Questo post nasce dalla mia volontà di importare in Italia una terminologia e una cultura da decenni diffuse altrove e portate avanti tramite l'ausilio di apposite fanzine e associazioni. Di cosa si occupa il donaldismo? Che cos'è un donaldista? Queste concezioni, molto forti nel Nord Europa, hanno faticato a fare breccia nel nostro paese, impedendo ai cosiddetti donaldisti italiani di prendere coscienza della propria natura e di entrare in contatto con i propri simili. Niels Houlberg Hansen dell'associazione danese DDF(R) — della quale ho già detto qualcosa qui — ha stilato nel 2012 una guida introduttiva al donaldismo, che si può consultare (in lingua danese) a questo link, e così hanno fatto pure i colleghi del Picsou-Soir, a questo indirizzo.
Ciò che vi propongo oggi è però un testo risalente al 1981, pubblicato sul numero 17 della fanzine statunitense The Barks Collector e scritto da nientemeno che Hans von Storch, fondatore nel 1977 dell'organizzazione tedesca D.O.N.A.L.D., nonché editore (dal 1976 al 1985) della storica fanzine Der Hamburger Donaldist. Il dottor von Storch è oggi uno stimato meteorologo e professore presso l'Istituto di Meteorologia dell'Università di Amburgo e ha recentemente pubblicato in proprio un libretto intitolato Ein Tag im Leben des Herrn Donald Duck, acquistabile a questo link. Ottenuto il permesso dall'autore di tradurre e pubblicare il suo testo, mi reputo onorato di poterlo condividere per la prima volta in lingua italiana, tentando così di offrire uno spaccato di questa disciplina, dei suoi valori e del suo linguaggio, offrendo anche spunti per qualche futura lettura a riguardo.
Copertina della recente pubblicazione di von Storch (2022) |
IN DONALDISMO VERITAS
di Hans von Storch
- La storia del Donaldismo scientifico
La
storia del Donaldismo scientifico comincia negli Stati Uniti
all'inizio degli anni Quaranta e in Europa — principalmente in
Scandinavia e nella Repubblica Federale di Germania — alla fine dei
Quaranta e all'inizio dei Cinquanta, attraverso la pubblicazione dei
resoconti di un certo Carl Barks sull'Universo Donaldista all'interno
di periodici come, ad esempio, Walt Disney's Comics and Stories,
Anders And, Kalle Anka, Donald Duck o Micky
Maus.
I
resoconti sono estremamente istruttivi e affascinanti, cosicché l'intera popolazione adolescente inizia improvvisamente a studiare il
Donaldismo scientifico, anche se — all'epoca — non è ancora
percepito come tale. La completezza di questi studi può essere
esaminata chiedendo semplicemente a un tedesco, che nel 1951 — anno
della prima apparizione di letteratura donaldista nella Repubblica
Federale di Germania — non avesse più di dodici anni e che non
fosse stato esposto a un'educazione irresponsabile, a proposito di
uova quadre o della tecnica di portare a galla uno yacht affondato
per mezzo di palline da ping pong. Questi fatti sono ben ricordati
dai donaldizzati e sono immagazzinati con precisione nella loro
memoria. Generalmente, comunque, la maggior parte degli studenti non
è mai giunta così lontano nel suo lavoro accademico da ricordare
oggi l'identità di Slinky Ratmore e quale crimine abbia commesso nei
confronti di chi.
L'assorbimento
del Donaldismo da parte dei cervelli e dei cuori dei giovani è,
ad ogni modo, fortemente ostacolato, specialmente in Germania. Nella
Repubblica Democratica Tedesca, la circolazione dei resoconti su
Paperopoli e sulla famiglia dei Paperi è impedita fin dal principio,
e, nella Repubblica Federale di Germania, i mass media e il pilastro
della morale pubblica, le casalinghe tedesche, si mobilitano presto.
In campagne diffamatorie senza precedenti, viene sostenuto che la
letteratura donaldista renderebbe le persone deficienti o, perlomeno,
ridurrebbe il loro orizzonte intellettuale. Allo stesso tempo,
pedagoghi sopra le righe costringono i bambini e gli adolescenti a
desistere dai propri fumetti di Topolino e a spostarsi invece sui
cosiddetti libri buoni scritti da, per esempio, Goethe o May. A loro
volta, le casalinghe tedesche confiscano le informazioni fondamentali
degli studi donaldisti, utilizzandole erroneamente per fare fuoco,
per pulire le pentole, gettandole nella pattumiera o distruggendole
in maniere ancor più brutali. Molti casi, riportati dai donaldisti,
sono stati registrati dall'Istituto D.A.D.A. (D.A.D.A.
è l'abbreviazione di Documentation of Anti-Donaldistic
Aggressions, “Documentazione di Aggressioni Anti-donaldiste”),
che nel 1979 ha potuto presentare un documentario su questi crimini
di fronte a un pubblico scioccato. Questo film, intitolato The
Crimes of German Housewives Against Donaldizing Children, or:
Housewife Report, è stato premiato con uno spettacolare quinto
premio, la meravigliosa biografia di un certo Helmut Schmidt (Hart
am Wind), a una proiezione cinematografica nel 1979.
Copertina di Hart am Wind (1978) |
Negli
anni Sessanta e Settanta, la resistenza delle “vecchie” forze
antidonaldiste diviene sempre più debole, ma nuovi nemici del
Donaldismo alzano le loro brutte teste. I primi da citare sono i
commercialisti, che
provano a togliere dalla circolazione tutti i resoconti sull'universo
donaldista portando il loro valore a cifre astronomiche attraverso la
speculazione. Questo può essere riconosciuto come un attacco alle
fondamenta del Donaldismo attraverso il mezzo economico. Altri
spregevoli cattivi sono i Volgari, o Anti-donaldisti, che danneggiano
volontariamente o negligentemente i Kulturgut donaldisti
(questo temine non ha un equivalente in altre lingue. Significa
approssimativamente “beni culturali”, ma tale traduzione manca di
tutte le qualità emotive, oscure e mistiche del temine
originale. Come Kindergarten, Realpolitik, Angst
e Berufsverbot, Kulturgut è destinato a trovare il suo
spazio nel linguaggio internazionale) o che diffamano il Donaldismo.
Mentre
il Donaldismo esiste più o meno silenziosamente per i suoi primi 25
anni, la fase offensiva ha inizio in tutto il mondo alla fine degli
anni Sessanta. A quel tempo, cinque investigazioni principali vengono pubblicate simultaneamente:
- GROBIAN GANS: DIE DUCKS — PSYCHOGRAMM EINER SIPPE, WISSENSCHAFTLICHE VERLAGSANSTALT ZUR PFLEGE DEUTCHES SINNGUTES IM HEINZ MOOS VERLAG, MÜNCHEN, FR GERMANY, 1970 (I Paperi — Psicogramma di un Clan). I risultati più importanti del lavoro di Gans sono l'istituzione della teoria della “nucleizzazione”, un albero genealogico preliminare della famiglia dei Paperi, il sospetto che Gastone Paperone sia un agente della CIA, nonché il tentativo di organizzare un'indagine completa sulle società di Paperon de' Paperoni.
- N. NOMIAT: ENTENHAUSEN — DAS NEUE JERUSALEM, ENGLISH DEPARTMENT AT KIEL UNIVERSITY, FR GERMANY, 1970, UNPUBLISHED MANUSCRIPT; RISTAMPATO COME HD-SPECIAL NO. 1 DAL DUCK MUSEUM STORCH, GROSSHANSDORF, FR GERMANY, 1977 (Paperopoli — La nuova Gerusalemme). La tesi di questo libro, che purtroppo non ottiene l'attenzione meritata nel 1970, prova che i resoconti donaldisti possono essere interpretati come una versione aggiornata del Nuovo Testamento.
- ARIEL DORFMAN, ARMAND MATTELART: PARA LEER AL PATO DONALD, EDICIONES UNIVERSITARIAS DE VALPARAISO, CHILE, 1971; TRADUZIONE INGLESE: HOW TO READ DONALD DUCK, INTERNATIONAL GENERAL EDITIONS, M. Y., USA, 1975 (Come leggere Paperino). Dorfman e Mattelart rimproverano l'uso improprio dei personaggi donaldisti a fini propagandistici.
- JON GISLE: DONALDISMEN, GYLDENDAL NORSK FORLAG OSLO, NORWAY, 1973. Questo libro — così come il primo — assegna al Donaldismo il suo giusto spazio insieme ad altre discipline scientifiche, enfatizzando i suoi aspetti sociologici. È il primo testo a classificare i resoconti e a suddividerli in diverse epoche di stili artistici, ad esempio: “Donaldismus antiquues maximus”, “Donaldismus modernis vulgaris” o “Donaldismus macabris diabolus”. L'autore sviluppa inoltre la “Teoria Cosmo-Caos”; secondo tale teoria, Paperopoli è un “cosmo” pacifico centrato attorno al deposito de' Paperoni e circondato da forze “caotiche”: stranieri, maghi, ladri e natura.
- JACK L. CHALKER: AN INFORMAL BIOGRAPHY OF SCROOGE McDUCK, THE MIRAGE PRESS, BALTIMORE, USA, 1974 (Una biografia non ufficiale di Paperon de' Paperoni). Questo libro, che è probabilmente piuttosto conosciuto negli Stati Uniti, descrive la carriera di Paperon de' Paperoni nel dettaglio.
Rappresentazione della Teoria Cosmo-Caos di Gisle |
Ma
questi libri principali sono solamente l'inizio. Già nell'ottobre
1973, viene pubblicata a Ski (Norvegia) da Pal Jensen, la prima
rivista periodica donaldista, DONALDISTEN. In essa, vengono
pubblicati molti materiali e teorie importanti, ad esempio: articoli
sul clima di Paperopoli e la cosiddetta “Teoria Bjurgren”, che
sostiene che i paperi senzatetto siano distribuiti dalla fattoria di
Nonna Papera a “zie” e “zii” che si devono ora occupare delle
piccole creature. Donaldisten è
stata purtroppo sospesa dopo 20 numeri alla fine del 1978. Due altri
donaldisti norvegesi hanno provato a produrre un periodico
donaldista: CARL BARKS &
THE OLD MASTER'S SECRET e
DUCKMITE, ma sono
durati entrambi un solo numero. Nel 1974, segue una rivista
danese, CARL BARKS & CO.,
pubblicata da Freddy Milton e più interessata ai problemi tecnici e
artistici dei cartoni animati e dei film. Al momento, ci sono 15
numeri di CB&Co ed
è ancora viva. Il primo numero del DER HAMBURGER
DONALDIST, affettuosamente
abbreviato HD,
vede la luce con una iniziale circolazione di 25 copie nell'agosto
del 1976 a Grosshansdorf, FRG. HD
è all'inizio una semplice copia carbone di Donaldisten
e CB&Co, ma
fortunatamente i redattori di alcuni giornali tedeschi lo trovano
abbastanza divertente, la voce si diffonde e diventa una sorta di
valanga mediatica che permette ai donaldisti che vivono in diaspora
di sapere dell'esistenza di propri simili. L'HD è
attualmente pubblicato con 28 numeri e 7 speciali all'attivo. Si
tratta di una pubblicazione non-profit, i suoi contenuti sono
prodotti dai donaldisti ed è l'organo centrale dell'organizzazione
donaldista tedesca D.O.N.A.L.D.,
che si sarebbe formata nel 1977.
Copertina di Der Hamburger Donaldist, n. 3 (1977) |
Esistono
anche altre riviste donaldiste, come NAFS(K)URINEN,
che è stata fondata nel 1977 a Stoccolma (Svezia) o le americane:
FUNNYWORLD, THE
BARKS COLLECTOR e THE
DUCKBURG TIMES.
- Il D.O.N.A.L.D.
Questa
è l'abbreviazione della DEUTSCHE ORGANISATION
NICHTKOMMERZIELLER ANHANGER DES LAUTEREN DONALDISMUS
(Organizzazione Tedesca dei Sostenitori Non-commerciali del Puro
Donaldismo), che è stata fondata ad Amburgo (FRG) il 16 aprile 1977.
Come ogni associazione tedesca che si rispetti, D.O.N.A.L.D.
ha formulato una serie di statuti e il suo primo articolo (di sei)
recita:
“1.1 Lo scopo dell'associazione è la coltivazione, la promozione e la
diffusione della filosofia donaldista.
1.2 L'inno dell'associazione è la ben nota canzone DER RÜHRSELIGE
COWBOY.”
(Der rührselige Cowboy è la versione tedesca di The
Screaming Cowboy)
L'importante questione dell'adesione è trattata nel
“2.1 L'adesione è aperta a chiunque possa dichiarare in buona fede
di rispettare completamente gli statuti dell'associazione, di garantire
per la Carta dei Diritti Donaldisti e di essere irreprensibile in
senso donaldista. Ad ogni modo, non è richiesto di essere in pieno
possesso di facoltà mentali o fisiche o di diritti civili.”
Quest'ultima frase è importante poiché sancisce che anche persone
senza esistenza possono diventare membri del D.O.N.A.L.D.,
come ad esempio il famoso direttore del D.A.D.A. Peter
Peinlich, che istituì il cosiddetto PRIMO TEOREMA DI PEINLICH,
dichiarando che i veri donaldisti non sono in grado di distruggere i
Kulturgut donaldisti.
Come conseguenza di queste richieste, il D.O.N.A.L.D. è una delle
poche organizzazioni tedesche in cui i conservatori e i comunisti (e
chiunque si trovi tra questi due poli) combattono contro la
deprivazione dei diritti e l'ingiustizia (ad esempio: la campagna
contro 6.8 nel 1977/1978, si veda HD-Special No. 2). Questa
rara alleanza è conseguenza di due principi dell'organizzazione:
Conservatorismo (espresso nel 2.15: “L'assemblea di tutti i membri
ha il diritto di deliberare tutto tranne la modifica degli statuti.
'Modifica degli statuti' nel senso della suddetta frase sono tutte le
alterazioni che mutano lo spirito della Carta dei Diritti
Donaldisti.”) e Caos: quest'ultima è una qualità intrinseca del
Congresso Annuale dell'Associazione. Quattro ne sono già stati tenuti:
il primo nel 1977, ad Amburgo, per fondare l'associazione in modo
ufficiale; nel 1978, i donaldisti si sono radunati a Monaco, dove
sono finiti assieme ai malvagi sostenitori del deplorevole 6.8. Nel
1979, il congresso ha avuto luogo a Essen e, nel 1980, i donaldisti
hanno letteralmente affollato Francoforte.
Prima pagina del secondo speciale del Der Hamburger Donaldist contro il 6.8 (1978) |
Un importante compito del congresso è l'elezione del presidente del
D.O.N.A.L.D., il cosiddetto PRÄSIDENTE (Ente è il
termine tedesco che indica la papera). Finora, il congresso ha dovuto
eleggere un nuovo presidente ogni anno perché i precedenti sono
stati tutti dei flop, il che è una caratteristica propria dei
donaldisti. I nomi di queste persone di insuccesso sono: Hans V.
Storch (1977-78), Christian Zarnack (1978-79), Hartmut II Hansel
(1979-80) e Tim Elbers (1980-81).
Ovviamente, il D.O.N.A.L.D. è suddiviso in diverse fazioni
divergenti; degni di nota sono i Barksisti/Donaldisti, il
B.O.N.A.L.D. (una derivazione bavarese), il R.O.N.A.L.D.
(un equivalente del Reno), gli Scroogeisti (deviatori di destra), le
Brigate Rosse di Paperopoli e i (femministi) Daisyisti (entrambi
deviatori di sinistra).
- Le fondamenta teoretiche del Donaldismo scientifico
- L'attendibilità delle informazioni
Come in molte altre discipline scientifiche, un'importante e
difficile questione è l'attendibilità delle informazioni riportate.
Quali sono affidabili, quali ovvi prodotti di pura fantasia?
Membri del gruppo con massima attendibilità e precisione sono Carl
Barks, Al Taliaferro e la traduttrice tedesca delle storie dei
Paperi, Dr. Erika Fuchs. Non è ancora chiaro se i nuovi giornalisti
europei Freddy Milton (Danimarca), Daan Jippes (Olanda) e Volker
Reiche (FRG) appartengano a questa categoria.
Un secondo gruppo solamente a volte riporta informazioni corrette.
Tra questi, sono da menzionare i nomi di Jack Bradbury, Tony Strobl e
[Paul] Murry. Il terzo gruppo, che include le persone che lavorano
per l'editore italiano Mondadori e Vicar che lavora per il danese
Gutenberghus, è composto da semplici ciarlatani.
I Kulturgut donaldisti (con relativa rappresentazione dell'attendibilità delle fonti) come descritti in Der Hamburger Donaldist, n. 5 (1977) |
Siccome non bisogna pretendere che un singolo cronista sia perfetto,
bisogna accettare che pure un affidabile giornalista come Barks abbia
sbagliato in certe descrizioni dell'Universo Donaldista. È possibile
che questi uomini abbiano eseguito una sorta di autocensura — Barks
sotto l'influenza del maccartismo? — ad esempio per quanto concerne
la sfera sessuale. Inoltre, non si può escludere che i loro
resoconti dessero (e ancora diano?) volontariamente a volte
informazioni incorrette.
Non tutti i donaldisti sono d'accordo con le analisi proposte nei
Kulturgut donaldisti,
alcuni ritengono che solo i resoconti provenienti dalla penna di Carl
Barks siano congruenti con la realtà. Infatti, ora ottantenne, si
tratta del più importante cronista donaldista ed è stato il primo a
informare l'umanità circa l'esistenza di personalità illustri, come
Paperon de' Paperoni, Gastone Paperone, Archimede Pitagorico,
Cuordipietra Famedoro e la fattucchiera Amelia. Ha scoperto
Paperopoli, il deposito (“Axis Mundi” secondo la “Teoria
Cosmo-Caos” di Gisle) e il primo decino di Paperone. Ma Taliaferro,
e il suo collaboratore Karp, avevano già trovato molti dettagli
interessanti negli anni Trenta, ad esempio: l'esistenza dei nipotini
di Paperino, di Paperina, Nonna Papera e — ultimo, ma non per
importanza — di Ciccio. Per questo motivo, una restrizione alla
sola opera di Barks sarebbe inappropriata e i Barksisti/Donaldisti
sono — come detto sopra — una frangia di deviatori di destra.
Una domanda ancora insoluta riguarda l'attendibilità dei film
donaldisti. Mostrano la realtà? La colonna sonora è originale? Si
tratta di documentari o di recitazione?
Una difficoltà peculiare è l'impossibilità di svolgere
esperimenti. Bisogna affidarsi ai resoconti come fossero dati,
tenendo a mente le loro incompletezze e incorrettezze.
- Le sotto-discipline donaldiste
Un altro saggio importante è “Die Entität des inneren
Donaldismus”, scritto da Eduard Wehmeier e pubblicato sul numero 3
di HD. In questa ricerca, l'autore prova ad associare le varie
investigazioni ad altrettante sotto-discipline, caratterizzate dalle
diverse concezioni dell'Universo Donaldista. Nella stima di Wehmeier,
la due direzioni principali del Donaldismo sono “Donaldismo
Interno” e “Donaldismo Esterno”. Il secondo riguarda solamente
i problemi materialistici e le analisi viste dal punto di vista delle
discipline scientifiche non donaldiste: artisti? autori? periodi?
persone? guadagni? Disney? influenze pedagogiche delle storie dei
Paperi sui bambini e gli adolescenti? I manuali appartenenti a questa
categoria sono How to Read Donald Duck (si veda il Capitolo
1), Donald Duck (Marcia Blitz), “Donald Duck und das
pädagogische Ethos des Ehapa-Verlages” (Gerd Sembritzki, HD-Special
No. 3) e molti saggi e interviste in fanzine come Funnyworld e
Carl Barks & Co.
Prima pagina della ricerca di Wehmeier in Der Hamburger Donaldist, n. 3 (1977) |
Tutto ciò che non fa parte del Donaldismo Esterno rientra nel
Donaldismo Interno, che a sua volta consiste di “Donaldismo
Applicato” (una definizione del quale viene fornita in HD 2)
e “Donaldismo Puro”, che si occupa solamente dei contenuti delle
storie di Paperi. All'interno del Donaldismo Puro, si possono
distinguere la variante letteraria “Donaldismus litteraricus” e
la scientifica “Donaldismus archeologicus”.
La prima è di stampo barksiano e riguarda la totalità delle sue
storie intese come una gigante opera letteraria. Molti articoli
dettagliati appartenenti a questa categoria possono essere letti
nella fanzine danese Carl Barks & Co., come “Bing, du er hypnotiseret”, “Barksismus” e le due “Barks analysis”. Un
bella guida di Bruno Diepen, “Die tollsten Details im zeichnerischen Werk von Carl
Barks” (HD-Special No. 4) mostra una serie di dettagli di
sfondo nell'opera di Carl Barks.
Un compito importante del Donaldismus literaricus è l'istituzione di
un catalogo di tutte le storie di Barks, un cosiddetto “Indice
Barks”. Il primo Indice Barks è stato pubblicato da Mike Barrier
in Funnyworld. Al giorno d'oggi, si possono trovare indici in
Danimarca (CB&Co 1, 1974), Norvegia (The Old Master's
Secret, 1977), Olanda (Barks Boek, 1977), Svezia
(NAFS(k)urinen 5, 1978), Repubblica Federale di Germania
(Deutscher Barks-Index, 1979; HD 28, 1981) e Finlandia
(Sarjainfo 25, 1979).
Il punto di vista del Donaldismus archeologicus è quello di un
archeologo che utilizza ogni storia di Paperi attendibile come fonte.
Attraverso le informazioni presenti in queste fonti, prova a
ricostruire l'Universo Donaldista e la sua società. Testi molto
importanti appartenenti a questa categoria sono quelli di Gisle,
Gans, Chalker e Nomiat menzionati sopra. Una variante speciale del
Donaldismus archeologicus è il “Donaldismus archeologicus
futuricus”, che vede la luce nel 1954 con la pubblicazione del
saggio fantascientifico The last message di A.C. Clarke: gli
astronauti giungono a una Terra distrutta. Non trovano persone, ma
soltanto storie di Paperi e film. Con questo materiale, provano a
capire il mondo umano del ventesimo secolo.
Più serio è il “Donaldismus archeologicus historicus”, che è
basato sull'esistenza (passata? futura?) di un mondo donaldista
parallelo al nostro.
Lo scopo del Der Hamburger Donaldist è sostenere il progresso
di questa disciplina.
I © delle immagini pubblicate sono degli aventi diritto.
Si ringrazia Hans von Storch per il permesso di traduzione e pubblicazione del suo testo e per l'accesso all'archivio del Der Hamburger Donaldist.
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