mercoledì 16 ottobre 2024

Integrazioni e riflessioni aggiuntive sulla genealogia gastoniana

Chi segue il blog con attenzione sa che vi ci può trovare i frutti di ricerche durature e non poco impegnative, che mi è possibile condurre grazie a una irrefrenabile curiosità naturale, a una collezione di fumetti sempre in espansione e a una rete di contatti con altri appassionati e autori delle pubblicazioni disneyane. Uno di questi approfondimenti, tra quelli più corposi e  a mio avviso  più interessanti, ha dato come risultato l'albero genealogico della famiglia Paperone (Gander), che si è guadagnato pure una propria pagina all'interno dell'enorme e utilissimo database INDUCKS.


Per quanto riguarda i vari ragionamenti che hanno condotto alle motivazioni dietro ai gradi di parentela presentati, rimando al post originale, in cui ogni singolo legame è raccontato con premura. Infatti, ciò su cui vorrei concentrare oggi la mia attenzione è il personaggio di Olivia Duck, zia di Gastone introdotta in I cieli di Farmtown (Nucci/Zanchi, 2023), di cui ho già scritto qui. Finora, Olivia non era stata integrata nel mio albero genealogico perché ritenuta probabilmente una zia da parte di madre... ma le cose stanno davvero così?

Come già riportavo, storicamente, la fortuna di Gastone sembrerebbe provenire dalla famiglia del padre, dai Gander. Testimonianze a favore di questa tesi sono riscontrabili nell'articolo “FINE FEATHERED FRIENDS: THE DISNEY DUCKS. Part two: Gyro Gearloose, an interview” (Nichols, 1985), nonché in storie come Paperino e il festival dei paperi (?/Strobl, 1955), Le GM e l'aspirante Marmotta (Gregory, 1981), la striscia giornaliera del 28 ottobre 1992 (Knighton, 1992) e Gastone e la luna storta (Faccini, 2014). In minorità numerica è, invece, la tesi che vorrebbe la buona stella di Gastone ereditata dalla madre Daphne, come mostrato in Paperino e lo scalognofugo triplo (Rosa, 1998).

Come si colloca zia Olivia in questo marasma? Ai tempi de I cieli di Farmtown, ipotizzavo che Olivia potesse fungere da sostituto per Daphne e che potesse essere sua sorella. Un'altra ipotesi avanzata, giustificata dalla breve interazione tra Olivia e Nonna Papera (che, in quel caso, avrebbe dovuto esserne la madre) mostrata nella storia, era che Olivia potesse essere la cognata di Nonna Papera e, dunque, prozia di Gastone... Ma tutto ciò veniva smentito senza pietà dal redazionale Primo premio... o primo piano?!” (Agrati, 2024), in cui la giornalista del settimanale non lasciava scampo a interpretazioni personali, scrivendo laconicamente: “Per parte di padre, anche la zia Olivia era nelle grazie della Dea Bendata”.

Zia Olivia interpretata da Stefano Intini

Certo, il cognome Duck non aiutava, ma Gastone ha un cugino chiamato così che non è imparentato con Paperino: Disraeli Duck. Ho controllato l'albero genealogico in cerca di un possibile collegamento tra Disraeli e Olivia, ma non ho avuto fortuna. Se anche fossero stati imparentati, si sarebbe trattato solamente di una parente acquisita di Gastone e, come tale, non avrebbe potuto avergli tramandato la fortuna. Passano alcuni mesi e una luce si prospetta all'orizzonte. Una nuova avventura con protagonista la zia di Gastone, Gastone e l'illustre fortunato (Nucci/Intini, 2024), forse ci siamo! In effetti, questa storia è piuttosto generosa in materia di alberi genealogici e ci mostra alcuni antenati da cui Olivia e Gastone hanno ereditato la loro proverbiale buona sorte.

In ordine cronologico:

ZANOBIO DUCK (compitato Zenobio solamente nella prima pagina della storia)  nato nel 17xx e vissuto in Spagna e in Olanda a metà del secolo.
BUTTERFLY DUCK  nipote di Zanobio.
ALGERNON DUCK (Agenore Duck” nella didascalia a pagina due in qualche modo collegato a Butterfly.
BASILIO DUCK  vissuto nell'Ottocento, in qualche modo collegato ad Algernon.
OLIVIA DUCK  ultima discendente di questa fortunata stirpe.
GASTONE  nipote di Olivia.

Butterfly e Algernon

Non è chiaro quante generazioni passino esattamente tra Zanobio e Olivia poiché l'autore omette le varie parentele, limitandosi a sottintendere che, comunque, vi siano altri parenti di cui non si fa menzione. A ogni modo, Zanobio risulta essere il primo parente noto” dei due paperopolesi nati con la camicia, prima del quale i documenti genealogici faticano a giungere. Ed è proprio per questa ragione che Gastone si mette a girare per il Nord Italia alla ricerca di antenati precedenti dopo aver notato un'incredibile somiglianza con il protagonista di un ritratto cinquecentesco. Prospero Anatrini, Bertrandino da Monza, Marcovaldo Asdrubale Anatrini, Ottimo Massimo, Medardo, Terralbo, Mariuccia, Pancrazio, Isidora, Genoveffa e Patrizino Tantebellecose sono i nomi di biondi paperi incredibilmente fortunati (e somiglianti a Gastone), vissuti in Italia tra il 1500 e il 1700, appena prima di Zanobio Duck. Bisognerebbe forse considerarli suoi antenati? La storia non lo rivela, anzi, a dire il vero, lo nega, ma questo non impedisce a Gastone di continuare a sospettarlo.

Zanobio Duck

Comunque stiano le cose, tali nuove informazioni non risolvono il problema della collocazione di Olivia sull'albero e ci troviamo, ancora una volta, punto e a capo. Le opzioni, a questo punto, sono due e opposte: o si ignora il nome “Olivia” e il grado di parentela proposto e si leggono le storie come se quel personaggio fosse effettivamente Daphne oppure si accetta che Olivia sia davvero zia paterna e si tramuta il suo cognome e quello dei vari antenati in Gander. Per quanto la prima scelta mi affascini (e credo che Olivia potrebbe tranquillamente essere la madre di Gastone in-universe), propenderei per la seconda, siccome, anche considerando l'albero genealogico che ho riportato a inizio articolo, degli antenati di Gastone da parte di padre si sa poco e, a ben vedere, non si hanno loro tracce prima dal 1700... Il caso è chiuso!

Gastone, come me, impegnato nelle ricerche genealogiche

© Disney per le immagini pubblicate.

mercoledì 2 ottobre 2024

Eco del Mondo allo Stripfestival Breda

Si è da poco concluso lo Stripfestival Breda, una manifestazione fumettistica olandese che vanta, oltre a stand per l'acquisto di volumi, conferenze e aree per i più piccoli, la presenza di diversi professionisti del settore, disponibili per scambiare chiacchiere con i lettori, firmare albi e realizzare disegni originali. Per l'occasione, un giovane inviato dell'Eco del Mondo, Owen, ha rivolto un paio di domande a due fumettisti e copertinisti delle pubblicazioni Disney dei Paesi Bassi: Jan-Roman Pikula e Maarten Gerritsen. Buona lettura!

Jan-Roman Pikula (a sinistra) e Maarten Gerritsen (a destra)

EdM: Eco del Mondo
JRP: Jan-Roman Pikula
MG: Maarten Gerritsen

EdM: Ciao, Jan-Roman! Qual è il tuo personaggio preferito?

JRP: Ciao! Personalmente, mi piace molto Paperone. Sì, amo Paperone.

Due copertine di Pikula in cui Paperone è protagonista assoluto

EdM: Quali sono gli artisti che più hanno ispirato il tuo stile?

JRP: Beh, Barks è ovviamente il primo da citare, ma forse è una risposta un po' scontata. Quando ho iniziato, pensavo che Rosa fosse molto bravo, ma ora ora non disegno per niente come lui. La sua peculiarità è che ci sono così tanti dettagli ovunque, e lo trovavo davvero figo. Poi, mi piace molto Mau Heymans per la sua "follia". Il suo Paperino vive in un mondo assurdo, in una sorta di mondo strano tipo Looney Tunes... e questo lo apprezzo tanto. Per rispondere alla tua domanda, sono influenzato un po' da chiunque... anche da Floyd Gottfredson, di cui sono un grandissimo fan. Per illustrare la serie Mickey Lost ‘t Op, prendo molta ispirazione da Gottfredson.

EdM: Ci sono anche molti camei di suoi personaggi in quella serie...

JRP: Sì, mi piace molto inserirli. Me ne piacciono davvero tanti, di quei vecchi personaggi, e penso che il modo in cui Gottfredson ritraeva quel mondo sia grandioso e ne metto un po' in ogni mio lavoro, anche nelle storie dei Paperi.

Due tavole della serie Mickey Lost ‘t Op (da notare a sinistra la quantità di camei di personaggi tratti dalle storie di Gottfredson e non solo, mentre a destra lo stile tipico degli anni Trenta)

EdM: Quando realizzi l'illustrazione per una copertina riferita a una storia, come nel caso della collana Donald Duck Extra, come scegli la scena da raffigurare?

JRP: In quei casi, cerco di scegliere una scena che sia visualmente divertente, in modo che ci sia qualcosa da mostrare, ma provo sempre a evitare il climax alla fine della storia. A volte, per esempio, c'è una grande esplosione, ma non mi piace metterla nella copertina perché altrimenti si saprebbe già cosa succederà nella storia. Perciò, provo a guardare nelle scene prima, un po' prima della metà del racconto, così, se c'è qualcosa di accattivante, come una strega che ha catturato qualcuno, mi piace usare quello. In definitiva, raffiguro la scena che ti fa pensare: "Come faranno a uscirne?"

Alcune coinvolgenti copertine di Pikula per Donald Duck Extra

EdM: Ciao, Maarten! Quali sono gli elementi che, per te, costituiscono una buona copertina?

MG: Ciao! Innanzitutto, una copertina deve ovviamente attirare l'attenzione, e questo perché deve riuscire a vendere la rivista. Ma credo che sia nella sua composizione che vada ricercato quello che chiedi, deve essere pulita e comprensibile.

Suggestive copertine di Gerritsen per il mensile Katrien Duck

EdM: Nel realizzare illustrazioni per copertine riferite a storie, come scegli la scena da ritrarre?

MG: Solitamente, leggo la storia e, il più delle volte, già mi viene un'idea, del tipo: "Oh, questa sarebbe una buona scena per una copertina!" Di solito, si tratta di una scena intensa, ma che non anticipi il finale. Potrebbe anche essere un'immagine costituita da diverse parti della storia piuttosto che una singola scena. Per esempio, si potrebbero mettere insieme una parte di una scena e una parte di un'altra scena, a patto che creino una bella ed emozionante immagine. In ogni caso, non deve rivelare la conclusione, ma intrigare e fare in modo che tu voglia leggere la storia.

Due copertine di Gerritsen per Donald Duck Extra costituite da diverse parti di una storia (la copertina a sinistra si riferisce addirittura a due diverse storie contemporaneamente!)

Per concludere, vi proponiamo due rapidi sketch di Paperino che gli artisti hanno realizzato per accompagnare questa interessante chiacchierata.


© Disney per le immagini pubblicate.
Si ringrazia Owen per avere raccolto le testimonianze riportate.