martedì 9 luglio 2024

Si parla di Un trou... de mémoire (Mathias, Leloup/Baccinelli, 2024) assieme ai suoi autori

Nel corso dell'ultimo articolo, si è parlato della collana Glénat di produzioni originali con personaggi Disney. In quel caso, come si è detto, si tratta di fumetti "atipici", d'autore, di interpretazioni piuttosto creative, mentre le storie Disney "regolari" trovano la loro collocazione tra le pagine delle pubblicazioni francesi edite da Unique Heritage, con cui ho avuto il piacere di collaborare in un paio di occasioni.

Ebbene, per celebrare i festeggiamenti per il novantesimo compleanno di Donald (su cui ho scritto qualcosa qui), Picsou Magazine 579 sfoggia, in bella vista in copertina, la dicitura "Donald made in France". All'interno del numero, infatti, vi è un fumetto inedito, realizzato appositamente per la rivista, in cui Paperino, rinvenendo un buco nella sua prima giubba, si reca da amici e parenti per tentare di ricordare a quale evento risalga. Per comprendere il motivo della rilevanza di questa storia, bisogna fare un piccolo distinguo tra la situazione dei fumetti Disney in Francia e in Italia. Nel nostro paese, come si sa, vengono realizzate ogni settimana storie nuove, pubblicate su Topolino; in Francia, invece, la produzione di fumetti disneyani (iniziata negli anni Cinquanta) ha cominciato ad arrancare nei primi anni Dieci del Duemila. Difatti, a partire dal 2011, gli unici materiali a fumetti inediti prodotti per le riviste d'Oltralpe sono storielle da una o due tavole delle serie Les p'tits boulots (con protagonista Paperino) e Énigme (con protagonista Topolino). Le uniche, ambiziose, eccezioni sono rappresentate da Pas de repos pour les héros (Augereau, Chamblain/Pérez, Fernández, 2017), L'idole sacrée de l'île aux cent volcans (Chamblain/Pérez, Fernández, 2018) e Enquête en pleine tempête (Chamblain, Lichten/Pérez, Fernández, 2018), tre insolite avventure corali da quarantotto tavole l'una, pubblicate a episodi su Le Journal de Mickey.

Particolare dalla copertina di Picsou Magazine 579

Ora, nel 2024, Un trou... de mémoire (espressione idiomatica traducibile come "Un vuoto... di memoria", che, in questo caso, gioca con il significato letterale di "trou", "buco") interrompe la lunga assenza di produzioni originali e propone una lettura apprezzabile su più livelli, che strizza l'occhio ai lettori più esperti attraverso citazioni e riferimenti a grandi classici donaldisti. Ma chi sono i suoi autori? Ai testi, abbiamo Hugo Mathias e Alban Leloup, che da anni si occupano della redazione di introduzioni e articoli per le pubblicazioni francesi; ai disegni, invece, ritroviamo un certo Emmanuele Baccinelli, nome ben noto in Italia, artista e illustratore di punta delle testate Panini. Con simili natali, questo breve racconto celebrativo non può che promettere bene! Come, ormai, è diventata consuetudine, mi sono prodigato per ottenere commenti preziosi dai diretti interessati. Buona lettura!

SC: Simone Cavazzuti
HM: Hugo Mathias
AL: Alban Leloup
EB: Emmanuele Baccinelli

SC: Hugo, Alban... cominciamo da voi! Da lettori di fumetti Disney a redattori dei magazine Disney a sceneggiatori. Quale è la vostra storia?

HM: Ciao, Simone! Io ho iniziato a leggere i fumetti di Paperone e Paperino nel luglio 2004, quindi esattamente vent'anni fa! Il mio fumetto "Numero Uno" è stato Super Picsou Géant 122 e sono diventato subito un appassionato. Compravo tutte le riviste che potessi trovare nelle librerie e visitavo mercatini dell'usato e inserzioni eBay alla ricerca dei vecchi numeri.

Dopo essere diventato un grande fan di Don Rosa, ho iniziato a leggere i suoi fumetti in inglese... e mi sono reso conto di moltissimi errori di traduzione. Perciò, nel 2017, ho deciso di redigere una tabella con tutti gli errori che riuscissi a trovare — si aggirava attorno al migliaio di righe — e nuove traduzioni fatte da me. Ho contattato il direttore di Picsou Magazine (che, all'epoca, era ancora quello storico, Pascal Pierrey) ed era interessato, ma alla fine non siamo riusciti a farci nulla. Però, abbiamo iniziato a entrare in confidenza e, quando un paio di mesi dopo mi ha detto che stava lavorando a una nuova formula per Picsou Magazine e che stava cercando nuovi giornalisti, ho immediatamente colto l'occasione al balzo! Lavorare per questa rivista è un sogno diventato realtà!

In seguito, Jean-Baptiste Roux è diventato direttore e, quando ci ha detto che aveva in mente di rilanciare la produzione di storie francesi, gli ho inviato con frequenza alcune idee, ma sempre per storie troppo lunghe. Alla fine, scorgendo il novantesimo compleanno di Paperino all'orizzonte, ho pensato: "Ok, questa è un'occasione perfetta, pensiamo a qualcosa di breve e convinciamolo!" Ho portato Alban con me in questa missione e, questa volta, Jean-Baptiste ha detto di sì... e gliene siamo eternamente grati!

AL: Non ho mai pensato che un giorno avrei lavorato per una rivista che ha plasmato la mia infanzia (e quella di così tante altre persone)! Ma non ho nemmeno mai pensato che avrei realizzato un cortometraggio come tributo a Telecat (un programma di pupazzi incredibilmente bizzarro degli anni Ottanta) o che avrei scritto un romanzo storico. Eppure, sono riuscito a fare queste cose perché persone incredibili me ne hanno data la possibilità e mi hanno concesso le loro energie e il loro sapere. Jean-Baptiste Roux mi ha dato questa possibilità e sembra che sia venuto fuori qualcosa di buono! 

Ovviamente, sognavo di fare fumetti quando ero un bambino, ma penso che sia così per tantissimi piccoli belgi. Dopotutto, il Belgio è IL paese dei fumetti. Sono ovunque intorno a noi: nelle nostre case, nei nostri musei, sui muri delle nostre strade... Ma, parlando specificatamente di fumetti Disney, credo di essere molto più appassionato ora di quanto non lo fossi da bambino. Non mi fraintendere: adoravo i vecchi volumi di Mickey Magazine degli anni Cinquanta che trovavo in soffitta, e amavo leggere Picsou, ma non avevo accesso ai numeri più recenti. Quando sei un bambino, devi chiedere il permesso (e i soldi!) ai tuoi genitori per poter comprare una rivista. Quando sei adulto, invece, sei finalmente libero di affrontare la tua coscienza... e il tuo portafoglio.

Titolo e prima vignetta di Un trou... de mémoire

SCUn trou... de mémoire è la prima storia Disney prodotta in Francia da un po' di tempo... Che sensazioni avete provato nel poter portare avanti questa lunga tradizione?

HM: È un incredibile onore e gioia, un sogno divenuto realtà! Avere una nostra storia su una rivista di cui abbiamo letto e amato così tanti numeri nel corso degli anni... Ma è stata anche una bella responsabilità, perché si tratta della prima storia francese da un po' di tempo! Volevamo fare il miglior lavoro che potessimo, perciò, siccome siamo ancora alle prime armi nel settore, ci abbiamo passato sopra tantissimo tempo, soprattutto sulla suddivisione in vignette, che è stata una delle parti che ho preferito! Ho letto la meravigliosa guida di Scott McCloud, Capire il fumetto, un fumetto sui fumetti e su cosa li renda un'arte speciale, molto di più della semplice somma di scrittura e illustrazione, un'arte con la propria unica grammatica. Ho provato a usare le formidabili possibilità che solamente il fumetto è in grado di offrire attraverso lo storyboard ed è stato molto interessante e stimolante! Ho particolarmente apprezzato come Emmanuele ha rappresentato l'idea di Paperino che "cammina tra le vignette"!

AL: Ci è stata concessa un'opportunità rara e preziosa, che ad altri, con ben maggior talento ed esperienza di noi, è stata rifiutata in passato, perciò l'abbiamo presa molto seriamente. Ci abbiamo lavorato instancabilmente, senza contare le ore e la cosa più grandiosa è che OGNI SINGOLA persona coinvolta nel progetto ha fatto lo stesso. Se questo dovesse essere il nostro unico fumetto, almeno ci abbiamo messo il cuore. Vedere la nostra sceneggiatura portata in vita da un artista così talentuoso come Emmanuele Baccinelli è stato quasi irreale. Quando abbiamo ricevuto le tavole, sembrava di vedere una di quelle storie italiane che ogni tanto ci capita di tradurre! Faccio ancora fatica a realizzare che abbiamo "creato" un giorno nella vita di Paperino.

HM: Abbiamo davvero avuto dei compagni d'eccezione! Jean-Baptiste ci ha affidato delle persone di talento! Siamo stati molto onorati di avere Emmanuele come disegnatore della nostra prima storia, ci ha veramente riempito di felicità! E che emozione quando ci ha inviato la sua prima bozza "fatta molto velocemente"... Ricordo di aver urlato dalla gioia! 

È stato un vero piacere anche lavorare con Christian Lerolle, il nostro eccezionale colorista, specialmente perché siamo riusciti ad avere una comunicazione efficiente con lui; e Pierre Delort, il letterista (che lavora per la redazione francese), ha fatto un incredibile lavoro, aggiungendo un sacco di piccoli dettagli e idee e creando un titolo simil-italiano!

Vorrei, infine, ringraziare anche Jean Chaffard-Luçon (uno sceneggiatore francese di film e programmi televisivi), che ci ha aiutati con il nucleo della storia e ha trovato l'idea del buco nella prima giubba. 

AL: Vorrei solamente aggiungere che penso che Hugo e io costituiamo una bella squadra, perché i nostri punti di forza si completano a vicenda. Hugo ha un'intelligenza visiva e spaziale che a me manca, mentre io ho più un'intelligenza concettuale e verbale. Dobbiamo ancora solamente imparare a non essere eccessivamente pignoli sui piccoli dettagli. Questa volta, abbiamo avuto il tempo per potercelo permettere, ma non sarà sempre così. Dateci nuove opportunità e troveremo il giusto ritmo!

HM: Sono d'accordo... Anche se ogni tanto ci ho messo del mio, come nel caso della vignetta con il riflesso del cucchiaio. Per valutarne la fattibilità, ho letteralmente preso un vero cucchiaio e l'ho "provato".

"Prova" per valutare il riflesso del cucchiaio e prima bozza di Emmanuele Baccinelli

SC: Credete che ci sia la possibilità di vedere altri fumetti originali nelle riviste francesi in futuro? È qualcosa che vorreste?

HM: Certamente! Picsou Magazine è parte dell'infanzia di tantissime persone francesi, perciò mi spiace che, diversamente da ciò che accade in Italia, non ci sia una forte tradizione nel creare fumetti come ce ne è nel leggerne. O, almeno, che non ci sia ancora! Sono sicuro che ci siano un sacco di autori e artisti francesi che amerebbero creare storie di Paperi per Picsou Magazine. Quindi, se riusciamo a incentivarlo, forse in qualche anno o in qualche decennio, la Francia diventerà un grande polo di produzione. Almeno, questo è il piano! Per quanto ci concerne, abbiamo così tante storie in mente, dunque saremmo più che pronti a ripetere l'esperienza.

AL: Confermo! Personalmente, conosco diverse persone che hanno già scritto per Disney in passato che lo farebbero nuovamente in un batter d'occhio. Ovviamente, quando si parla di disegni, non esiste più una "scuola francese". Intendo dire che esiste uno stile italiano e uno scandinavo per disegnare i fumetti Disney, ma la Francia non ha (o non ha più) un'impronta chiaramente identificabile. I nuovi artisti potrebbero dargliela, ma non succederà improvvisamente!

SC: Questa storia dura solo quattro pagine, ma è riempita di riferimenti a classiche avventure dei Paperi e un sacco di personaggi vi ci fanno capolino. Come avete deciso quali riferimenti e menzioni inserire? C'è qualcosa o qualcuno che avete dovuto lasciare fuori vostro malgrado?

HM: L'idea base della storia era che dovesse apparire il maggior numero di parenti e amici di Paperino. Abbiamo iniziato a elencare quelli che ci sembrava assolutamente logico che lui andasse a visitare (essenzialmente, i personaggi a pagina 2) e, per quanto riguarda gli altri, la decisione è stata fatta in merito alle gag che avremmo potuto raccontare. Nella prima versione della sceneggiatura, non figurava né Paperoga né Gastone. Mi pare che siano stati aggiunti quando abbiamo suddiviso il tutto in vignette e ci siamo accorti che c'era spazio per altri due personaggi. Non direi che abbiamo lasciato fuori qualcuno, a parte forse gli amici di quando Paperino era "Paperotto". Volevamo includere un loro ritratto alla fattoria di Nonna Papera, ma non c'è stato abbastanza spazio.

A proposito dei riferimenti, abbiamo stilato un'esaustiva lista di easter egg che potessimo nascondere (da Don Rosa, Carl Barks, cartoni animati classici, fumetti francesi, italiani...) e poi abbiamo ragionato se ci fosse o meno lo spazio per poterle inserire. Perciò, alcuni elementi non ce l'hanno fatta, ma quelli a cui tenevamo di più (come la targa dell'auto della polizia) ci sono, ed è fantastico! A noi piace particolarmente l'illustrazione sul gioco da tavolo a cui stanno giocando Qui, Quo e Qua... una sorpresa speciale per gli appassionati italiani!

AL: Per la cronaca, il riferimento più oscuro in questa storia è probabilmente il presentatore a pagina 3. Si tratta di un personaggio creato dagli olandesi negli anni Dieci del Duemila per la loro app di quiz. Era già apparso in due storie, ma solamente in Olanda, siccome era stato aggiunto dalla redazione  all'interno di storie provenienti da altrove, in sostituzione di personaggi anonimi. Perciò, tecnicamente, il suo cameo in Un trou... de mémoire rappresenta la sua prima autentica apparizione!

Vorrei anche sottolineare il fatto che le scelte cromatiche che abbiamo compiuto (e che sono state implementate dal talentuoso Christian Lerolle, che saluto) sono importanti tanto quanto i riferimenti. Per esempio, i Bassotti sono colorati come lo erano stati in alcune illustrazioni di Don Rosa per Picsou Magazine alla fine degli anni Novanta e a Paperoga abbiamo dato sfumature verdi sul berretto e sul collo del maglione perché era colorato così in COUAC !, un inserto pubblicato sul mensile Super Picsou Géant negli anni Duemila. 

Chris Quiz (Kris Kwis) nella versione olandese di Boss Lady (a sinistra) e in Un trou... de mémoire (a destra)

SC: Ciao, Emmanuele! Da un paio di anni, realizzi illustrazioni e copertine per i magazine Disney francesi. Come è nata questa collaborazione? 

EB: Ciao, Simone! In occasione della ristampa in Francia de Gli italici paperi, storia di Matteo Venerus che ho disegnato qualche tempo fa, sono stato contattato da Jean-Baptiste Roux, il curatore di Picsou, per una intervista a tema, uscita poi su Picsou Magazine 560. Da lì, è nata la proposta di realizzare una cover di PM, che è stata la prima che ho realizzato per una testata francese! Il disegno era una doppia cover per Picsou 562 che si sviluppava su prima e quarta di copertina. Da quel momento, ho iniziato a collaborare con grande piacere con la redazione francese per altre illustrazioni e disegni, anche per altre pubblicazioni, come Le Journal de Mickey, Mickey Parade Géant e altri albi fuoriserie.

SC: Noti un approccio o delle esigenze diverse rispetto a quando lavori per il mercato italiano?

EB: Il mio approccio per le cover francesi è a grandi linee identico a quello per la produzione di copertine italiane: bisogna studiare la richiesta, preparare due o tre bozze da presentare ai redattori e, poi, dopo la scelta del disegno, lavorare al definitivo, curando i dettagli, prima per la matita definitiva e poi nell’inchiostrazione.

Due copertine realizzate da Baccinelli per le pubblicazioni francesi

SC: In Un trou... de mémoire, convivono personaggi provenienti dalle fonti più disparate e assenti dalle storie di produzione italiana. Ti sei divertito nel disegnarla?

EB: Ringrazio Jean-Baptiste, Alban e Hugo che mi hanno dato la possibilità di lavorarci. Si tratta di una storia di totale produzione francese dopo parecchi anni dall’ultima e ho sentito un po’di responsabilità, ma mi sono divertito moltissimo a disegnarla! I due sceneggiatori mi hanno fornito uno storyboard molto dettagliato, che ho cercato di seguire il più fedelmente possibile. Da grande fan di Carl Barks e Don Rosa, nonché di Paperino, ovviamente, ho adorato i rimandi e le citazioni presenti nello script, e credo che saranno molto apprezzate dai lettori affezionati. La sceneggiatura di Hugo e Alban ha un bel ritmo e una ottima regia nella scansione degli eventi. Conoscevo bene personaggi come Meo Porcello, José Carioca e Panchito, quindi è stato un piacere disegnarli per la prima volta in questa breve storia celebrativa.

SC: Al momento, a cosa stai lavorando?

EB: In questi giorni, ho consegnato la nuova cover di Almanacco Topolino e una copertina di un -issimo. Sto poi lavorando a una storia a puntate italiana, per Topolino, sto per mettermi al lavoro su nuove copertine per il mercato francese e ho un paio di progetti avviati con Disney/Panini per gadget e illustrazioni.

© Disney per le immagini pubblicate.

2 commenti:

  1. Bravo Simone, intervista molto dettagliate e precisa, piena di spunti interessanti ed inediti sulla produzione francese.
    Chissà che un giorno non possa venirci utile...
    Luca

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    1. Ciao, Luca, grazie per le belle parole!

      Da sempre, su questo blog, si tenta di dare voce e spazio a progetti e produzioni poco note e poco "chiacchierate" nel nostro paese. Ho trovato la storia di Hugo e Alban davvero piacevole e non posso che auspicare a un proseguimento del loro cammino fumettistico.

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