mercoledì 30 novembre 2022

Una gita a Ocopoli

Negli ultimi due anni, ho acquistato più di trecento albi a fumetti Disney olandesi, la maggior parte di cui sono numeri dello spillato settimanale Donald Duck, e (come forse si è intuito da qualche mio scorso post) apprezzo molto i loro contenuti, sia a livello narrativo sia grafico. Una caratteristica interessante che ha la testata ammiraglia olandese sono i numeri tematici speciali inviati agli abbonati (qui parlavo di quello dedicato a Ciccio). Oggi, vorrei dedicare questo spazio allo speciale inviato in allegato al numero 30 (di quest’anno) del settimanale, le cui storie hanno come tematica condivisa la città di Ocopoli (Gansdorp in olandese), menzionata per la prima volta in Paperino e la margherita (Barks, 1950).

La prima menzione di Ocopoli (Barks, 1950)

Più precisamente, vorrei parlare delle storie di apertura e chiusura dell'albo, entrambe scritte da Gaute Moe e complementari l'una all'altra: Nieuwe plek, nieuw gedoe (Moe/Pérez, Fernández, 2022) e De behendige bezorger (Moe/Pérez, Fernández, 2022). Prima di proseguire, vorrei però ringraziare lo stesso Moe per avere messo a disposizione per questo articolo i suoi storyboard originali in lingua inglese, che ci permettono di notare qualche differenza con la versione finale pubblicata.

Nella prima delle due avventure, Paperon de' Paperoni, stanco di dovere affrontare i continui assedi dei Bassotti, decide di trasferire il suo deposito a Ocopoli (dove, per altro, le tasse sembrano essere più basse). Qui, durante una visita di quello che inizialmente crede essere il sindaco della città ospitante, il deposito viene assaltato da una serie di ladri locali dalle varie abilità, tra cui spicca anche il presunto sindaco, che si scopre infatti essere un furfante esperto in travestimenti. Il finale vede Paperone tornare a Paperopoli e letteralmente abbracciare i Bassotti: "potremmo non essere migliori amici, ma almeno vi conosco a fondo".

Paperone realizza che potrebbe trasferire il deposito

Forse, raccontandola così, non riesco a rendere giustizia alla storia, che è davvero molto divertente e dinamica. Già dalle prime due tavole, infatti, ci si trova di fronte a un uso sapiente dell'umorismo e dell'azione nel rappresentare l'attacco (fallito) dei Bassotti e le varie reazioni dei paperi (specialmente Paperino).

La brillante sequenza iniziale in cui i Paperi mandano a monte l'ennesimo assedio dei Bassotti

Le incursioni dei delinquenti ocopolesi non sono sicuramente da meno. Qui abbiamo: Vliegensvlugge Freddie (the Burgar Fly nell'originale), de gevreesde Molman (the infamous Mole-Man), de Onzichtbare Gans (the Invisible Man) e  de beruchte dief en meestervermommer Gristian de Graai (the infamous thief and master of disguise, Will S. Teal), nonché una serie di altri innominati pronti all'azione.

Uno stuolo di criminali ocopolesi è pronto ad attaccare il deposito

La seconda storia ha invece come protagonista Dokus Duif (Harry Honk), un piccione (come la parola "duif" indica) alle prese con il suo nuovo lavoro di fattorino e un rivale in amore, Plukkie Parel (Plucky), che gli contende le attenzioni di Kaatje Koer (Meryl Cheep). Questo racconto, che non mostra personaggi già noti all'infuori di Miss Paperett (presente in due vignette), si incastra alla perfezione con quello precedente in due modi: attraverso la famiglia ocopolese Duttema (Robinson), introdotta in Nieuwe plek, e nel mostrare la scena in cui Dokus si reca al deposito per consegnare dei noodles alle guardie della sorveglianza nel mentre dei vari furti (scena appunto già mostrata, seppur da un'altra angolazione).

L'arrivo di Dokus al deposito in Nieuwe plek

... e in De behendige bezorger

Curioso notare come, mentre nella sceneggiatura originale Dokus/Harry ha tre figli e nessuna parentela con Plukkie/Plucky, nella versione pubblicata i figli siano nipoti e Plucky invece il cugino, quasi a voler riportare speculari le relazioni presenti a Paperopoli.

Plukkie nella versione finale porta la stessa acconciatura di Gastone

© Disney per le immagini pubblicate.
Si ringrazia Gaute Moe per avere messo a disposizione gli storyboard originali delle due storie.

2 commenti:

  1. Bellissime storie, incredibile quanto siano diverse da quelle italiane. Anche la grafica è decisamente differente. Quella di Paperone mi piacerebbe molto recuperarla, è un vero peccato che molte storie estere qui in Italia non arrivino❤️

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    1. Le storie olandesi sono più brevi, essendo tutte autoconclusive e assestandosi intorno alle 10 tavole massimo (con alcune che arrivano a superare le 20, ma raramente) e i disegnatori si basano sui design classici dei personaggi, mostrando quindi uno stile più ordinario e più vicino a Barks, che io trovo molto piacevole perché, oltre ai disegnatori eccelsi (e ce ne sono che lavorano per il settimanale olandese), anche quelli più "ordinari" compiono comunque un ottimo lavoro.

      Per questi motivi (storie più brevi e disegni classici), il rischio di continuare a scrivere le stesse cose non è basso. E qui entra in gioco la bravura degli sceneggiatori, che hanno un'immaginazione invidiabile, riuscendo, pur nel solito contesto quotidiano, a tirare fuori certi spunti davvero curiosi.

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