneggiature vengono consegnate così. Concordo sullo stile, dinamico e umoristico.

      Per quanto riguarda la storia celebrativa di Ciccio, mai dire mai.

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