Come promesso in questo post, scorrendo le tavole di "Mickey Seals for Treasure Island" (1932), ho potuto fare un parallelo tra le strisce di Gottfredson e quelle copiate da Bylund.
Ecco un confronto:
Come promesso in questo post, scorrendo le tavole di "Mickey Seals for Treasure Island" (1932), ho potuto fare un parallelo tra le strisce di Gottfredson e quelle copiate da Bylund.
Ecco un confronto:
In appendice a quanto scritto in questo articolo, ecco a voi una nuova striscia restaurata.
Keno Don Hugo Rosa, o più semplicemente Don Rosa, è molto ben conosciuto da tutti noi
Il modo più semplice per rispondere a questa domanda è di riportare la traduzione del testo originale che Don Rosa ha inviato alla Egmont per la sua inclusione nel secondo volume della serie Disney’s Hall of Fame dedicato a Don Rosa, pubblicato nei paesi scandin
avi e in Germania, dove la storia era stata pubblicata per la prima volta.
Eccola quindi di seguito:
“Alla fine del 1988, la Gladstone mi chiese di disegnare una storia molto speciale! Il parco divertimenti a tema della Disney-MGM Studio (oggi i Disney’s Hollywood Studios [n.d.t.]) era in fase di completamento e la Disney aveva chiesto alla Gladstone Comics una storia con Paperino come protagonista per promuovere il nuovo parco; un compito che gli editori hanno passato a me. Tutto questo è stato particolarmente interessante, dato che sono stato invitato per una visita speciale come VIP nel parco ancora in fase di completamento! Mi sono quindi fermato a DisneyWorld mentre tornavo da una vacanza di Natale alle Key West, e ho fatto un bel giro per tutto il parco giochi. Ho preso varie note e fatto diversi schizzi che avrei poi usato per una storia con Paperino ambientata nel parco. Quando ero piccolo, nella metà degli anni cinquanta, i fumetti Disney della Dell a volte presentavano storie dove Paperino o Topolino o gli altri personaggi Disney visitavano l’allora nuovissimo parco di divertimenti Disneyland in California; storie promozionali sicuramente richieste dalla Disney così come ora mi veniva chiesta una storia promozionale dalla Gladstone. Il modo in cui funzionavano quelle vecchie storie della Dell era che avremmo visto Paperino portare i suoi nipoti a Disneyland per poi, dopo circa una pagina, dire “sapete, questo mi ricorda quando…” e la storia sarebbe passata dall’ambientazione Disneyland ad un racconto ambientato da qualche altra parte. Beh, io volevo fare qualcosa di meglio! Tutta la mia storia si sarebbe svolta nel nuovo parco di divertimenti della Disney-MGM. Paperino avrebbe interagito con ogni attrazione del nuovo parco, con precisione geografica. Avrei poi inserito molti riferimenti divertenti a vecchi film e storie della Disney. E avrei anche utilizzato Topolino nella storia!
Ora, alcuni di voi sapranno che a mio parere personale nell’universo di Paperino, Topolino non esiste veramente. Almeno non come un compagno con cui Paperino potrebbe talvolta interagire. Ma ho pensato che sarebbe stato divertente, se avessi usato Topolino come fosse un famoso movie star nel mondo di Paperino e se l'azione avesse coinvolto un inseguimento da parte dei Keystone Kops (un famoso gruppo di poliziotti incapaci utilizzati nei film comici muti del produttore Mack Senneck tra il 1912 e il 1917 [n.d.t.]) attraverso il parco quando Paperino cerca di ottenere l'autografo del famoso Topolino. Alla fine ho pensato di avere fatto davvero un magnifico lavoro! Ho trascorso la maggior parte di gennaio creando un capolavoro che promuoveva ogni metro quadrato di quel nuovo parco a tema. Ma la storia non è stata mai prodotta. Disney ha respinto il mio script quando Gladstone glielo ha mostrato. Si potrebbe pensare che la ragione per il rifiuto fosse la maniera bizzarra in cui avevo utilizzato Topolino nel contesto della mia personale visione dell'universo dei Paperi. Si potrebbe pensare che fosse perché ho fatto troppi riferimenti a vecchi film o altri personaggi che sarebbero stati capiti solo da dei cinefili come lo sono io. Si potrebbe pensare che sia successo perché la gag di chiusura era basata su un vecchio modo di dire che potrebbe non essere più capito (e che magari gli europei potrebbero non capire?): “non ricordo il suo nome, ma la sua faccia fa suonare un campanello”. Ma no, nessuno di questi. Il motivo che mi è stato dato per il rifiuto della Disney era che hanno pensato che la mia storia era “troppo commerciale”. BOING! Eh? Non era proprio questa l’idea?!
Comunque, questo è l’unica storia dei Paperi che ho mai scritto che è stata respinta e di cui non ho completato la stesura. Ma ho salvato naturalmente il mio script/storyboard ed Egmont mi ha ora chiesto di utilizzarlo qui in questo volume, inserita in maniera cronologica, dove viene quindi stampato per la prima volta al mondo!”
Images are © Disney and MGM