martedì 2 luglio 2024

Si parla di Mickey contre l'Alliance Maléfique (Pothier/Pilet, 2024) assieme al suo autore


Dopo un anno e mezzo dalla pubblicazione di Le dragon de Glasgow (Chamblain/Petrossi, 2022), l'editore francese Glénat propone un nuovo titolo appartenente alla sua collana di fumetti Disney reinterpretati da noti fumettisti franco-belgi, Mickey contre l'Alliance Maléfique (Pothier/Pilet, 2024), disponibile a partire dallo scorso 15 maggio. 

Si tratta del diciassettesimo volume di questa serie, che ha finora dato spazio all'immensa creatività di artisti d'Oltralpe, come Bernard Cosey, Lewis Trondheim, Nicolas Keramidas, Tebo, Régis Loisel, Denis-Pierre Filippi, Dab's, Alexis Nesme, Pieter De Poortere, Frédéric Brrémaud, Jean-Luc Cornette, Thierry Martin e Joris Chamblain, ma anche di artisti italiani "adottati" dal fumetto francese,  come Silvio Camboni, Fabrizio Petrossi e Federico Bertolucci, unici nel gruppo ad avere precedentemente maturato una lunga esperienza nei fumetti disneyani "regolari".

Ma di cosa parla Mickey contre l'Alliance Maléfique? Se il titolo può fare presagire una sfida tra Topolino e una banda di criminali,  quello che non ci dice è che l'ambientazione è in realtà la futuristica città di New Mickeyville (Nuova Topolinia), che sembra uscita direttamente da qualche film di fantascienza del secolo scorso, come Il quinto elemento (dir. Luc Besson, 1997). E, così, Mickey è uno space ranger alle prese con pericolosi rivali tratti dalle sue avventure classiche più iconiche, come Macchia Nera, il Capitan Orango, Pietro Gambadilegno, ma anche i Bassotti, Spennacchiotto... e Spectrus! Per poter risolvere questa faccenda delicata, Topolino si avvarrà dell'aiuto dei suoi fidati amici e compagni, Pippo, Paperino, Minni e Pluto.

L'intera storia è ottimamente confezionata, il ritmo scorre molto bene, le battute sono brillanti, e i disegni, la composizione delle tavole e i colori sono un piacere per gli occhi. A mio avviso, Glénat sta davvero facendo un lavoro certosino con questa collana, la carta dei volumi è pregiata, le dimensioni sono importanti (24x32 cm), le costine sono telate e, in questo caso, vi è persino una specie di effetto metallizzato sull'illustrazione in copertina. Cosa si potrebbe chiedere di più?

Per accompagnare al meglio la lettura di questa bella storia, ho pensato di raccogliere qualche dichiarazione direttamente dal suo autore, Nicolas Pothier. Vi lascio, perciò, senza indugiare oltre, alla nostra chiacchierata.

SC: Simone Cavazzuti
NP: Nicolas Pothier

SC: Dopo avere scritto tre gag da una pagina (disegnate da Batem, Johan Pilet e Jean-Christophe Chauzy) per il volume collettivo Mickey All Stars (2019), la tua nuova pubblicazione Disney/Glénat è il volume Mickey contre l'Alliance Maléfique, in cui hai nuovamente unito le forze con Johan Pilet per espandere l'universo che avevate brevemente rappresentato nella vostra precedente collaborazione. Come avete deciso di trasformare quella singola pagina in una storia a tutti gli effetti, con un cast così variegato?

NP: Con Johan, abbiamo realizzato cinque volumi assieme (tre di Ratafia e due di Caktus) e ci conosciamo bene. È stato lui a portare l'idea del retro-futurismo nella pagina che abbiamo creato per Mickey All Stars. Quando Glénat ha accettato la nostra pagina, ci siamo detti che forse avremmo potuto sviluppare una storia con la stessa prospettiva. Ci abbiamo pensato e Johan ha realizzato diverse illustrazioni per mettere insieme un progetto che potesse piacere inizialmente a Glénat e successivamente alla Disney. Per quanto riguarda il cast, sono stato io a pensare di mettere insieme tutti i cattivi contro tutti i buoni. Volevo una squadra in stile Avengers, con personaggi dotati di superpoteri, ma la Disney ha rifiutato perché hanno già una serie simile. Abbiamo, quindi, optato per una squadra di space ranger ed è così che è stata accettata Mickey contre l'alliance maléfique. Eravamo contenti perché la collana inizialmente era riservata ad autori molto conosciuti, ma siamo riusciti a farci strada proponendo un concept e una storia accattivanti.


SC: Parlando del cast... La maggior parte dei personaggi deriva dalle strisce classiche di Floyd Gottfredson o dai fumetti di Carl Barks (che hai pure omaggiato dando il suo nome a un lago), ma hai inserito anche Spennacchiotto... e Spectrus! Quali sono gli autori e le storie che ricordi più vividamente e che ti hanno divertito di più come lettore di fumetti Disney?

NP: Ti sorprenderò, ma non ero un grande lettore di fumetti Disney quando ero piccolo. Leggevo principalmente fumetti franco-belgi e sono cresciuto a pane e Tintin, Spirou, Gaston, Lucky Luke, ecc... Ho letto qualcosa di Disney, come tutti, ma senza mai essere abbonato a una rivista. Tuttavia, ho bei ricordi di un volume in particolare, Il Manuale delle Giovani Marmotte. Non includeva fumetti, ma trucchi e suggerimenti illustrati. Devo avere avuto meno di 10 anni e ho adorato questo libro. Solo di recente ho letto molti dei racconti di Carl Barks, grazie all'edizione integrale che Glénat ha pubblicato nelle librerie negli ultimi anni.

Per la nostra storia di Mickey, abbiamo ovviamente dovuto usare dei cattivi molto conosciuti, come Pietro Gambadilegno e i Bassotti, ma sono andato a cercarne anche altri meno noti. Dopodiché, ho ideato un piano in cui tutti questi cattivi avrebbero avuto un ruolo da svolgere. Spectrus, ad esempio, era perfetto per ipnotizzare un'intera popolazione. Per i cattivi e il loro piano di conquista, avevamo in mente il personaggio di Zorglub dallo Spirou di Franquin, che era un cattivo quasi commovente nella sua stupidità e nei suoi piani per conquistare il mondo.


SC: Anche se l'alleanza è davvero minacciosa e Topolino e la sua banda vivono momenti di reale pericolo, l'intera storia è meravigliosamente accompagnata da un grande senso dell'umorismo... e da numerosi giochi di parole! Come è stato bilanciare lo storytelling e gli elementi divertenti?

NP: I giochi di parole sono un po’ il mio marchio di fabbrica. Ne ho fatto uso in diversi volumi, in Ratafia in particolare. Non ho una tecnica particolare, ma mi vengono naturalmente. In effetti, però, è una questione di dosaggio: ho la tendenza a usarne molti, ma fortunatamente Johan è lì a frenarmi! Un accumulo di giochi di parole può risultare indigesto. Mi piace anche rivolgermi ad un pubblico vasto: i bambini devono poter seguire questa storia anche se non sempre capiscono il secondo livello di lettura che i genitori dovrebbero trovare divertente. Il mio maestro in questo campo è ovviamente René Goscinny.


SC: Pur con qualche differenza, i personaggi a New Mickeyville sono abbastanza simili a quelli a cui siamo abituati nei fumetti disneyani regolari... e poi c'è Robot-Pluto! Ti andrebbe di parlare della loro concezione?

NP: Non volevamo reinventare tutto, ma abbiamo apportato qualche piccola modifica qua e là. Topolino, per esempio, è meno ingenuo del solito e Minni non è mai ridotta solamente alla sua identità femminile. Per quanto riguarda Pluto, è stato Johan ad avere l'ottima idea di trasformarlo in un robot. La grande difficoltà è gestire così tanti personaggi contemporaneamente. Su 54 pagine, è molto difficile sviluppare così tanti personaggi e ce ne sono alcuni che inevitabilmente saranno solo delle comparse. D'altra parte, non possiamo nemmeno allontanarci troppo dall'essenza di questi personaggi, la Disney non lo accetterebbe. Esiste una via di mezzo tra il rispetto totale della licenza e la visione che gli autori franco-belgi come noi possono portare.


SC: Il prossimo ottobre, dovremmo finalmente poter leggere un nuovo volume Disney/Glénat scritto da te, Un travail pour Fantomiald (disegnato da Batem), un progetto che hai annunciato ufficialmente già ad aprile 2021! Come ti sei approcciato alla caratterizzazione del personaggio? Cosa dovremmo aspettarci da questo titolo in arrivo?

NP: Con Batem, abbiamo firmato Un Travail pour Fantomiald all'inizio del 2020, una settimana prima del primo lockdown! Ho scritto la sceneggiatura durante il lockdown ed è stata convalidata alla fine del 2020. Devi sapere che le convalide richiedono molto tempo e, in quel momento, Batem non poteva dedicarsi immediatamente al volume e si è concentrato su uno nuovo Marsupilami. Nel 2022, il progetto è stato nuovamente rinviato perché era il settantesimo anniversario di Marsupilami e Batem era estremamente richiesto. Nonostante i diversi impegni, ha lavorato regolarmente allo storyboard, ma è stato solo nel 2023 che ha iniziato effettivamente a consegnare le tavole.

Per Paperinik, ho riletto molte delle storie di questo eroe (esiste attualmente un'edizione integrale da edicola in Francia, di cui sono già stati pubblicati 30 volumi!). Sono partito dall'idea iniziale del personaggio, ovvero che Paperino si mascheri prima di tutto per risolvere i propri problemi. Inizialmente, non utilizzava la sua identità segreta per proteggere i deboli e gli indifesi. Nella nostra storia, Paperino deve assolutamente trovare un lavoro per poter pagare l'affitto a Zio Paperone, che altrimenti rientrerebbe in possesso della sua casa e scoprirebbe il nascondiglio sotterraneo di Paperinik. Il volume è composto da quattro racconti che sviluppano questa idea iniziale, ma che allo stesso tempo possono essere letti separatamente. Devo avvisarvi: ci saranno ancora molti giochi di parole!


© Disney/Glénat per le immagini pubblicate.

Nessun commento:

Posta un commento