martedì 17 ottobre 2023

Le nipotine di Amelia

Credo di avere scritto molto poco della fattucchiera Amelia (aka Magica De Spell) su questo blog, perciò, direi ne è giunto il momento. In particolare, vorrei dedicare questo articolo alle nipotine della temibile papera partenopea.

Procedendo, dunque, in ordine cronologico, abbiamo Streghella (Witch Child) — resa anche come Maghetta o Nocina —, che fa la sua prima apparizione in Amelia e il mancato debutto (Kinney/Fletcher, 1967). Va, però, notato che Streghella — così come suo fratello Maghetto (Warlock) — non è propriamente nipote di Amelia, in quanto figlia di una sua amica e collega strega (Witch of the West).

L'amica di Amelia le manda in visita Streghella

Streghella al suo esordio

Siccome l'effettiva mancanza di parentela viene esplicitata solamente un paio di volte, e Streghella continua a chiamare affettuosamente "zia" Amelia (e pure Maga Magò!), è molto probabile che alcuni lettori e autori poco attenti abbiano creduto che si dovesse trattare di una nipote a tutti gli effetti. Nella produzione italiana, Streghella è stata utilizzata solamente in una manciata di storie. In ordine: Zio Paperone e il quadrifoglio portasfortuna (Gazzarri/Perego, 1976), Zio Paperone e la sfida del "mulino abbandonato" (Concina/Lostaffa, 1980), Strega... Streghella la magia può esser bella (Concina/Vian, 1995), Operazione Jonas Duck (Pesce/Migheli, 2011) e Dolce passione (Pesce/Palazzi, 2016). Viene generalmente rappresentata come una brava bambina, solidale con Qui Quo e Qua e con Emy Ely ed Evy. Gazzarri e Perego propongono, invece, una ragazzina adolescente e "ribelle", in pieno conflitto generazionale con la zia. Si potrebbe, volendo, considerare questo racconto ambientato tempo dopo gli altri.

Streghella secondo Perego

Streghella secondo Lostaffa

Streghella secondo Vian

Streghella secondo Migheli

Streghella secondo Palazzi

Curiosità: il duplice nome italiano, Streghella (o Maghetta) e Nocina, deriva dal fatto che il look datole dagli autori internazionali che la ritraevano (Jim Fletcher e Glenn Schmitz) era piuttosto differente.

Streghella/Nocina secondo Schmitz

Ciò ha fatto sì che, in Brasile, Streghella e Nocina siano apparse contemporaneamente come personaggi differenti in almeno due occasioni: A Corrida de Vassouras (Saidenberg/Herrero, 1975) e O Exame Final (Saidenberg/Lima, 1976).

Streghella e Nocina

Chiusa la parentesi Streghella, passerei all'unica vera nipotina di Amelia al momento conosciuta: Minima De Spell. Minima esordisce in una storia a fumetti ambientata nell'universo di DuckTales, intitolata Dime After Dime (Gilbert/Torreiro, Valenti, Bat, 1991). In questa avventura, ospitata dalla zia per qualche tempo prima che la madre torni a prenderla, frequenta un campo estivo dove viene derisa e isolata dalle compagne per via del suo nome e del suo abbigliamento. L'unica bambina che decide di starle vicino, diventando sua amica, è la piccola Gaia (Webby), "nipotina" acquisita di Paperone. Gilbert mi ha personalmente riferito che Minima ha "più o meno l'età di Gaia" e che l'ha concepita come una "Amelia in miniatura".

La prima vignetta in cui viene mostrata Minima

La prima interazione documentata tra Minima e la zia

Minima viene, quindi, recuperata in una serie made in Italy, ideata da Francesco Artibani e Lello Arena, che include: Amelia e la pietra pantarba (Artibani, Arena/Cavazzano, 1995), Amelia e la furia degli elementi (Artibani, Arena/Cavazzano, 1999) e Amelia e il segreto di Babbo Natale (Artibani, Arena/Camboni, 2002), a cui va aggiunta la promozionale Amelia e il diario d'Incagliostro (Sisti/Sciarrone, 1995). Come è possibile che degli autori italiani fossero a conoscenza di questo personaggio negli anni Novanta, visto che la sua storia d'esordio è tuttora inedita nel nostro paese? La risposta è stata svelata da Artibani in persona durante la nostra recente video-chiacchierata: "tutti e due eravamo abbonati a Disney Adventures". La Minima di Artibani e Arena risulta, comunque, più infantile di quella tratteggiata da Gilbert e co. e dimostra una strana ossessione per il povero Gennarino, destinato a essere strapazzato e travestito come un bambolotto. Che c'entri qualcosa il fratello di Amelia, Poe, tramutato in corvo nella serie televisiva?

Minima secondo Cavazzano

A oggi, Minima è presente in altre tre storie soltanto: Zio Paperone, Amelia & il patto della luna (Stabile/Guerrini, 2014), in cui viene menzionata brevemente dalla zia, e le olandesi Scherzetti da strega (Leever, van der Harst/Pérez, Fernández, 2021) e De betoverde boerderij (Leever, van der Harst/Pérez, Fernández, 2023). Nella prima delle due, si reca a Paperopoli durante la notte di Halloween per potersi finalmente sentire a sua agio ed essere libera di essere sé stessa. Qui, farà amicizia con le tre nipotine di Paperina. Nella storia più recente, invece, combina dispetti alla fattoria di Nonna Papera attraverso una serie di incantesimi. Semmai dovesse essere recuperata in produzioni italiane, credo che sarebbe interessante vederne una versione più cresciuta e, inevitabilmente, influenzata dal successo di personaggi simili, come Mercoledì Addams.

Minima in Il patto della luna

Minima in Scherzetti da strega

Minima in De betoverde boerderij

Sebbene non propriamente nipoti, una menzione speciale va alle giovani e moderne (entrambe viaggiano a bordo di un aspirapolvere) cuginette Matilda (figlia della cugina Emma), co-protagonista di tre racconti pubblicati nel 1999 (realizzati da Giovanna Bo ed Emilio Urbano), e Carmelina (figlia della cugina Asdrubala), che appare in Amelia e l'apprendista maga (Baldacci/Martusciello, 2000). Discorso differente, invece, quello che riguarda le piccole streghette Hocus e Pocus, ideate da Byron Erickson e introdotte in A Hocus Pocus Halloween (Erickson/Mota, 2010). Pur essendo molto simili, perfino nell'abbigliamento, questi personaggi non hanno alcuna parentela con la fattucchiera barksiana, se non in alcune traduzioni, nelle quali vengono erroneamente indicate come "nipoti". Come chiarisce lo stesso Erickson in un'interessante intervista rilasciata alla fanzine tedesca Bertel-Express: "Hocus e Pocus non sono nipoti di Amelia. In tutte le mie storie con Hocus e Pocus, Amelia dice sempre qualcosa sul fatto che non sono imparentate".

Non c'è nessuna parentela tra Amelia Hocus e Pocus

Curiosamente, secondo la pagina dedicata ad Amelia pubblicata nel numero 15 del 2020 del settimanale olandese Donald Duck, Hocus e Pocus sarebbero nipoti di Amelia, mentre Minima sarebbe solamente la figlia di una sua collega strega.

Una interpretazione singolare

Dovrei parlare anche di Lena, dal reboot di DuckTales? In questa sede, credo basti dire che, tecnicamente, non è nipote di Amelia e neppure una sua parente, dal momento che non è una "vera" persona, bensì un'ombra resa senziente. Eventualmente, più informazioni su questo personaggio sono recuperabili qui.

Lena

© Disney per le immagini pubblicate.

Nessun commento:

Posta un commento